22 Novembre 2021

A Lecco piace Fiore, cucina e libertà, il ristorante sostenibile e inclusivo

Pizze e focacce. Ma anche tanta verdura di stagione che lo chef Giorgio Antoniella, originario di Terni, porta in Lombardia con 11 ragazzi desiderosi di "cambiare".

22 Novembre 2021

A Lecco piace Fiore, cucina e libertà, il ristorante sostenibile e inclusivo

Pizze e focacce. Ma anche tanta verdura di stagione che lo chef Giorgio Antoniella, originario di Terni, porta in Lombardia con 11 ragazzi desiderosi di "cambiare".

22 Novembre 2021

A Lecco piace Fiore, cucina e libertà, il ristorante sostenibile e inclusivo

Pizze e focacce. Ma anche tanta verdura di stagione che lo chef Giorgio Antoniella, originario di Terni, porta in Lombardia con 11 ragazzi desiderosi di "cambiare".

Ai margini di Lecco, quasi nascosto in fondo a un viale alberato, è sbocciato “Fiore”, un ristorante che è simbolo di rinascita e libertà.  Il locale anni fa era di proprietà di un boss della ‘ndrangheta e dopo diversi passaggi nel 2016 viene definitivamente affidato in gestione all’associazione temporanea di scopo (Ats), composta dalla cooperativa sociale La Fabbrica di Olinda di Milano, da Arci Lecco e Auser Lecco.

Il luogo è un progetto di inclusione e condivisione, che ha saputo includere in un ambiente di lavoro sano e ricco di energia di cambiamento  undici ragazzi con storie e provenienze diverse, rivelandosi un progetto di promozione sociale e culturale al contempo . (tra l’altro nel locale trovi anche libri da sfogliare , tutti donati dai cittadini di Lecco, entusiasti dell’apertura)

Il focus è ovviamente la cucina, una cucina sostenibile e stagionale, con prodotti locali, una filiera corta ispirata al culto della terra, senza sprechi, dove i piatti vegetariani e vegani sono molto intriganti, appetitosi quanto quelli a base di carne e di pesce. 

Lo chef Giorgio Antoniella, originario di Terni, punta molto sulla componente vegetale, che è un po’ la sua firma su Fiore, insieme alla panificazione, alle pizze e alle focacce.

Per  questa stagione autunnale ha scelto alcuni ingredienti del momento quali zucca e funghi, combinandoli per gusto e colore con verdure come barbabietole e spinaci, ma anche il formaggio zola, il ribes e il melograno. Non a  caso il menu è stato definito Earthy dove earthiness in inglese fa riferimento a un cibo che sa di terra, nel senso di genuino e semplice.

Una cucina che scava nelle tradizioni territoriali e nazionali, ispirandosi alla varietà degli ingredienti che la terra ogni mese offre, trasformandoli in piatti semplici e ricchi, che esplodono in una sinfonia di colori e sapori. Da Fiore a Lecco, dal 2016 è un progetto di recupero che ha impiegato le forze positive della società civile.

Qui sotto vi riportiamo due gustosissimi piatti provati :

Verdure autunnali dall’orto

E’ un omaggio al semplice pinzimonio umbro con le verdure da intingere nell’olio – quindi un piatto “primitivo”, contadino 

Ricetta: Le verdure vengono arrostite in crosta di sale e olio al timo, e possono essere barbabietola, zucca, finocchio, carciofo (variabili secondo mercato). Vengono poi adagiate su un crumble – che mima il terriccio dell’orto – di cacao amaro con farina di grano saraceno e farina di mandorla, con mandorle intere e semi di zucca che donano la nota croccante. Infine, al posto dell’olio, una maionese senza uovo (fatta con un’emulsione di latte di soia e olio di semi di arachide, lino e oliva). Un piatto vegetariano che trae gusto anche dal contrasto tra l’aroma tostato del crumble e la dolcezza della maionese. 

 Tagliatelle di barbabietola, con zucca, funghi, fonduta di gorgonzola e semi di zucca

Ricetta: La pasta fresca è fatta con farina tipo 1 e barbabietola frullata al posto dell’uovo, mantenendone l’elasticità ma rendendola vegana, il condimento invece è con funghi di stagione, che sanno di bosco: chiodini e finferli adesso (mentre un mese fa erano porcini, cardoncelli e arginelli) forniti da un’ortofrutta locale che esiste da generazioni, a cui vengono aggiunte barbabietola e zucca arrosto con aglio e rosmarino.

Le tagliatelle – nella versione non vegana- vengono mantecate con una fonduta di Gorgonzola DOP piccante, formaggio molto usato nel lecchese.

L’arredo ha una vena nordica, tavoli e panche in legno chiaro sono state distribuiti sui due piani del locale,.

Il coloro verde brillante dei cuscini e dei pannelli fono-assorbenti, rimanda al verde del logo di Fiore e alla natura

Un piacevole dehors dal soffitto vetrato è stato aggiunto nella terrazza esterna in un secondo tempo, per dare la possibilità di pranzare e cenare anche all’aperto

FIORE – Cucina e Libertà

Via Belfiore, 1, 23900 LECCO  Tel. 0341 – 1693609 http://www.fiorecucina.org Coperti: 120 interni e 40 esternGiorno di chiusura: lunedì serOrari: a pranzo 12-15 (con una proposta ad hoc), a cena 19-23

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Alessandra Fenyves

Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Milano, Alessandra ha formazione cosmopolita. Milanese di origini ungheresi, ha vissuto due anni a Londra, per poi passare a Monaco di Baviera e a New York. Oggi vive e lavora in Italia come head hunter nei settori fashion, wellness & retail per i brand internazionali più prestigiosi. Da sempre interessata all’alta ristorazione, nel 2012 inizia a supportare eventi food e associazioni di cuochi stellati e a scrivere articoli sul mondo degli chef ma anche di moda e lifestyle, come potete vedere sul suo blog www.tastefollies.com. Mondana, viaggiatrice e attenta a tutti i trend dei suoi ambiti preferiti è l'inviata sul campo perfetta per The Way Magazine.
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