Tra le tante attività di Damiano Gallo, imprenditore immobiliare a Milano, siciliano di origine, c’è anche il giornalismo. Proprio con il gruppo editoriale di The Way Magazine, Gallo ha lanciato “Dimora Magazine”, un format inedito di media online di informazione che a breve verrà rilanciato: “Abbiamo pensato a Dimora Magazine un termine più appropriato alla nostra idea di informazione immobiliare. Attraverso le notizie e le esperienze dei lettori e dei nostri collaboratori vogliamo raccontare al meglio la casa, il design ed il mondo del real estate in continua evoluzione. Il nostro know how rimane sempre quello che avete imparato a conoscere in questi pochi mesi di pubblicazioni. Il nuovo sito web riproporrà tutti gli articoli che avete contribuito a creare”.
Perché parte del successo di Damiano Gallo è proprio quello di stimolare e coinvolgere il pubblico che lo segue. Che è folto e variegato: ci sono quelli che lo ammirano per l’impegno culturale e politico, persone che lo seguono per le sue interviste ai vip nei programmi televisivi di 7Gold, altri che gli chiedono consigli e informazioni sull’acquisto di una casa. Sul web magazine, ad esempio, Damiano si è inventato la formula della fornitura di contenuti dei lettori (controllati dalla redazione) da tutte le parti d’Italia. E ha funzionato. E a dicembre, l’immobiliarista si cimenta per la seconda volta con un programma tutto ideato da lui sul mondo dell’healthy lifestyle: “Il Bello del Benessere”, per tutto il mese su 7Gold.
Damiano, torni in tv con un format tuo. Cosa è più difficile innovare o stare al passo con quello che fanno gli altri?
Nella vita si può riuscire ad avere successo. Se si è determinati e se si ama ciò che si fa le probabilità di raggiungerlo sono molte alte. Però è difficile mantenerlo ed è altrettanto difficile apportare alle proprie idee elementi di novità. Per me non è stato mai difficile reiventarmi, per questo motivo ho deciso di fare un programma sul benessere e sulla salute, nonostante mi sia sempre occupato di case e del mondo immobiliare in generale. Stupire è un ingrediente indispensabile se si vuole stare al passo con i tempi e con gli altri.
Cosa guardi tu in tv, cosa ti appassiona?
Seguo Lilli Gruber, Barbara Palombelli e Corrado Formigli. Mi piacciono le trasmissioni di politica ed attualità. Non devono mai mancare i documentari ed i programmi dedicati all’ambiente, agli animali e al mare, le mie vere passioni.
Sui tuoi social pubblichi spesso foto di vita quotidiana con i vip della tv. Che rapporto hai con loro? Cosa ti chiedono? Sono interessati alla tua attività?
Fanno parte della mia vita. Li ho cercati da bambino, volevo far parte di questo mondo. Oggi ne faccio parte e per me è tutto normale. Alcuni vip sono diventati amici, ho un rapporto di forte empatia con alcuni di loro, è nata negli anni una vera amicizia. Con altri, ho solo rapporti di lavoro, è forse brutto dirlo ma sono soltanto rapporti speculativi. Loro mi chiamano per partecipare ai miei programmi e viceversa. Lavoro quindi, niente di più. Alcuni sono simpatici e altri insopportabili. Ero ad una festa di compleanno e tra gli ospiti c’erano Barbara D’urso e Vittori Feltri, per esempio. Avrei spinto in piscina solo uno dei due….non vi dico chi però!
Sei un personaggio che genera molte condivisioni ma anche polarizzazioni di idee. Non hai mai pensato che esporti fosse un rischio?
Sono narcisista e non vorrei esserlo. Espormi non è mai stato un grande problema. Sono cresciuto ormai e all’età di 38 anni sono consapevole che non sia facile cambiare e forse in fondo non vorrei neanche cambiare più di tanto. Ho accetatto questo apsetto del mio carattere. Le debolezze e le difficoltà forse di adolescente insicuro mi hanno portato oggi a richiedere continuamente conferma dagli altri ma non ho mai pensato che potesse essere un rischio. Ho un carattere forte e se sono contestato so difenderemi bene….mi è rimasta quella allure da ex avvvocato.
C’ un personaggio pubblico che ammiri? Penso a chi esprime le sue idee e le porta avanti anche se sono divisive?
Apprezzo molto le donne che si fanno rispettare. Mi piacciono le donne austere. Ho apprezzato sempre e fin da ragazzo Stella Pende che peraltro è una cara amica. Da ragazzo quando frequentavo la sua casa in Brera a Milano ricordo che ero affscinato dalla sua vita, dalle sue idee e dalla sua cultura. Mi piacciono le donne che mettono soggezione e Stellina è una di quelle.
Tutti quelli che ti seguono anche sui tuoi social media sanno del tuo impegno nelle lotte sociali. In un anno denso come quello che hai attraversato chi ti è stato più vicino?
Ho una famiglia da “Mulino Bianco”. I mie piu cari amici, sostenitori e seguaci per essere moderni sono i mie genitori. Non è facile avere genitori così….mi hanno sempre sostenuto, da sempre. Qualsiasi mia iniziativa culturale, professionale e personale è stata con loro sempre condivisa.
Parlaci dei tuoi genitori, allora!
Mio padre è un avvocato importante, proveniente da una tipica famiglia borghese, eppure l’estate scorsa si è messo in calzoncini e scarpe da ginnastica e mi ha aiutato a raccogliere la spazzatutra gettata dagli altri per strada in Sicilia, ad agosto. Eravamo noi due. Vederlo accanto a me piegato sul ciglio di una strada mi ha inorgoglito come uomo e come figlio. Mia madre invece è una perfetta donna di pubbliche relazioni, impreditrice, mi ha sempre aiutato ad organizzare feste ed eventi culturali. Non si è mai tirata indietro. Io e lei, all’ultimo premio letterario Alessandra Appiano organizzato a Floridia e Piazza Armerina, abbiamo posizionato sul giardino di casa 300 sedie per i nostri ospiti. Mia padre ha passato lo strofinaccio su tutte le 300 sedie ad una ora dall’evento affinchè non ci fosse polvere e gli ospiti potessero tranquillamente sedersi. Ecco chi sono i miei genitori.
Quali sono le cose che ricorderai di questo 2019 ricco di impegni, anche nel sociale?
La mia esperienza politica al Comune di Piazza Armerina, il mio impegno a tutela dell’ambiente e della valorizzazione del territorio siciliano.
Hai ospitato con Dimora Magazine e The Way Magazine gli studenti dello Ied. Cosa ti ha colpito di quell’esperienza?
Gli occhi spalancati degli studenti. Mi ascoltavano con interesse e con un pizzico di stupore. Mi piace vedere nei più giovani quello sguardo di curiosità verso il mondo. Mi fanno tenerezza.
Le cattive abitudini da cambiare ritornano anche ne “Il Bello del Benessere”. Come ti è venuta l’idea di promuovere stili di vita positivi?
Voglio essere sincero. La politica mi ha disgustato nell’ultimo periodo. Vedo molti dirigenti incapaci e soprattutto privi di cultura e di esperienza politica. Molti fannulloni sono al parlamento e pertanto ho sempre creduto che da soli si può fare, che biosgna dare l’esempio e sensibilizzare gli altri. Se vogliamo cambiare le cose dobbiamo essere noi stessi, i cittadini intendo, a dare un contributo, invece di dare sempre la colpa agli altri. I luoghi di potere rappresentano noi stessi.
Anche in vacanza alle Maldive ti sei fatto fotografare a pulire le spiagge. Che lezione ti ha dato quell’esperienza?
Una lezione in realtà che volevo dare ai residenti del resort dove eravamo, erano loro stessi ad avere sporcato. E avendomi visto ripulire la loro spazzatura insieme al mio compagno penso che sia stato per loro educativo.
In un post su Facebook hai stigmatizzato gli italiani all’estero. Dicci cosa ti piace e cosa non ti piace dei tuoi connazionali.
Mi piace la mente degli italiani, abbiamo nel sangue, o meglio nella testa, una lucida follia che ci rende creativi e artisti. In ognuno di noi c’è un qualcosa di speciale. La nostra cultura, le nostre tradizioni ci hanno portato ad esserlo e penso che questo ci renda affascinanti agli occhi degli stranieri, e forse ai nostri stessi occhi. Di contro, non mi piace la nostra presunzione, pensiamo che il nostro cibo sia il migliore, pensiamo che il nostro sia il paese piu bello e pensiamo di essere superiori a molti stranieri. I greci avrebbero detto: siamo tracotanti. Ecco, la tracotanza non mi piace. Credo che gli italiani debbano studiare di piu le lingue e soprattutto viaggiare di piu. Ci renderemo conto di non essere affatto i migliori, anzi.
Nei tuoi viaggi cosa ti piace portar con te, assimilare, ricordare?
Le persone che incontro. Mi piace consocere e confrontarmi. Alle Maldive ho consociuto due copie di tedeschi, siamo diventati subito amici. Siamo entrati in sintonia e l’idea di avere punti di riferimento in giro per il mondo mi fa sentire vivo. Quando viaggio mi piace incontrare …gli altri!
Tempo fa ci avevi detto che ti immaginavi il tuo futuro lontano da Milano. Ma Milano è cambiata molto da quando abbiamo aperto questo giornale. E in meglio. Vuoi rimanere? Che idea hai della città in cui vivi?
Abito a Milano da 20 anni, i mie interessi professionali e le mie relazioni interpersonali sono qui. È una città che amo e che rispecchia in toto il mio modo di essere. Tutto quello che mi passa per la testa qui posso realizzarlo. Nonostante tutto, faccio fatica ad immaginarmi qui per il resto della mia vita. Amo la natura e l’idea di poter vivere in un ambiente piu salubre mi riempie il cuore e mi rasserena. Penso che nella vita sarò un eterno pendolare. Sono sempre in volo tra Milano e la mia Sicilia dove ho una bella casa, animali e parenti stretti. Questo è il mio desiderio, continuare così.
Secondo te cosa si dovrebbe fare per migliorare le proprie vite?
Studiare, studiare studiare. Dalla lettura e dalle nozioni assimilate, e quindi dal confronto con gli altri, si migliora e si rende il mondo migliore. Non mi piace la pigrizia culturale di questo periodo. Siamo proiettati tutti a soddisfare il nostro ego…ma senza sostanza e senza fondamenta l’ego è destinato a diventare effimero. Le cose belle avvengono se si sono meritate e soprattutto sudate con tanta fatica. Bisogna imparare a pazientare.
Sei molto seguito online. Cosa bisogna fare per migliorare i propri profili social e usare correttamente il web?
Non saprei, credo essere semplicemnte se stessi. Penso che sia la ricetta o l’ingreditente piu giusto. Racconto me stesso senza troppi freni inibitori. Sono un libro aperto ..ai tempi dei social.
Fra qualche settimana si chiude un decennio. Che bilancio fai e cosa vorresti che accadesse dal 2020 in poi?
Sono sincero: sono un pò a corto di sogni, nell’ultimo anno ho realizzato tutto quello che mi ero prefissato. Per il 2020 chiedo al mondo o alla legge dell’universo, a cui credo e mi ispiro, di mantenere tutto quello che ho raggiunto. Sono felicissimo cosi. Voglio continuare ad essere grato di quello che ho.