Il Festival di Cannes 2022 dopo 11 giorni arriva al termine della sua 75esima edizione con la lista dei vincitori tra i 21 film presentati in Concorso quest’anno.
La Giuria presieduta dall’attore francese Vincent Lindon, con ilregista iraniano Asghar Farhadi, l’attrice e regista anglo-americana Rebecca Hall, il regista francese Ladj Ly, il regista americano Jeff Nichols, l’attrice indiana Deepika Padukone, l’attrice svedese Noomi Rapace, il regista norvegese Joachim Trier e l’attrice e regista italiana Jasmine Trinca hanno presentato le loro preferenze.
Lungometraggi
TRIANGOLO DI TRISTEZZA regia di Ruben ÖSTLUND
Gran Premio (assegnato congiuntamente)
CHIUDI regia di Lukas DHONT
STELLE A MEZZOGIORNO diretto da Claire DENIS
Premio per il miglior regista
PARK Chan-Wook per HEOJIL KYOLSHIM (DECISIONE DI ANDARE)
Premio per la migliore sceneggiatura
Tarik SALEH per WALAD MIN AL JANNA (BOY FROM HEAVEN)
Premio della Giuria (assegnato congiuntamente)
EO diretto da Jerzy SKOLIMOWSKI
LE OTTO MONTAGNE (LE OTTO MONTAGNE) regia di Charlotte VANDERMEERSCH & Felix VAN GROENINGEN
Premio 75° anniversario
TORI E LOKITA (TORI E LOKITA) regia di Jean-Pierre e Luc DARDENNE
Premio per la migliore attrice
Zar AMIR EBRAHIMI in HOLY SPIDER
regia di Alì ABBASI
Premio per il miglior attore
CANZONE Kang-ho in BROKER
regia di KORE-EDA Hirokazu
Film brevi
Palma d’oro
HAI BIAN SHENG QI YI ZUO XUAN YA (i mormorii dell’acqua) regia di JIANYING CHEN
Menzione speciale
LORI (MALANCHOLY OF MY MOTHER’S LULLABIES) regia di Abinash Bikram SHAH
Un certo riguardo
Premio Un Certain Regard
LES PIRES (I PEGGIORI) diretto da Lise AKOKA & Romane GUERET
Premio della Giuria
JOYLAND regia di Saim SADIQ
Premio Miglior Regista
Alexandru BELC per METRONOM
Premio per la migliore interpretazione (assegnato congiuntamente)
Vicky KRIEPS in CORSAGE diretto da Marie KREUTZER
Adam BESSA in HARKA diretto da Lotfy NATHAN
Premio per la migliore sceneggiatura
LA FEBBRE DEL MEDITERRANEO regia di Maha HAJ
Premio «Coup de cœur».
RODEO regia di Lola QUIVORON
Camera d’oro
WAR PONY diretto da Riley KEOUGH e Gina GAMMELL,
presentato nell’ambito della selezione ufficiale UN CERTAIN REARD
Menzione speciale
PIANO 75 diretto da HAYAKAWA Chie
La Cinef
Primo premio
IL BARBIERE COMPLOTTISTA (Un complottista) regia di Valerio FERRARA
Centro Sperimentale di Cinematografia, Italia
Secondo premio
DI ER (Somewhere) regia di LI Jiahe
Hebei University of Science and Technology School of Film and Television, Cina
Terzo Premio Congiunto
GLORIOUS REVOLUTION diretto da Masha NOVIKOVA
London Film School, Royaume Uni
LES HUMAINS SONT CONS QUAND ILS S’EMPILENT (Gli esseri umani sono più stupidi quando sono stipati insieme) regia di Laurène FERNANDEZ
La CinéFabrique, Francia
Commissione Tecnica Superiore (CST)
La giuria del CST ha assegnato il CST ARTIST-TECHNICIAN AWARD 2022 all’intera troupe del suono guidata da Andréas Franck, Bent Holm, Jacob Ilgner e Jonas Rudels per il film TRIANGLE OF SADNESS di Ruben Östlund e il CST Young Film Technician Award a Marion Burger , capo scenografo del film UN PETIT FRÈRE (MADRE E FIGLIO) di Léonor Serraill
Dopo la vittoria della Palma d’oro nel 2021 con Titane, accompagnata dal premio per la migliore regia a Leos Carax per Annette e quello come migliore attore a Caleb Landry-Jones per Nitram, anche Cannes 2022 sorride ad I Wonder Pictures che è lieta di festeggiare ben quattro premi tra il concorso internazionale e la sezione Un Certain Regard con altrettanti film acquisiti durante il Festival.
EO di Jerzy Skolimowski si aggiudica il Gran Premio della Giuria ex Aequo con Le otto montagne. Un grande riconoscimento per uno dei più grandi cineasti europei.
Nella sezione Un Certain Regard sono ben tre i film acquisiti da I Wonder Picture presenti nel palmares. Les Pires, Metronom e Rodeo hanno infatti vinto tre premi importanti della sezione collaterale della selezione ufficiale. Una grande soddisfazione per opere di qualità e contenuti.
Rodeo, opera prima di Lola Quivoron si aggiudica il premio Coupe de Coeur du Jury. Il film racconta la storia di Julie, interpretata magnificamente da Julie Ledru, una motociclista dallo stile di vita libero e selvaggio.
Si aggiudica invece il premio più importante della sezione come Miglior Film Les Pires, ancora un’opera prima di due registe, Lisa Akoka e Romain Gueret, film che raccoglie le lezioni di Francois Truffaut e del racconto sociale dei fratelli Dardenne per raccontare una storia di rivincita tra cinema e realtà.
A Metronom di Alexandre Belcu, esordio nel lungometraggio di finzione per il documentarista, viene assegnato il premio per la migliore regia. Il film è un affresco della gioventù rumena sotto il regime di Ceausescu, con echi del cinema di Olivier Assayas.
Un importante riconoscimento collaterale è andato a Leila’s Brothers di Saeed Roustaee, che ha conquistato il Premio FIPRESCI assegnato dalla giuria della critica internazionale
Tra i film visti, TCHAIKOVSKY’S WIFE lascerà un segno.
Dopo Parola di Dio, Summer e Petrov’s Flu (gli ultimi due entrambi già in concorso a Cannes nel 2018 e nel 2021), Kirill Serebrennikov, regista da anni osteggiato dal governo russo per le sue posizioni fortemente critiche nei confronti delle leggi antidemocratiche del presidente Putin, aggiunge un quarto gioiello al catalogo I Wonder Pictures. Tchaikovsky’s Wife racconta la storia del matrimonio di Pyotr Tchaikovsky con Antonina Miliukova, uno dei momenti più importanti della vita del compositore. La decisione di sposarsi per mettere fine ai pettegolezzi che lo circondavano lo mise gravemente in crisi. Quando poi cambiò idea, decidendo di separarsi, la scelta devastò completamente la donna, portandola alla pazzia.
MI PAÌS IMAGINARIO invece risale al 2019 quando esplose la protesta per le strade di Santiago. Il popolo cileno voleva democrazia e uguaglianza sociale, scuole per tutti, assistenza sanitaria, lavoro. Soprattutto, chiedeva dignità e giustizia. Mi Paìs Imaginario accompagna queste richieste dall’inizio della protesta alla formazione dell’assemblea costituente, dando voce esclusivamente alle donne: la giornalista Mónica González, il collettivo femminista Las Tesis, la scrittrice e attrice Nona Fernández, la fotografa Nicole Kramm, la politologa Claudia Heiss, tra le tante. Mi Paìs Imaginario è il quarto film di Patricio Guzman che I Wonder Pictures porta nei cinema italiani, dopo La cordigliera dei sogni, La memoria dell’acqua e Nostalgia della luce. La prosecuzione di un percorso sulla memoria, la storia, la libertà intrapreso da uno dei più grandi documentaristi viventi.
FUMER FAIT TOUSSER / SMOKING CAUSES COUGHING ha visto il geniale Mr Oizo, al secolo Quentin Dupieux affermarsi dopo Mandibules – Due uomini e una mosca, il film più amato dal pubblico alla Mostra del cinema di Venezia 2020, e Increbile But True. Dopo un’estenuante battaglia contro una diabolica tartaruga, la squadra composta da cinque giustizieri nota come TOBACCO FORCE viene mandata in ritiro obbligatorio per rafforzare il loro indebolito spirito di gruppo. Il soggiorno procede per il meglio, finché Lézardin, l’Imperatore del Male, non decide di voler distruggere la Terra… Cast eccezionale, con Adèle Exarchopoulos (Generazione Low Cost, dal 12 maggio al cinema) Anaïs Demoustier (Alice e il sindaco), Benoît Poelvoorde (Dio esiste e vive a Bruxelles) e Dora Tillier (La Belle Epoque).
LITTLE NICHOLAS – HAPPY AS CAN BE è invece un film d’animazione disegnato a mano e diretto da Amandine Fredon e Benjamin Massoubre, prodotto da Bidibul Productions, Onyx Films (France, Luxembourg). Fredon e Massoubre avevano già lavorato rispettivamente ad “Ariol” e “I Lost My Body”. Creato dall’autore Rene Goscinny e dall’illustratore del New Yorker Jean-Jacques Sempe, “Little Nicholas” segue le avventure di un ragazzo dispettoso e dei suoi compagni di scuola, insegnante e genitori nella Parigi degli anni ’60.
Tra i premiati,
EO di Jerzy Skolimowski si aggiudica il Gran Premio della Giuria ex Aequo con Le otto montagne. Un grande riconoscimento per uno dei più grandi cineasti europei.
Nella sezione Un Certain Regard sono ben tre i film acquisiti da I Wonder Picture presenti nel palmares. Les Pires, Metronom e Rodeo hanno infatti vinto tre premi importanti della sezione collaterale della selezione ufficiale. Una grande soddisfazione per opere di qualità e contenuti.
Rodeo, opera prima di Lola Quivoron si aggiudica il premio Coupe de Coeur du Jury. Il film racconta la storia di Julie, interpretata magnificamente da Julie Ledru, una motociclista dallo stile di vita libero e selvaggio.
Si aggiudica invece il premio più importante della sezione come Miglior Film Les Pires, ancora un’opera prima di due registe, Lisa Akoka e Romain Gueret, film che raccoglie le lezioni di Francois Truffaut e del racconto sociale dei fratelli Dardenne per raccontare una storia di rivincita tra cinema e realtà.
A Metronom di Alexandre Belcu, esordio nel lungometraggio di finzione per il documentarista, viene assegnato il premio per la migliore regia. Il film è un affresco della gioventù rumena sotto il regime di Ceausescu, con echi del cinema di Olivier Assayas.
Un importante riconoscimento collaterale è andato a Leila’s Brothers di Saeed Roustaee, che ha conquistato il Premio FIPRESCI assegnato dalla giuria della critica internazionale.