Successo di pubblico, tanto sport e mondanità all’ottantacinquesimo Gran Premio Merano Alto Adige, disputatosi presso l’ippodromo Maia, davanti a oltre 12.000 persone. L’appuntamento annuale è diventato un’occasione mondana come Ascot in Gran Bretagna.
Per l’85° Gran Premio Merano Alto Adige, 12° tappa del Palio delle Regioni, il prestigioso appuntamento internazionale di ippica, da anni ormai si rivolge non solo gli appassionati di corse ma tutti coloro che vogliono trascorrere una domenica di mondanità, festa e intrattenimento.
Il ricco programma comprendeva settecorse, a circa mezz’ora l’una dall’altra, l’anteprima Merano Wine Festival, un eccellente servizio di gastronomia oltre a una rassegna di eleganti spettacoli e divertimento per i più piccoli.
Anche per i non appassionati è stata l’occasione per sfoggiare, con eleganza e stile, indumenti eccentrici o capi molto classici, con cappelli di ogni forma e misura che di sicuro non passano inosservati.
Nel pomeriggio, prima della corsa più importante si è svolta l’elezione della donna e dell’uomo più eleganti della giornata, Lady e Mister Fashion, che hanno anche vinto un gioiello offerto da Chimento.
Dalle ore 17.00, il grande momento: prima la sfilata dei fantini e poi la Corsa, l’85° GRAN PREMIO MERANO ALTO ADIGE,che è stata vinta da Speed Emile del team Macaire-Lageneste, con in sella il fantino Baptiste LecLerc. Per L’Estran, secondo posto d’onore, leggenda incomparabile della corsa per Josef, Aichner, Vana Jr e Bartos. Terzo Pretty King.
A seguire, la premiazione ha concluso questa grande giornata di spettacolo.
Contest come questo mettono anche in luce il grande patrimonio impiantistico delle città che li ospitano. Realizzata nel 1935 su disegno dell’architetto Vietti Violi, uno dei professionisti più rinomati dell’epoca a livello europeo, l’intera struttura è infatti un fulgido esempio di architettura razionalista. La Merano Galoppo Srl, costituitasi nel 2013, è la società alla quale il Comune di Merano, proprietaria dell’area e dell’impianto, ha affidato la gestione pluriennale dell’ippodromo.
Fotoservizio Press Arigossi