11 Aprile 2024

Michele Bravi, arriva il disco della maturità

11 Aprile 2024

Michele Bravi, arriva il disco della maturità

11 Aprile 2024

Michele Bravi, arriva il disco della maturità

Un disco che si ispira liberamente agli scritti di Oliver Sacks (1933 -2015). Lo pubblica Michele Bravi, talento indiscusso della musica italiana, alla soglia dei 30 anni e a 10 anni dal suo esordio a X Factor. Si chiama “Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi” e già nel titolo dichiara implicitamente che è un lavoro assolutamente fuori dal mercato. Dalle logiche delle classifiche, dalle imposizioni dei trend. Un disco sussurrato, molto personale, assolutamente aderente alla nuova idea che Michele Bravi ha di se come artista. Maturo, certo, ma anche molto coraggioso.

Michele Bravi dice: “C’è una grande quantità di letteratura che è nascosta in questo disco, tra fotografie chirurgiche e pennellate rarefatte. E’ quasi impossibile stabilire se la genesi di una canzone sia da attribuire ad una melodia o ad un testo. Tuttavia, nel concepire queste canzoni, posso dire di aver trovato nelle parole una possibilità di melodia. La stessa possibilità che come lettore accanito di narrativa ho scoperto e imparato ad amare. La parola è evocazione, è tono emotivo, è suono.

Tormentata e affascinante la traiettoria del giovane artista umbro. Partito con enorme popolarità in un talent show tv, ha poi sperimentato ascese e cadute, per poi riabilitarsi con la sola forza delle sue idee e della sua indiscutibile prodezza vocale. Come Sacks fa nei suoi libri, oggi Michele nel disco in uscita il 12 aprile 2024, indaga le forme più nascoste dell’alterazione del sé: dall’afasia all’agnosia e mille altre forme ancora.

Un Michele Bravi soddisfatto e raggiante ha presentato il nuovo disco a Casa tobago a Milano (foto The Way Magazine).

“Sono partito – ha dichiarato presentando il nuovo lavoro – con una grande volontà di cambiare: anzitutto la squadra che mi ha affiancato. C’è passato tanto giudizio in questa decisione, e ho attraversato anche momenti di dubbio mentre incidevo i nuovi pezzi. Ma ora è un motivo di orgoglio presentarli, visto che il risultato è andato anche oltre quello che pensavo all’inizio“.

Bravi crede molto nel suo nuovo progetto, che lo vede anche produttore in alcuni casi, per la prima volta: “Ho preso consapevolezza di un ruolo che pensavo di non poter avere. Ho sempre avuto tante idee ma pensavo di non avere la capacità pratica. Ora ho scoperto che c’è. Una grande scoperta che mi da tanta sicurezza quando canto o racconto i brani perché so esattamente come come sono nati”.

Scherzosamente dice che l’album è pieno di pezzi tristissimi. Ma c’è anche gioia: “L’ho diviso in tre parti. Lo sguardo è la prima parte del disco perché è il confronto con chi ci è vicino. “Viaggio nel tempo” è una riflessione su come si può percepire il tempo”.

Tante canzoni le ha prodotte lui per la prima volta, anche con nomi che hanno a che fare con Urban e trap. Ha curato gli arrangiamenti: “La verbosità che ho usato è frutto anche delle collaborazioni di questo che chiamo un concept album. Ogni strofa e ritornello è diverso dal precedente e ha una struttura cinematografica”.

Un altro “primo” passo verso nuove rive è l’apertura al pubblico nella sfera sentimentale privata: “A Natale scorso ho scritto una dichiarazione d’amore per il mio compagno e l’ho intitolata “Mi sono innamorato di te” come il celebre brano di Luigi Tenco. Per la prima volta ho scritto una canzone come un regalo, volevo anche ribaltare il senso della canzone di Tenco, che non è sempre una canzone d’amore“.

Nel caso di questo pezzo, uno dei cardini del disco (“Il primo scritto non da single“, ammette lui), la frase rivelatoria è “Mi sono innamorato di te. Quando eri triste quando la grana dei difetti era evidente” 

La seconda parte del lavoro è “l’immagine” che è quello che vediamo degli altri “quindi apre le porte anche sul mondo carnale, perché in me c’è anche questo oltre alla parte romantica che tutti mi riconoscono”.

L’ultima parte è l’iride dove Michele Bravi spiega meglio tutto il concept e il suono si carica di ironia e riflette su quello che cerchiamo di nascondere agli altri.

Un lavoro completo, articolato, a tratti complicato, ricco di comunicazione in musica e parole. Le orchestrazioni sono studiate, a volte anche scarnificate rispetto a quello che Bravi prevedeva in un primo tempo, ma molte dense e con venature classiche. “Questo lavoro volevo fosse un po’ da poetessa un po’ da pornostar ma io gioco sull’umorismo. Anzi meglio ironizzare su quei tratti per cui noi italiani siamo diventati una caricatura, e avvolgerli in una alone di poeticità”.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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