Alla presentazione all’Auditorium del Centro Congressi di Torino per ascoltarlo sono arrivati in mille. E tanti lo avrebbero ancora voluto incontrare. Zerocalcare, il fumettista romano che ha inventato un nuovo linguaggio nel suo genere, è arrivato al Salone del Libro di Torino 2022 per parlare di viaggi, del processo di documentazione e quello di sceneggiatura per raccontare il dramma degli Ezidi, popolazione al nord dell’Iraq con spinta indipendentista. Il suo nuovo libro, in uscita a ottobre 2022, si chiamerà NO SLEEP TILL SHENGAL, con riferimento alla regione montuosa che il popolo esiliato ha scelto come base per la sua società condivisa.
Particolare, coraggioso e forse inaspettato, il nuovo lavoro di Michele Rech, questo il vero nome del fumettista, si sposta dalle ambientazioni delle periferie delle città italiane, con il loro carico di problematiche, per parlare degli Ezidi, dopo il successo di ‘Strappare lungo i bordi’.
Il titolo è stato ispirato da una canzone, l’autore ha dimostrato particolare generosità nei confronti del suo pubblico visto che durante la presentazione sono state addirittura mostrate delle slides con le tavole da lui realizzate, ancora in bozze, per raccontare il suo metodo di lavoro. Che, si scopre, è molto vario: se i disegni prendono forma quasi subito sulla carta immacolata, i testi, invece, hanno bisogno più tempo per essere formulati e diventare definitivi. “All’inizio bastano degli appunti, composti da una parola o da una semplice frase, scritta sulla vignetta, che mi aiuti a ricordarmi del concetto o del messaggio – racconta il protagonista – e per questa storia, siccome era ed è ancora una situazione particolarmente grave, nel senso che da un momento all’altro quell’autonomia rischia di essere spazzata via da queste forze che non la vogliono, il mio nuovo libro serve ad accendere un po’ i riflettori su quella esperienza specifica“.
Zerocalcare si è recato in Iraq l’anno scorso, quando la guerra in Ucraina non era nemmeno contemplata dagli osservatori internazionali più attenti. Oggi, questa scelta arriva come una sorta di monito, un messaggio per accendere i riflettori sulle altre drammatiche guerre che si consumano nelle altre aree del mondo. Una virata nel graphic journalism per Zerocalcare, mentre si aspetta la definizione di una serie animata (“i tempi sono lunghi”) annunciata per Netflix.
Report dal Salone del Libro di Torino a cura di Vincenzo Pepe per The Way Magazine