“Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone”: sono queste le parole di Thor Heyerdahl, esploratore e scrittore norvegese che ha dedicato la sua vita allo studio delle civiltà, e queste parole mi hanno ispirato e aiutato a portare a termine progetti artistici, dove l’interazione fra persone di diversa razza e cultura avviene amorevolmente, rispettandosi e conoscendosi a vicenda.
Teresa Emanuela Leone con la fotografia, parla. “La mia visione del mondo è cambiata quando ho iniziato il mio viaggio verso il Maghreb, guidata dalle canzone di Pino Daniele, mi sono imbattuta nella cultura musulmana, e ho incontrato il vero amore, il mio attuale compagno, un ragazzo tunisino che abita in Italia da sempre”, ci racconta presentando il suo progetto fotografico “Amore senza confini”. Una collezione di scatti che sembrano adatti a qualsiasi epoca storica, ma che fanno riflettere soprattutto oggi.
“Quando ho visitato per la prima volta un paese musulmano – dice Teresa parlando della Tunisia – sono rimasta colpita dall’ospitalità, dalla bellezza delle persone e dei paesaggi, ma soprattutto dalla libertà che regna sovrana su questa terra. Ho realizzato, che dovevo far qualcosa, per smentire le false notizie che ci arrivano in Italia. Da noi c’è una visione distorta sulle donne musulmane e i musulmani in generale. Siamo vittime di fake news, e molti guardano con disprezzo chi indossa i vestiti tipici e il velo. Nel mio viaggio verso il Maghreb, ho conosciuto persone fantastiche, amici che saranno con me sempre durante il cammino della mia vita. Le donne mi hanno fatto notare che il velo lo indossano per piacere, per moda, per tradizione, e le tradizioni sono importanti, nessuno ha il diritto di criticarle o eliminarle dalla vita delle persone come si fa spesso in Italia. Le donne più tradizionali mi hanno detto, perché in Italia fanno sempre polemiche per il nostro modo di vestire, noi siamo libere di scegliere come e cosa indossare, e con l’hi jab siamo felici, ci rende belle, sensuali”.
Nei paesi musulmani si passa dalla tradizione delicata di indossare un velo, agli shorts e minigonne. Teresa sottolinea: “Così come si passa dalle coppie tradizionali, alle coppie lesbo, omosessuali. Con questo fotoreportage, ho voluto dimostrare che l’amore non ha confini, e che vince sia sulle bugie di una società distorta, sia sui pregiudizi della gente. L’amore va oltre un velo, un vestito, razza, religione. L’amore va al di là del bene e del male. Con queste foto che hanno come sfondo la marina di Meta di Sorrento, una ragazza musulmana e un’italiana hanno voluto coronare e mostrare al mondo intero il loro sogno d’amore, accettando dolcemente le loro differenze culturali, etiche e sociali. Vogliono dimostrare ad un’Italia molte volte razzista, sia per paura del diverso, sia verso orientamenti sessuali reputati non adeguati per la religione vigente, che il loro amore è più forte dei loro pregiudizi e supera i confini mentali che si sono imposti nel loro cervello. Le due ragazze Fatima e Michela, vogliono urlare dolcemente la loro sensualità, e nessuno deve e può ostacolare la loro storia d’amore, perché si sono scelte e si sceglieranno sempre, al tramonto al calar della sera sotto le stelle. Il loro amore è immenso come il mare, diverso come ogni onda nuova che si infrange sulla sabbia”.
Il lavoro, di cui vi anticipiamo uno scatto, è stato creato da Teresa Emanuela Leone, fotografa emergente nata a Piano di Sorrento in Campania e residente in penisola sorrentina.
Una giovane artista che ama la fotografia e ama catturare momenti speciali nei suoi viaggi. La passione per il mezzo le è stata trasmessa dal padre, un grande fotografo dell’analogico. Le piace lasciare messaggi di pace, e nelle sue foto potete cogliere le emozioni della strada, la sua scena prediletta. Negli ultimi anni ha allestito varie mostre fotografiche, come la collettiva “Gente di mare” al Terminal di crociere di Bari nel 2019. Si è trattato di una mostra con magnifiche foto di denuncia all’inquinamento ambientale, di passione, e invito a cercare di abbattere i confini territoriali e di aprirsi al diverso. Per l’occasione, Leone ha allestito la mostra con la famosa fotografa Antonella Berlen, conosciuta dopo che Teresa ha vinto un contest fotografico (Point of View) dedicato ad Altiero Spinelli, il celebre ispiratore del Movimento Federalista Europeo. Il concorso era organizzato da Antonella Berlen e la presidenza regionale della Puglia.
Il reportage di oggi arriva dopo il lavoro esposto l’anno scorso in mostra a Napoli, “Senza Confini” Whitout Borders (di Teresa Emanuela Leone e Giuseppe Armellino), all’Ab Ovo Bottega d’Arte e Bellezza.
Con i fotografi e fotoreporter conosciuti su instagram, Teresa sta organizzando una mostra collettiva e contattando vari musei sia italiani che Europei. Non dobbiamo mai fermarci e dobbiamo sempre lottare per un mondo migliore e aprirci a tutto quello che è diverso.
Teresa Emanuela Leone è presente su Instagram www.instagram.com/tpgdaphoto/.
“Dobbiamo lottare affinché i pregiudizi vengano disinnescati dalla mente delle persone, dobbiamo lottare per l’informazione vera, per i diritti dell’uomo e la sua libertà, perché l’individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni.sessuale, la propria religione e i propri pensieri, noi dobbiamo essere i primi a testimoniare con la nostra vita che l’amore è possibile. Siamo in una fase della storia umana in cui il mondo è in pericolo, e noi abbiamo le idee e gli strumenti per rendere questo mondo un posto migliore, e noi dobbiamo tenerci per mano, immergerci nei sorrisi di una coppia che viene reputata “diversa” perché non è etero, abbracciare e conoscere le persone diverse da noi, non giudicare lo straniero un pericolo, ma un amico che può insegnarci alcuni valori che magari abbiamo dimenticato con il tempo e i nostri impegni incessanti.
Vogliamo un mondo a colori, alla pari, un mondo che aiuti chi ha bisogno invece di respingerlo e che sorrida alla vita nuova, vogliamo un mondo senza confini”.
Tpgda (Teresa Emanuela Leone)