16 Giugno 2023

Giovanni Battista Giorgini, il padre fondatore del Made in Italy

Un libro con testimonianze di Roberto Capucci, Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci e Bruce Pask.

16 Giugno 2023

Giovanni Battista Giorgini, il padre fondatore del Made in Italy

Un libro con testimonianze di Roberto Capucci, Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci e Bruce Pask.

16 Giugno 2023

Giovanni Battista Giorgini, il padre fondatore del Made in Italy

Un libro con testimonianze di Roberto Capucci, Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci e Bruce Pask.

L’edizione numero centoquattro di Pitti Uomo alla Fortezza da Basso di Firenze ha abbracciato il pubblico internazionale per quattro giorni di moda e lifestyle, accogliendo oltre ottocento differenti brand provenienti da tutto il mondo. Crocevia di giovani talenti, vetrina e palcoscenico per igrandi player italiani e internazionali, l’evento firmato da Pitti Immagine ha nuovamente trasformato il capoluogo toscano nel cuore pulsante della moda mondiale e del Made in Italy.

Un libro di recente pubblicazione – ampio, profondo e decisamente prezioso – ci ricorda che l’intero comparto moda del nostro Paese e, per estensione, tutti noi italiani dobbiamo qualcosa a un uomo-chiave del Novecento tricolore: Giovanni Battista Giorgini.

Se è vero che “il divino è nel dettaglio”, allora il libro “G.B. Giorgini and the Origins of Made in Italy” è un esempio di assoluta bellezza editoriale. Primo volume a raccontare la storia di colui che ha inventato e reso leggendario il Made in Italy nel mondo, il libro curato da Neri Fatigati mette in luce le impareggiabili attività di promozione, diplomazia internazionale, intrapresa e comunicazione messe in campo da Giorgini nell’organizzazione della leggendaria sfilata del 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani, evento con il quale la moda italiana mosse i primi passi sulla scena internazionale, prima di essere accolta, sempre dietro impulso di Giorgini, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti.

Attraverso una profonda e puntuale esplorazionedell’Archivio Giorgini, l’ampio coffee table pubblicato per i tipi di Gruppo Editoriale in collaborazione con Polimoda, si mostra come un autentico lavoro di ‘immersione’: il lettore può ammirare fotografie d’epoca, ma anchelasciarsi conquistare – ‘tattilmente’ – da inviti, lettere, programmi di sfilate, articoli e decine di altri materiali, presentati nella loro veste originaria.

Le firme di Gian Luca Bauzano, Daniela Calanca, Grazia d’Annunzio, Eva Desiderio e Sonnet Stanfill arricchiscono il racconto proposto nelle pagine del libro, pubblicato in doppia lingua (italiano e inglese): a partire dagli anni Venti del XX secolo, la figura di Giorgini riesce a intercettare, al pari dei grandi artisti e ancor prima dei più abili imprenditori del suo tempo, un cambiamento profondo nei costumi e nei comportamenti di acquisto degli statunitensi. Sarà proprio New York a fare da artefice della nascita del concetto stesso di “Made in Italy”, piuttosto ironicamente: il progetto “Italy at Work”, pensato per la Grande Mela, venne rifiutato dal grande magazzino Altman & Company e Giovanni Battista Giorgini puntò alla sua città, Firenze.

Le testimonianze di Roberto Capucci, Ferruccio Ferragamo, Laudomia Pucci e Bruce Pask fanno capolino tra le oltre 230 pagine di “G.B. Giorgini and the origins of Made in Italy”, nel quale è presente anche Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana.

Un viaggio appassionante, scandito dai nomi di Simonettae Schuberth, di Fontana e Marucelli, di Veneziani eFabiani, di Galitzine ed Emilio Pucci, dell’imperatore della moda Valentino e di moltissimi altri, cresciuti e spesso esplosi sulla scena mondiale grazie al talento e al visionario coraggio di Giorgini, autentico padre fondatore della Moda Italiana.

Recensione a cura di Michelangelo Iossa

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