Su una superficie di circa 3 milioni di km quadrati vivono poco meno di 19 milioni di persone. Questo è il Kazakistan, ex repubblica sovietica che si estende dal Mar Caspio, ai confini tra Europa e Asia, fino ai monti Altai in Asia centrale. In questa presentazione di ritratti della società kazaka, Gianni Foraboschi, documentarista e fotografo ha cercato di riassumere il caleidoscopio di colori del gigantesco paese.
“Ho voluto celebrare con la carrellata di immagini scattate in varie mie visite – ci racconta – l’ospitalità della sua gente e l’immensità del suo cielo, il Tengri, che sembra accoglierti nell’infinito dei sogni”.
Oggi la nazione è sulla bocca di tutti per via di alcuni esponenti celebri che la portano con orgoglio nel mondo: Elena Rybakina, tennista, rappresenta la sua patria a Wimbledon, è la prima kazaka a raggiungere ribalte mondiali. Il Papa parteciperà al VII Congresso mondiale dei leader delle religioni mondiali e tradizionali che si terrà il 14 e il 15 settembre a Nur-Sultan (Astana), la capitale del paese. L’iper-presidenzialismo sembra essere al momento messo in discussione da un recentissimo referendum popolare che è stato favorevole al cambiamento costituzionale.
E c’è anche un risvolto legato ai riconoscimenti internazionali, in questo progresso. L’Airline Passenger Experience Association (APEX) in collaborazione con la travel app Triplt, ha premiato Air Astana, la compagnia del Kazakistan, come miglior compagnia in Asia Centrale per il sistema di intrattenimento e il Food & Beverage di bordo.
Nel contempo, molte peculiarità della demografia kazaka continuano a coesistere: “Voglio sottolineare la multietnicità di questo Paese – racconta Foraboschi – , che affonda le sue radici nella storia millenaria dei cavalieri nomadi delle steppe. Mi riallaccio al grande conquistatore delle steppe asiatiche, Gengis Khan, il quale ha portato le tribù nomadi della Mongolia sul trono dei cieli dell’Asia Centrale e dell’Impero Celeste”.
Per la scelta delle foto proposte in questo servizio, il fotografo viaggiatore ha realizzato una selezione dal suo archivio per offrire un denominatore comune: l’umanità. Un’espressione di vivacità che accompagna il lettore nella visione delle immagini.
“Il mio sguardo spazia dal ragazzino sorridente, alla ballerina che sprizza bellezza ed energia, ai gruppi di bimbi che si divertono nella fontana o sotto un albero, fino al ritratto statuario di alcuni personaggi che sono artisti, fotografi, scrittori che ho incontrato. Durante i miei viaggi ho intessuto sincere amicizie che mi hanno arricchito e introdotto nell’intimità di ogni angolo del Paese, che è di popolazione molto giovane, prevalentemente speranzosa e gioiosa per il proprio futuro. E infine c’è la testimonianza della dolcezza del volto di ragazze nei loro costumi storici e tradizionali. Attraverso le mie immagini partecipo anch’io al cammino del Kazakistan verso il suo prospero e felice avvenire”.