Da mezzo milione di passeggeri a 14 milioni attualmente che transitano in un anno allo scalo bergamasco di Orio al Serio. In 20 anni la geografia dei voli in Italia è cambiata molto, con migliaia di passeggeri che passano dall’aeroporto lombardo hub della compagnia low cost Rayanair, per raggiungere le destinazioni più richieste nel mondo. Un flusso che ha cambiato lo stesso aspetto della città lombarda, diventata un centro di attrazione culturale e un vero shopping district. Il tutto perché in 20 anni Ryanair ha fatto scoprire al mondo le bellezze del capoluogo orobico. E questa settimana i piani di investimento del vettore irlandese si sono consolidati, con l’apertura del 4° e 5° hangar Ryanair per la manutenzione presso l’Aeroporto di Milano Bergamo.
Questi due nuovi hangar rappresentano un ulteriore investimento da parte di Ryanair di 20 milioni di euro all’aeroporto di Bergamo e creeranno oltre 100 nuovi posti di lavoro altamente retribuiti nel settore dell’ingegneria aeronautica per la regione Lombardia. Secondo Fact Book 2022, Il mercato italiano è detenuto per oltre il 37% da Ryanair, sia a livello domestico che per i collegamenti con l’Europa. E questo spiega il grande attaccamento dell’azienda all’Italia. Michael O’ Leary, AD del gruppo, ci racconta: “Vero, non possiamo più permetterci voli a pochi centesimi come un tempo, ma andare in una capitale europea in questo momento costa ancora meno di una cena”.
Alla cerimonia di apertura era presente l’AD del Gruppo Ryanair Michael O’Leary, il presidente di SACBO Giovanni Sanga, il direttore generale di SACBO Emilio Bellingardi, il presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma e i sindaci di Bergamo, Orio al Serio e un gran numero di ospiti illustri.
Il frutto della rivoluzione della compagnia low cost, una delle poche sopravvissute all’abbuffata di offerte nei primi anni Duemila, è sotto gli occhi di tutti. Il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto alla cerimonia di apertura all’aeroporto Caravaggio (si chiama così lo scalo bergamasco dal 2011) ha detto: “Ha fatto di più Ryanair con i suoi voli per unire l’Europa che metà delle commissioni di Bruxelles”.
DATI IN CRESCITA
Dopo il Covid, i tagli improvvisi nell’emergenza e le titubanze sulla stessa tenuta della formula voli low cost, nel 2022 si è visto un deciso recupero del settore. L’Aeroporto di Milano Bergamo, terzo scalo nazionale per mole di traffico, ha fatto registrare nel 2022 un movimento di oltre 13 milioni di passeggeri. Nel 2023 il network di collegamenti comprende 148 destinazioni in 39 Paesi. Grazie agli investimenti effettuati da SACBO, l’aeroporto si è dotato delle infrastrutture di servizio e delle capacità tecniche e operative per unire il territorio alle direttrici di mobilità nazionali ed europee, a loro volta connesse al resto del mondo. Ulteriori prossime opere aeroportuali, l’ampliamento dell’area check-in e la realizzazione del capolinea del collegamento ferroviario.
Con questi numeri, O’Leary conosce e ama Bergamo: “Qui hanno un modo molto ingegnoso di spendere pochi soldi in poco spazio e per questo li amiamo molto”. Infatti nei progetti ora ci sarà uno svincolo autostradale che porta direttamente allo scalo e il prolungamento della ferrovia che arriva fino a dentro l’aeroporto.
“Vent’anni fa Ryanair apriva qui la sua base operativa, diventata nel tempo la più importante dell’Europa continentale all’interno del proprio network – dichiara Giovanni Sanga, presidente di SACBO – Quella di Ryanair sull’aeroporto di Bergamo è la storia di un successo condiviso, frutto di una visione comune che ha permesso di crescere in dimensione e qualità”.
“L’inaugurazione dei due nuovi hangar, che si aggiungono ai tre già esistenti, destinati alla manutenzione degli aeromobili Ryanair, sancisce in modo definitivo la partnership tra SACBO, l’aeroporto di Bergamo e la compagnia aerea – sottolinea Emilio Bellingardi, DG SACBO – Questo nuovo, importante investimento di Ryanair prelude a una collaborazione ancora di più lungo termine, confermando il successo della sinergia in atto”.
Michael O’Leary di Ryanair ha dichiarato: “In qualità di compagnia aerea n. 1 in Italia, dove quest’anno prevediamo di aumentare il nostro traffico a 56 milioni di passeggeri, Ryanair è lieta di dare il benvenuto al vice premier Salvini a Bergamo, la nostra più grande base italiana, dove abbiamo investito oltre 2 miliardi di dollari con 24 aeromobili basati. Questo ulteriore investimento di 20 milioni di euro in 2 nuovi hangar per la manutenzione e la creazione di oltre 100 nuovi posti di lavoro nel settore manutenzione aeromobili, rafforza l’impegno di Ryanair a Bergamo, in Lombardia e in Italia in generale. Siamo estremamente grati ai nostri partner dell’Aeroporto di Bergamo e per la leadership e la visione dimostrata dal Direttore Generale Emilio Bellingardi e dal suo team, che continuano a lavorare a stretto contatto con Ryanair per garantire una maggiore crescita a Bergamo, in Lombardia e in Italia”.
Ryanair ha investito oltre 50 milioni di euro nei suoi 5 hangar per la manutenzione di ultima generazione, che ora assicurano oltre 250 posti di lavoro altamente retribuiti nel settore dell’ingegneria aeronautica a Bergamo e in Lombardia. Questi 2 nuovi hangar consentiranno a Ryanair di trasferire a Bergamo una parte consistente della manutenzione interna dei Boeing 737, mentre la flotta di Ryanair all’Aeroporto di Bergamo sale a 24 aeromobili basati in S23 (un investimento di oltre 2 miliardi di dollari da parte di Ryanair in Lombardia). Ryanair continua a crescere e ad investire in Italia, dove per l’Estate ‘23 baserà 98 aeromobili che supportano oltre 3.000 posti di lavoro diretti nelle sue basi e nei suoi 30 aeroporti italiani. Nel 2023, Ryanair prevede di trasportare più di 56 milioni di passeggeri da/per l’Italia, consolidando così la sua posizione di numero uno nel mercato italiano.
“Ryanair ha introdotto in Italia un nuovo modo di viaggiare in aereo – afferma il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – e in 20 anni a Bergamo è stata protagonista di una rivoluzione nella mobilità aerea. La società di gestione della città, la Sacbo, è diventata il motore dell’economia del proprio territorio. In questo contesto, Enac non può che sottolineare l’importante ruolo che ha svolto nel riconoscere 21 anni fa alla società aeroportuale la gratuita estensione della concessione aeroportuale, con scadenza quarantennale, che ha garantito ai lungimiranti manager di investire nel futuro portando il traffico da 500.000 pax agli attuali 14 milioni. Oggi celebriamo i 20 anni di base Ryanair a Bergamo che è il terzo scalo in ordine di importanza in Europa per la compagnia low cost. In sintesi, la dimostrazione che la burocrazia del nostro Paese se ha la capacità di regolare in modo adeguato il mercato può essere di stimolo alla crescita economica del territorio, con ricadute occupazionali di grande interesse sia da un punto di vista di numeri che di qualità professionale. Da aggiungere, con soddisfazione, nel ricordare il primo positivo incontro che, più di 20 anni fa, ho avuto da direttore generale dell’Enac con Michael O’Leary, l’importante ruolo che la compagnia Ryanair ha da allora nel settore dell’aviazione civile italiana e la crescita che ha impresso al traffico trasformando anche il modo di viaggiare di milioni di persone. Le interlocuzioni tra l’Enac e i vertici di Ryanair devono continuare a essere costanti anche per garantire servizi in linea con le normative vigenti, condividendo che il passeggero con i propri diritti deve essere sempre al centro del sistema”.