Uno speciale televisivo insolito e anche necessario ha riacceso i fari sulla straordinaria cinquantennale carriera di Paolo Roversi, fotografo nato a Ravenna nel 1947. Roversi, che rappresenta la moda in immagini come se fossero delle pitture istantanee, è stato il primo fotografo ad usare la Polaroid formato 20×25, aprendo la strada a nuove sperimentazioni.
“Paolo Roversi. Il sentimento della luce” di Giuseppe Rolli e Martina Proietti per la regia di Dario Migliardi, prodotto da Rai Documentari, racconta come quel sentimento della luce, che ritorna in ogni suo scatto, ha avuto origine tra i mosaici ravennati e l’alba sulla spiaggia dell’Adriatico, dove ancora ritorna e dove si sente bambino,
Il video di RaiPlay si può vedere qui, ma quello che interessa maggiormente il regista del documentario Dario Migliardi e i suoi estimatori è che resti testimonianza di quello che il creativo della luce sta facendo.
Una vita partita dalla riviera romagnola e traslocata a Parigi, nello studio di rue Paul Fort dove lontano dall’orizzonte dell’Adriatico, dove però ebbe l’onore di fare il primo grande salto nel 1980 con la campagna pubblicitaria globale di Christian Dior. Da allora il grande formato delle sue Polaroid con nuovi orizzonti estetici gli ha portato fortuna. I grandi della moda (Gigli, Armani, Valentino) lo hanno avuto come testimone di esaltatore di bellezze (Campbell, Bellucci, Moss).
Fino agli straordinari traguardi di oggi, con una carriera sempre più col vento in poppa. Nel 202 ha scattato il Calendario Pirelli ispirandosi alla Giulietta shakespeariana, e l’anno dopo ha esposto nudi femminili in una cappella di Palazzo Baronio a Ravenna.
Per la prima volta ha avvicinato il suo obiettivo anche una popstar italiana. Nel 2022 per Vogue Italia Paolo Roversi scatta per la prima volta nella sua carriera una cantante italiana, Elodie, ritratta – come mai prima d’ora – rispecchiando l’idea di metamorfosi.