Festa e riconoscimenti per la diversità in tutte le sue forme hanno animato una serata ricca di ospiti al Teatro Lirico di Milano dedicato a Giorgio Gaber. Proclamati nel corso di una serata-evento benefica condotta da Francesca Michielin ed Ema Stokholma i vincitori e le vincitrici della nona edizione dei Diversity Media Awards 2024 – i riconoscimenti che premiano i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti nel corso dell’anno precedente per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone per Genere, Età, Etnia, Disabilità, LGBT+, Aspetto Fisico – che saranno trasmessi su Rai1 venerdì 28 giugno in seconda serata.
Intervallati da speech e spettacolari performance, si sono susseguiti sul palco numerosi riconoscimenti. Paola Cortellesi è stata eletta Personaggio dell’Anno, “per aver trasformato il suo esordio alla regia con C’è ancora domani – un caso unico per successo e impatto sul panorama cinematografico e culturale – in un’occasione di potente sensibilizzazione in cui ha usato la sua notorietà per parlare della violenza di genere” come si legge nelle motivazioni del premio.
Geppi Cucciari è salita sul palco insieme ad Amalia Ercoli Finzi, per ritirare il Premio al Miglior Programma Tv per “Splendida Cornice” (Rai3). Il Premio come Miglior Film, vinto da “Io Capitano” di Matteo Garrone, è stato ritirato dall’attore Moustapha Fall, mentre il riconoscimento alla Miglior Serie TV Italiana è stato vinto da “Questo mondo non mi renderà cattivo” (Netflix) e ritirato da Zerocalcare. La vittoria per la Miglior Serie Tv Straniera se l’è aggiudicata “The Last of Us” (Sky – NOW). Il Premio per la Miglior Serie Tv Young è andato a “Il Cercasuoni” (RaiYoyo), ritirato dal Direttore di Rai Kids Luca Milano.
Daria Bignardi ha ritirato il riconoscimento come Miglior Programma Radio per “Le mattine pt2 – Ora Daria” (Radio Capital) mentre il premio per il Miglior Podcast, “Invertiti”, è stato ritirato dai suoi creatori Cathy La Torre e Guglielmo Scilla. A ricevere il riconoscimento come Creator dell’anno è stato Edoardo Mocini, mentre Sara e Alessia Michielon (Ruote Libere) insieme Nicola Canal (Canal – il canal) hanno ritirato il premio come Miglior Prodotto Digital per il contenuto “5 modi per non mettere a disagio una persona disabile”.
Durante la cerimonia di premiazione sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior servizio TG al TG3 (per il servizio “La storia di due mamme, Sara ed Elisa, madri di due figli e altri due in arrivo, preoccupate per le conseguenze della decisione del prefetto di Padova. lo stato di disagio e il sentimento di discriminazione delle famiglie” di Maria Chiara Grandis), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a Il Sole 24 Ore (per l’articolo “La mancanza di fondi pesa sulle persone con disabilità” di Monica d’Ascenzo), Miglior Articolo Stampa Periodici a Io Donna (per l’articolo “Cari Boomers, impariamo a convivere” di Paola Centomo) e Miglior Articolo Stampa Web a Ilfattoquotidiano.it (per l’articolo “Della violenza sulle donne con disabilità conosciamo solo la punta di un iceberg. Manca il vocabolario culturale per raccontare le nostre vite” di Renato La Cara).
I Diversity Media Awards sono un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni. Sono prodotti da Fondazione Diversity con YAM112003. Partner istituzionale Commissione Europea. Con il Patrocino del Comune di Milano e della organizzazione no profit GLAAD. Con il sostegno di Google, Lavazza, Meta, Openjobmetis, STS Communication, TIM. Partner tecnici: ABSOLUT, Alatha, AccessiWay, Framesi, Fresco Cocktail Shop, Mongini Comunicazione, Pedius. Digital Partner: Comunicarlo. Collaborazione artistica: Flewid. Media partner: Rai. La ricerca annuale Diversity Media Report 2024 – che è alla base delle nomination dei Diversity Media Awards – è stata realizzata quest’anno con il sostegno di H&M. L’outfit di Francesca Vecchioni per la cerimonia di premiazione è un abito Valentino, Madame Pauline Vintage.
I Diversity Media Awards aderiscono al manifesto Live For All, promosso per l’ideazione e la realizzazione di eventi accessibili, presentato dal Comitato per i Concerti inclusivi.