Salvatore Maresca 28 anni, attualmente allenato da Marcello Barbieri, è una delle figure più importanti nel panorama ginnico italiano. L’atleta di Castellammare di Stabia (Napoli) è sopannominato Thor, come il dio della tempesta, per la sua struttura muscolare e la sua capacità di vincere. Nella stagione 2019 ha ottenuto il bronzo negli anelli in Coppa del Mondo di ginnastica artistica 2019, nella tappa di Capodistria. Agli europei di Basilea 2021 ha vinto la medaglia di bronzo negli anelli. “Ero un classico ragazzo che si appassionava al calcio – ci ha detto presentandosi ai lettori di The Way Magazine – ma la passione per la ginnastica è venuta per caso. Dovevo accompagnare mia sorella a fare palestra per correzione posturale, avevo 8 anni. Appena entrato ho visto persone che si allennavano facendo salti e acrobazie che avevo ammirato solo al circo. A quell’età volevo strenuamente imparare a fare capriole acrobatiche. Così mi sono appassionato alla ginnastica e ho lasciato stare il calcio”.
E ha fatto bene: quest’anno Salvatore, classe 1993, festeggia i 21 anni di agonismo: “La mia disciplina è la ginnastica artistica e sono specialista degli anelli. Oggi con gli interventi che ho subito ho avuto la stessa sorte di Jury Chechi, uno dei più memorabili atleti italiani”.
Un esempio, di certo, per il giovane Maresca. Che però ci confessa avere un altro idolo, con cui ha stretto amicizia: Jordan Jovčev. L’atleta ha preso parte a sei edizioni consecutive dei Giochi olimpici estivi dal 1992 al 2012, più di ogni altro sportivo bulgaro. “Da ragazzino mi ha colpito perché pur essendo più avanti negli anni al Campionato d’Italia era il più forte. Poi lo rividi ad Atene e Pechino e mi sono incominciato a informare sulla sua storia. Finché non è arrivato il momento di incontrarlo, in Europa, e lì ho pensato: ho gareggiato con un Dio”.
Thor che incontra il suo idolo è una storia da ricordare: “Mi sono permesso di avvicinarmi da collega ed è stato un momento indimenticabile. Da lì è nata un’amicizia, tanto che nella successiva coppa del mondo mi ha fatto addirittura i complimenti. Una circostanza che mai mi sarei sognato solo pochi anni prima“.
Salvatore Maresca medaglia di bronzo agli anelli ai Mondiali del 2021, è cresciuto a Castellammare di Stabia nel quartiere Santa Caterina, in un contesto particolarmente difficile dal quale è riuscito ad
allontanarsi grazie al padre Luigi e alla sua passione per ginnastica. E di questi inizi non fa mistero.
“Ho visto molti ragazzi cadere in tentanzioni non edificanti – racconta – e vorrei che il mio esempio fosse abbastanza convincente per far credere che anche nelle zone più difficili di questo paese, le cose belle possono nascere. Per questo mi piacerebbe raccontare ai giovani questo sport e usare i miei successi come leva per prendere strade buone”.
La televisione lo ha corteggiato, ma Salvatore non è molto interessato a fare spettacolo. “Se mi chiamano a un programma di gossip, dove si scava sul mio passato o i miei sentimenti, non lo trovo necessario. Vorrei avere la possibilità di esprimermi e comunicare coraggio e determinazione, essere un esempio buono per i ragazzi”.
Oggi Salvatore si sta preparando alle prossime gare. Per via di un infortunio non è al massimo della forma in questo momento, ma la sua struttura fisica non l’ha tradito affatto. “La parte del corpo più sviluppata è quella alta, sono riconosciuto molto per via dell’aspetto fisico. Sono tozzo e ho facilità a fare l’anello che è la mia specialità. Con 1,74 di altezza e 65 kg di peso, non sono forte in leggerezza ma sono il più resistente al momento”.
Thor da dove deriva? “Col mio bicipite di 34 centimetri e la forza di un supereroe, mi prendevano in giro bonariamente a Salerno dove mi allenavo. E da Salvatore a Thor non passa molto“.
Su Instagram, dove si chiama Thor Maresca, Salvatore dialoga col suo pubblico ed è una mosca bianca nel panorama dei social media: mai un commento fuori posto, sempre comunicazione positiva ed entusiasta. “Non ho mai avuto un seguito presuntuoso o divisivo, la community è sempre molto dalla mia parte e questo stimola pensieri positivi. Il profilo lo uso come un documento, ci metto la mia vita, alle persone che non mi conoscono piaccio così. Gli amici? Sorridono, ma riconoscono sempre che sono io anche nella dimensione pubblica“.
Da febbraio Salvatore Maresca è nelle Fiamme oro della Polizia di Stato e riconosce di aver avuto il necessario appoggio economico per proseguire la sua carriera. Non dimenticando mai le sue origini: “Nel 2015 ho perso mio padre Luigi e mi farebbe piacere realizzare con i prossimi guadagni un tributo alla sua figura. Fin da piccolo l’ho seguito nella gestione di un’area di parcheggio nella mia città. Lo so, è un lavoro strano ma che mi è sempre piaciuto”.
Per il futuro immediato, Salvatore sottolinea che si vuole dedicare alla ripresa fisica e all’aiuto dei ragazzi che sono meno fortunati di lui. “Sarò fermo per un periodo, spero di rientrare a ottobre agli Assoluti che sono una grande competizione, dopo che ho dovuto rinunciare ai Giochi del Mediterraneo. Voglio impiegare questo tempo in maniera produttiva, non solo per il mio corpo, ma anche per essere d’esempio agli altri”.