21 Novembre 2022

Giuseppe Iannotti, chef nel museo a Napoli

I due spazi già aperti al pubblico accolgono i turisti e i visitatori al piano terra dello storico edificio ex sede del Banco di Napoli, ora museo di Intesa Sanpaolo.

21 Novembre 2022

Giuseppe Iannotti, chef nel museo a Napoli

I due spazi già aperti al pubblico accolgono i turisti e i visitatori al piano terra dello storico edificio ex sede del Banco di Napoli, ora museo di Intesa Sanpaolo.

21 Novembre 2022

Giuseppe Iannotti, chef nel museo a Napoli

I due spazi già aperti al pubblico accolgono i turisti e i visitatori al piano terra dello storico edificio ex sede del Banco di Napoli, ora museo di Intesa Sanpaolo.

Hanno aperto a fine settembre presso le Gallerie d’Italia in Via Toledo 177, museo di Intesa Sanpaolo, i primi due spazi ristorativi firmati dallo chef Giuseppe Iannotti, già 2 stelle Michelin con il Kresios di Telese Terme. ‘Luminist’ è il nome dato alla caffetteria e al bistrot, a cui si aggiungeranno nei prossimi mesi anche il ristorante fine dining e il cocktail bar, per un progetto che parla di storicità valorizzate.

I due spazi già aperti al pubblico accolgono i turisti e i visitatori del museo al piano terra dello storico edificio ex sede del Banco di Napoli, inaugurato nel 1940 su progetto di Marcello Piacentini e ora completamente rinnovato da AMDL Circle di Michele De Lucchi per accogliere i nuovi spazi del museo di Intesa Sanpaolo.

La sala della caffetteria è occupata da un lato da un grande bancone dove vengono serviti espresso, cappuccino, specialty coffee e ogni genere di bevanda calda e fredda, ma dove è anche presente la zona gelateria, che prevede una accurata selezione di gelati artigianali e, soprattutto, la pasticceria, il regno goloso alla cui guida Giuseppe Iannotti ha chiamato il maestro pasticcere Armando Palmieri. Qui la selezione è vasta e comprende anche croissant da riempire al momento con creme diverse e fragranti pain au chocolat.

Il Bistrot, aperto dalle 12 alle 22 durante la settimana e dalle 12 alle 23 nel weekend, sempre al piano terra dell’edificio, si sviluppa con una serie di comode sedute e tavoli, dai quali ammirare la grande cucina a vista, mentre tre palchetti rialzati creano angoli discreti e più intimi. Gli arredi sono in noce e ottone, realizzati su disegno. Qui l’offerta, curata dall’executive chef Antonio Grazioli, è variegata e originale e prevede due principali vene gastronomiche, di due nature diverse.
La prima si basa sulla tradizione partenopea e parla di Genovese o Ziti allardiati, di Alici marinate, di cozze o baccalà, ma anche di Trippa alla napoletana e Spaghetti con le vongole.
È la cucina di mamma Iannotti, privata dei difetti casalinghi, che Iannotti celebra assieme alla tradizione di una cultura antichissima e sapiente.

Accanto alla vena tradizionale, quella più contemporanea, che strizza l’occhio all’Oriente, con piatti di estrema originalità di pensiero ed esecuzione, come nel caso del Pesce e Riso e dell’Hamburger di tonno rosso. Alla base di tutte le portate del menù, la ricerca e la selezione quasi maniacale delle migliori materie prime e gli strumenti e le tecniche di cottura più all’avanguardia.

Tra qualche mese, invece, è prevista l’apertura del Ristorante fine dining all’ultimo piano e del Cocktail Bar.
Il ristorante si sviluppa in una sala interna e in parte sulla magnifica terrazza che dà su via Toledo, con una vista unica sulla Certosa di San Martino, con 24 coperti a disposizione e un menù studiato ad hoc per la location di Napoli, che prevede piatti inediti dello chef Giuseppe Iannotti, che ha creato un percorso gastronomico avanguardista di degustazione a cui si affianca la possibilità di scegliere alla carta.

Fotoservizio www.albertoblasetti.com

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