12 Giugno 2024

Patrick Nagel: scoperta la donna del quadro di “Rio”

L'incredibile ritrovamento della somiglianza del celebre volto che simboleggia gli anni 80 nella grafica pop: Marcie Hunt. Il gallerista Samule Vanhoegarden: "Non se ne conosceva l'origine finora".

12 Giugno 2024

Patrick Nagel: scoperta la donna del quadro di “Rio”

L'incredibile ritrovamento della somiglianza del celebre volto che simboleggia gli anni 80 nella grafica pop: Marcie Hunt. Il gallerista Samule Vanhoegarden: "Non se ne conosceva l'origine finora".

12 Giugno 2024

Patrick Nagel: scoperta la donna del quadro di “Rio”

L'incredibile ritrovamento della somiglianza del celebre volto che simboleggia gli anni 80 nella grafica pop: Marcie Hunt. Il gallerista Samule Vanhoegarden: "Non se ne conosceva l'origine finora".

I dipinti e le illustrazioni di Patrick Nagel sono uno dei simboli più indelebili degli anni 80. L’illustratore americano (1945-1984), per uno strano caso del destino uno dei più riconoscibili e meno famosi della storia dell’arte, sono caratterizzati dal suo uso peculiare del colore e dalle sue interpretazioni distintive della figura di una donna. Ha creato l’immagine che viene definita “la Mona Lisa della New Wave”, la donna che ride sulla copertina del secondo album dei Duran Duran, Rio nel 1982. Quella che divenne nota come la “Nagel woman”, arrivata dopo anni d regolari pubblicazioni dei suoi lavori su Playboy, da questa settimana ha un nome e un volto. Proprio in questi giorni, grazie a dei ricercatori di arte pop, si è risaliti allo scatto fotografico che ha permesso dopo 42 anni di identificare su quale immagine si basa la celeberrima copertina del disco “Rio”.

La copertina di Rio del 1982 e l’immagine scattata per Angelo Tarlazzi Lunettes per il numero di Vogue France del 1981: la modella Marcie Hunt è diventata la base di partenza per il dipinto che è finito sul disco dei Duran Duran 42 anni fa.

La modella americana Marcie Hunt, nella foto a destra, è stata l’ispirazione per l’iconica illustrazione dell’album dell’artista Patrick Nagel. La grande rivelazione è stata annunciata da Monica Moynihan, storica di Nagel e broker d’arte che gestisce il sito web e Instagram di Patrick Nagel Arts. La misteriosa identità della cover girl è stata in realtà scoperta da un altro Instagrammer, @nagel_angel, che secondo Moynihan “merita tutto il merito” per essere risalito, attraverso recupero di riviste di moda dell’epoca, allo scatto preciso di un servizio fotografico di più pagine. Si è trattato di un ritrovamento collettivo: subito allertata, un’altra fan, Sarah Bastos, ha poi identificato la bellezza dalla pelle di porcellana e dai capelli corvini nella modella Marcie Hunt, che era finita su diverse copertine di riviste degli anni ’80. La stessa modella oggi ha postato dei commenti sulla pagina Facebook dei Duran Duran: “Oltre ogni sconcerto, solo adesso mi rendo conto che quella donna ritratta sono io. Non ne avevo idea”.

John Taylor e Nick Rhodes dei Duran Duran fanno visita alla prima mostra europea sull’arte di Patrick Nagel in Belgio, nell’estate 2022. In foto con loro c’è il gallerista e grande collezionista di lavori di Nagel, Simon Van Hoegarden che ha uno studio a Knokke, sulla costa belga.

L’assistente tecnico artistico di Nagel, Barry Hahn, ha confermato su Instagram che la splendida fotografia di Tarlazzi è di Marcie Hunt – che indossa una camicetta con motivi cachemire, occhiali che poi nel dipinto sono stati eliminati.

Samuel Vanhoegarden è titolare a Knokke, in Belgio, della omonima galleria d’arte ed è uno dei più avidi collezionisti di opere di Nagel al mondo. contattato da The Way Magazine, il gallerista ci ha detto: “La purezza che troviamo nelle sue opere e il suo modo di saper trasmettere la potenza del tratto grafico minimalista garantiscono lo stile unico e iconico di cui Nagel è il pioniere. Il tipico taglio dei capelli , la pelle bianca come porcellana, le linee della mascella affilate, l’eye-liner pesante, le labbra rosso vivo e lo sguardo fisso ci danno un’immagine perfetta della donna sicura di sé e dallo spirito libero dei primi anni ’80”.

Samuel Vanhougarden è stato anche l’organizzatore della prima mostra di dipinti, cartonati e stampe di Nagel in Europa nel 2022, da cui è stato tratto anche il catalogo “The Reflexion of the 80’s”. La prima volta che ha partecipato a un’asta per aggiudicarsi le opere dell’artista americano è stata nel 2007: da allora ha raccolto 85 dipinti rari originali e 250 disegni su carta. L’appetito per le opere di Nagel c’è ma il gallerista sottolinea come sia difficile oggi risalire agli originali: “Nelle aste vanno a ruba quasi sempre. Da 13 anni colleziono suoi lavori e la cifra più alta che ho pagato è 17mila euro a un’asta in Danimarca per un dipinto che immediatamente dopo valeva già il doppio”.

I soggetti di Nagel sono donne Playmates e in molte pose Vanhoegarden ha riconosciuto l’attrice in voga all’epoca, Tracy Vaccaro. Finora anche lui conferma “che l’immagine di Rio, il cui dipinto originale è custodito dagli stessi Duran Duran, non era stata identificata in nessuna donna specifica”.

Il gallerista che ha studiato anche la tecnica di Nagel, racconta il procedimento di queste realizzazioni iconiche che oggi simboleggiano il senso estetico degli anni 80: “Prima faceva gli schizzi con la matita e poi metteva il look anni 80 ai suoi quadri. Riconosco una certa ispirazione nelle linee e nella definizione di labbra e occhi dei ritratti allo stile di design Memphis. Sono risalito a dei lavori su supporti piccoli, spesso 20×30 che poi con colori diversi venivano riportati su tele giganti. Credo ci sia anche molto dell’estetica giapponese nei suoi quadri, anche se le immagini che sono diventate più iconiche sono dei poster degli anni Ottanta e dei quaderni per gli studenti”.

Inizialmente Patrick Nagel, come confermano tutti i collaboratori, era un semplice illustratore di Playboy America, un incarico che ricopriva dal 1976. Vanhoegarden ha avuto la conferma diretta dai Duran Duran di come arrivarono a lui: “Lo chiamarono perché simboleggiava il nuovo stile romantico e spensierato che andava di moda all’epoca. E lo vollero per dare a ‘Rio’ un’idea di divertimento, felicità e richiamo alle vacanze”. Prima di quel disco, Nagel aveva fatto altre copertine che però non sono diventate così famose come quella di ‘Rio’ che finalmente oggi ha un collegamento con una donna vera.

Read in:

Ti potrebbe interessare:

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”