La fama lascia tracce, non sempre positive. E il mondo dello spettacolo è pieno di esempi di vittime di fama. Ma è oggi difficile capire fino in fondo cosa è stato il 1987 per l’artista Terence Trent D’Arby che da sconosciuto si è trovato nell’Olimpo dei miti eccelsi del pop come Prince e Michael Jackson. Sì, lui con quel primo album e i 4 singoli estratti ha lasciato un segno indelebile, talmente profondo da aver segnato anche lui stesso. Anche per questo oggi, in verità da oltre due decenni, si chiama Sananda Maitreya, fa il cantautore e polistrumentista, prolifico e contento della sua vita a Milano. Addirittura dice: “La decisione più saggia della mia vita è stata sposare questa donna”, indicando Francesca Francone, che lo assiste negli eventi pubblici. La voce è pressocché intatta, la verve creativa sembra ancora più esuberante (41 nuovi brani pubblicati nel nuovo, 13esimo album). E l’11 maggio The Pegasus Project: Pegasus & The Swan per TreeHouse Publishing arriva ad aggiungere un nuovo tassello alla sua mirabile carriera.
COSA CONTIENTE IL DISCO – Il nuovo lavoro, scritto, prodotto, suonato e arrangiato da Sananda stesso, è un doppio album contenente 41 brani diviso in 2 volumi.
Originariamente concepito come un album di 13 brani guidato dalla chitarra, l’intero lavoro ora contiene 41 tracce presentate come due lati – ‘Pegasus’ e ‘The Swan’, che vengono riassunti come “A Horse That Flies & A Swan That Never Dies”, “Un cavallo che vola e un cigno che non muore mai”. Dopo due anni di lavorazione, “The Pegasus Project: Pegasus & The Swan” completa la trilogia iniziata con il suo album Prometheus & Pandora nel 2017 e continuato con il bellissimo Pandora’s PlayHouse del 2021. Tutte e tre le ‘Stagioni’ mostrano le avventure magiche, mistiche e spensierate che Sananda ora vive nella musica. Tra gli ospiti, i virtuosi degli archi, Archimia, ad aggiungere un tocco classico alle composizioni (ma sono musicisti adatti anche al rock) e la voce di Luisa Corna. Madame Luisa, come la chiama Sananda, fa parte stabile del suo cast artistico: “Ha partecipato anche alle session del disco precedente e per me ha una voce unica”.
LA VITA PRECEDENTE – “Quando si sogna non si vedono i prezzi da pagare”, dice oggi Sananda Maitreya che parla più volentieri di quella che è stata la precedente vita, quella che tra il 1987 e il 1993 lo ha tenuto in alto nelle vette delle preferenze del pubblico mondiale. “Quelle canzoni dell’esordio hanno segnato la mia vita e hanno generato milionari che poi hanno cercato di contenermi. Qualsiasi cosa è così forte crea comunque del risentimento. E tutto quello che ha fatto questa situazione è farmi svegliare e aiutarmi a non guardarmi indietro. Mi è servito molto tempo per distaccarmi da quelle canzoni e apprezzarle perché hanno rappresentato l’amore. Ora ritornano a me quando incontro le persone che mi dicono: sono motivazione per la vita, la tua musica è stata il motivo per cui sono nato”.
Una ragazza ad Amsterdam gli ha confessato che nel 1987 guardandolo in tv con la madre ha avuto la sua “prima esperienza sessuale”. Come si esce da quella situazione di attenzione oppressiva? “Beh, un po’ me ne sono andato io ma un po’ sono stato anche aiutato – scherza lui oggi – perché l’industria riconosceva che non ero il tipo che si piegava. Le stesse cose che mi avevano portato al successo stavano per strangolarmi ed è in quel momento che ho detto basta. Non sono mai stato più felice. Non mi interessano le vendite, le classifiche, sono cose che ho già sperimentato. Voglio godermi la libertà di fare quello che sento. E anche di arrivare a sentirmi realizzato davanti a 100 o 20mila persone. Non è quello che mi cambia. Sono sempre io che metto a frutto il dono che ho ricevuto”.
Eppure si ritiene fortunato di essere arrivato al pubblico mondiale in un tempo in cui la discografia era davvero un’altra cosa: “Ho conosciuto tutti i grandi. Ho parlato con Miles Davis. Ho conosciuto Prince che una volta mi disse: non ti invidio, perché io ho avuto tempo per affermarmi, tu sei conosciuto per il tuo primo disco e le persone ti ricorderanno sempre per quella fase della sua vita”. Il genio di Minneapolis fu profetico. Proprio quel successo improvviso e travolgente è stata croce e delizia della carriera di Sananda.
Il 7 giugno partirà, dall’Olanda, il nuovo tour europeo di Sananda Maitreya che sarà incentrato sul disco e anche su una sezione ‘retrospettiva’. Sul palco sarà accompagnato dalla sua live band: The Sugar Plum Pharaohs. Il calendario è in aggiornamento, di seguito le prime date confermate:
07 giugno – Vorstin Club – Hilversum // Olanda
08 giugno – Hello Festival – Emmen // Olanda
13 giugno – C Punt – Hoofddorp // Olanda
15 giugno – De Bosuil – Veert // Olanda
16 giugno – Great Gigs in The Park Festival – Sint Niklaas // Belgio
26 giugno – Botanical Garden Belgrade Festival // Serbia
28 giugno – Retro C Trop Festival – Tilloloy // Francia
06 luglio – Love Supreme Festival – Glynde Place // U.K.
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