C’è bisogno di piacere in questo 2020. Per rispondere alle numerose richieste dei suoi clienti con una distribuzione ancora più capillare sul territorio italiano ed estero, Comte de Montaigne, Maison di Champagne dell’Aube, Francia, lancia una nuova piattaforma per le vendite on-line. L’azienda, presente sul mercato nazionale con una crescente penetrazione nel comparto delle bollicine di fascia premium, dedica ai suoi più affezionati estimatori un servizio a elevato valore aggiunto per l’acquisto delle sue referenze di punta – Brut, Extra Brut, Rosé, Blanc de Blancs, Cuvée Spéciale. Il nuovo Shop online è accessibile all’indirizzo https://www.comtedemontaigne.com/shop.
A guidarci tra i do’s and dont’s del mondo delle bollicine è Stéphane Revol, Ceo della Maison di Champagne dal cuore della Francia e vero territorio di origine dello Chardonnay. Ecco, a seguire, i suoi preziosi consigli:
- in frigo da almeno 48 ore:
la conservazione ottimale della bottiglia di Champagne è in cantina, per chi ha la fortuna di averne una, oppure nell’apposito armadio refrigerato, preferibilmente sdraiata, per mantenere umido il tappo. La temperatura di servizio dovrebbe essere compresa tra i 10 e i 12°C, la stessa della cantine in Champagne.
- attenzione ai raggi UV:
La luce è nemica dello champagne. Meglio quindi conservare le bottiglie in un ambiente buio e senza fonti di luce diretta. I raggi UV possono, infatti, compromettere la struttura del vino, tanto che in Champagne si parla di “goût de lumière”, una vera e propria alterazione aromatica data dalla prolungata esposizione alla luce.
- usare un bicchiere a tulipano:
gli aromi dello Champagne, nelle sue declinazioni fruttate, speziate o floreali, vengono valorizzai da un calice più corto ed appena arrotondato, con una leggera svasatura sull’imboccatura, dalla forma che ricorda il tulipano. E’ consigliabile, inoltre, tenere il bicchiere dallo stelo per non aumentare la temperatura del vino con il calore corporeo. Attenzione, però, a servire lo Champagne in bicchieri ghiacciati, che rischierebbero di comprometterne gli aromi.
- avvinare il bicchiere prima del servizio
Usati solo nelle grandi occasioni, i calici rischiano di prendere un cattivo odore di chiuso o di assorbire il sentore del detersivo usato per pulirli. Per essere certi che il calice non conservi un odore indesiderato, che possa compromettere la percezione dei profumi dello Champagne, è utile la pratica di “avvinare” i bicchieri prima del servizio. Si verserà quindi un po’ di vino nel calice, facendo scorrere il liquido lungo le pareti, per poi versarlo, ripetendo via via l’operazione, negli altri calici.
E quali sono, invece, gli errori da non fare?
- riempire i bicchieri in un solo colpo:
è sempre consigliabile versare una piccola quantità di champagne lentamente, inclinando il bicchiere, per favorire la formazione di bollicine. Quando la schiuma diminuisce ricominciate a versare, fino a riempire la metà (o i due terzi) del bicchiere. Attenzione anche a come tenete la bottiglia: mai dal collo o si riscalderà.
- servire lo Champagne troppo freddo:
uno champagne ghiacciato riduce l’effervescenza, altera lo sviluppo degli aromi e anestetizza il palato. Da evitare, ovviamente, anche una temperatura eccessiva che provocherebbe troppa schiuma e coprirebbe gli aromi.
- fare il classico “botto”:
stappare la bottiglia con il “botto” non è raffinato. Meglio reggerla, leggermente inclinata, tenendola dal fondo, con una mano sola. Tenendo un pollice sopra il tappo allargate la gabbietta e toglietela. Ruotare, poi la bottiglia, e non il tappo che, un giro dopo l’altro, si staccherà da solo.
- servire lo Champagne con il ghiaccio nel bicchiere:
a contatto del ghiaccio gli aromi e i profumi dello Champagne rischiano di essere alterati. Meglio quindi limitarsi a servirlo alla temperatura sopra indicata, senza aggiunta di ghiaccio.
PASQUA – I dolci a pasta lievitata, come le colombe, si distinguono per la loro intensa dolcezza e per l’aromaticità data dalla presenza di mandorle, frutta candita o scorze di arancia. Ecco perché i migliori abbinamenti sono quelli con Champagne fruttati e aromatici, in particolare con vini ottenuti da uve bianche. Il retrogusto tostato delle mandorle e il morbido impasto con canditi della Colomba Classica, con copertura di glassa o nella variante con nocciole, ad esempio, si sposa alla perfezione uno Champagne minerale ed elegante, 100% Chardonnay, con aromi fruttati e floreali che a contatto con l’aria esaltano i profumi burrosi, come il Blanc de Blancs Grande Réserve.
Oggi l’e-Commerce del vino vale circa 200 milioni di euro su scala globale e continua a crescere, con una impennata che nel 2018 ha portato l’Italia al terzo posto per consumo di vino al mondo (Dati OIV) e tra i primi cinque Paesi in Europa per vendite online, dopo Gran Bretagna, Francia, Svezia e Russia, secondo un’indagine di Nielsen. L’e-Commerce viaggia alla velocità della luce, con tassi di crescita pari a quattro volte quelli delle vendite offline: le previsioni indicano che nel 2022 il valore globale delle vendite online nel settore sarà pari a 400 miliardi di dollari.
“Abbiamo deciso di rispondere alle crescenti richieste dei nostri clienti potenziando le nostre vendite on-line con un vero e proprio e-Shop, accessibile direttamente dal nostro sito”, ha spiegato Stéphane Revol, Ceo dell’azienda. “Un segnale importante di vicinanza ai nostri più affezionati estimatori e alle loro famiglie, che raggiungeremo con i sapori e gli aromi delle nostre migliori Cuvée per aiutarli a riscoprire, anche nella propria casa, i valori autentici della convivialità e del tempo insieme”.
A proposito di Comte de Montaigne
Passione per la terra, eco-sostenibilità, fedeltà ai valori sono le vere radici della filosofia imprenditoriale di Comte de Montaigne. Uno Champagne che ha cuore e che è sinonimo di valori genuini, emozione, calore, vicinanza, joie de vivre. Il terroir della Côte des Bar, inteso come microclima e insieme di caratteristiche minerali del terreno, è uno dei tratti identitari del marchio. Si tratta di un habitat speciale, dal clima temperato, oceanico, semi continentale, nel quale l’esposizione al sole è limitata ed il sottosuolo gessoso svolge una funzione termoregolatrice e protettiva delle radici del vigneto. Nelle fasi del ciclo produttivo di Comte de Montaigne la vigna ha un peso preminente rispetto alle fasi di cantina. Dalla vendemmia alla cantina, fino allo champagne pronto alla vendita, si predilige la tradizione e il cuore di tutti quelli che ci lavorano. Dalle Cuvée della Côte des Bar nascono cinque grandi champagne: il Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay); l’Extra Brut (70% Pinot Noir e 30% Chardonnay); il Rosé (100% Pinot Noir); il Blanc de Blancs (100% Chardonnay) e la Cuvée Speciale (100% Pinot Noir).
PREMI – Alla Maison al Merano WineFestival 2019 è stato assegnato il prestigioso The WineHunter Award. Un riconoscimento che premia l’eccellenza e la qualità Premium delle bollicine finissime e persistenti del suo Blanc de Blancs Grande Réserve, espressione dello stile di Comte de Montaigne. Colore oro chiaro e perlage vivace, 100% Chardonnay, questo Champagne minerale ed elegante, con aromi fruttati e floreali che a contatto con l’aria esaltano i profumi burrosi, conquista anche il palato dei più fini connaisseurs.
Premiato anche il Rosé de Saignée della Maison, espressione fruttata e vinosa dello stile Comte de Montaigne, con aromi di frutta rossa e finale fresco e raffinato,