17 Marzo 2024

La rivoluzione a tavola di Rasmus Munk

Incontro con lo chef danese da due stelle Michelin che sta rivoluzionando il mondo della gastronomia. "Italia la patria della tradizione".

17 Marzo 2024

La rivoluzione a tavola di Rasmus Munk

Incontro con lo chef danese da due stelle Michelin che sta rivoluzionando il mondo della gastronomia. "Italia la patria della tradizione".

17 Marzo 2024

La rivoluzione a tavola di Rasmus Munk

Incontro con lo chef danese da due stelle Michelin che sta rivoluzionando il mondo della gastronomia. "Italia la patria della tradizione".

Essere al top della ristorazione mondiale è uno status per cui Rasmus Munk, chef danese di 32 anni, si impegna ogni giorno. Ma non lo fa solo in cucina. Nel suo Alchemist di Copenhagen si attiva di continuo per promuovere cause sociale, stimolare pensieri e offrire una esperienza davvero immersiva, in tutti i sensi. Un pasto costoso (si parte da una media di 400 euro a testa) è condito con ambiente sorprendete e iniziative sempre fuori dalla norma. Rasmus ha un team di 100 persone comprese ballerine e light designer “per avere narrativa ampia con tanti punti di vista”, dice lui partecipando a un incontro al congresso di Identità Golose 2024 a Milano. Il titolo della kermesse quest’anno era “disobbedienza” e Rasmus ricade a perfezione in questa categoria. “Abbiamo scoperto molte cose nel mondo e voglio cambiare la visione del cibo oggi. Vorrei creare qualcosa di nuovo. E anche creare un nuovo punto di sviluppo per la fame nel mondo, che detto da uno chef stellato può sembrare anomalo”.

Rasmus Munk (qui in un passaggio del suo speech a Identità Golose Milano 2024) dal 2017 ha il suo ristorante “Alchemist” in un ex spazio industriale a Refshaleøen a Copenaghen. L’ha voluto rifondare lì (il primo l’aveva aperto a 24 anni) per dare concretezza alla sua idea di “cucina olistica”, un’esperienza culinaria che tocca tutti i sensi e che è diventata memorabile per i clienti che hanno varcato la soglia della location.

Rasmus si dice convinto che il mestiere dello chef è assimilabile a quello degli artisti contemporanei: “Accogliamo sempre con interesse i messaggi dell’arte che vanno al di là dei manufatti. Ma non siamo ancora pronti a recepire i messaggi degli chef. Abbiamo suscitato clamore quando abbiamo comunicato la scoperta di alcune proteine derivate dalla lavorazione dell’olio con cui si potrebbero sfamare milioni di persone. Pe me usare la creatività di un ristorante come Alchemist significa anche fare qualcosa per la società”.

E qualcosa di storico Rasmus lo farà nel 2025. Servirà la prima cena a 30 km dalla terra, in una navicella spaziale per sei persone. Costerà oltre 3 milioni di dollari ma è un primo passo per il futuro: mangiare nella stratosfera.

Il ruolo dello chef quindi, per Rasmus Munk è soprattutto quello di far pensare: “Mi ritrovo molto meglio a essere fotografato davanti a un tavolo mentre studio le creazioni che le solite ambientazioni in cucina. Voglio far capire che usare la propria sapienza per qualcosa di più importante che creare sapori è un vero impegno di ricerca”.

E facendo così come si incide nel mondo della gastronomia? “Ci sono due tipi di messaggi per cui mi adopero. Quello verso i miei clienti, che se ci scelgono, diventano parte di questo percorso per cambiare le regole e le impostazioni dell’esperienza culinaria. E ci sono poi i miei colleghi, verso i quali voglio dimostrare che il nostro ruolo può essere più ampio”.

Ma dopo tutto questo discorso complesso, Rasmus è anche il primo a saper riconoscere la bontà della cucina tradizionale italiana. “Per le esperienze di fine dining la Danimarca si sta muovendo a grande velocità. Ma per la cucina tradizionale, quella semplice fatta di sapienza e sapori inimitabili, l’Italia è davvero il faro. Da qui è partito tutto, per poi arrivare in Europa e in Asia. E quando sono qui da voi mi piace ritornare ai sapori e le esperienze di pasti semplici, quelli dove non c’è uno studio dietro necessariamente complesso. La cucina di tutti i giorni è ugualmente importante”.

Dal sito di Alchemist di Rasmus Munk, alcune linee guida per l’esperienza al ristorante unico al mondo:

Gli alchimisti miravano a purificare, maturare e perfezionare gli oggetti fisici. Allo stesso modo miriamo a trasformare e trascendere la natura del cibo e della ristorazione.

L’esperienza Alchemist consiste in un massimo di 50 impressioni accompagnate da un abbinamento di bevande a tua scelta.

Durante la serata sarai guidato in un viaggio parallelo attraverso gli spazi fisici unici di Alchemist, oltre che attraverso i tuoi sensi.

Per favore, arriva con la mente aperta e pronto ad espandere la tua idea di arte culinaria insieme a noi. Tieni presente che Alchemist potrebbe non essere la scelta giusta per una serata di discussioni d’affari o per quel primo appuntamento nervoso.

L’esperienza dura 4-6 ore e gli unici prerequisiti sono curiosità e presenza di spirito.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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