Una donna di 53 anni che è un’autentica protagonista della canzone italiana che si dichiara in continua trasformazione. Un privilegio poterla ascoltare ma anche vederla crescere in pubblico. Il momento che sta vivendo Giorgia, protagonista tra musica, tv e cinema, negli ultimi 12 mesi, è una rinascita che abbraccia molte sfaccettature del mondo dello spettacolo. Ora la cantante romana si prepara a incantare nuovamente il suo pubblico con un 2025 ricco di appuntamenti imperdibili. Oltre che l’atteso ritorno al Festival di Sanremo di Carlo Conti, con una canzone che è già data per favorita (e non era successo sempre).
“Tutto è iniziato da Sanremo di un anno fa, quando Amadeus mi ha dato l’occasione importantissima per me e questo mi ha dato il gusto di cavalcare questa onda diversa. Era anche il trentennale di ‘E poi’, ma non ho sentito di celebrarlo troppo perché volevo concentrarmi su quello che c’era davanti a me. E avendoci preso gusto mi sono ritrovata a presentare una serata musicale con i ragazzi de Il Volo. E da lì è arrivata l’esperienza incredibile della conduzione di X Factor. Un momento ricco, che mi ha permesso di imparare delle cose nuove”.
Il primo di questi appuntamenti nuovi sarà proprio il Festival di Sanremo 2025, che quest’anno vedrà Giorgia tra i protagonisti in gara con il brano “LA CURA PER ME”, a trent’anni dalla vittoria con l’indimenticabile “Come Saprei”, che l’ha consacrata come una delle interpreti più potenti ed eleganti della musica italiana.
Ancora una volta, promette di emozionare con la sua voce inconfondibile e la straordinaria sensibilità interpretativa, che da sempre caratterizzano la sua cifra. E i primi ascolti riservati indicano il pezzo come uno dei papabili vincitori, proprio per la capacità di riportare alla memoria le melodie anni 90 che cantava lei stessa su quel palco che la lanciò, intrise di contemporaneità che arricchisce.
“LA CURA PER ME” è scritto da Blanco e Michelangelo insieme a Giorgia e prodotto da Michelangelo.


Giorgia riassume il suo 2024 denso di impegni così: “Ho fatto parte della colonna sonora di Ferzan Ozpetek per ‘Diamanti’ dopo 22 anni di ‘Gocce di Memoria’. poi la proposta di un doppiaggio per Disney in “Oceania” , un’esperienza difficile ma bella. E mentre succedevano tutte queste cose è arrivata la canzone che porterò a Sanremo 2025, ‘La cura per me’. Già dal primo ascolto mi ha emozionato come succedeva una volta. Era una di quelle canzoni che subito ho pensato di voler cantare. Io mi sono detta, vorrei almeno nella mia carriera lasciare un’ultima canzone, quella che non puoi fare a meno di mettere in scaletta. Quella che segna. E magari questa è la volta buona. Anche se le altre volte, quando è successo, è capitato in maniera del tutto inconsapevole”.
Il titolo immediatamente rimanda alle orecchie degli ascoltatori il capolavoro della seconda fase di carriera di Franco Battiato. Un pezzo uscito negli anni 90 ma che col tempo è diventato un classico: “Non mi accosto ai giganti – dice Giorgia sviando qualsiasi ipotesi di cover – anche perché bisogna ricordarseli così. E devo dire che in questo momento quella canzone magnifica sarebbe anche difficile cantarla senza un groppo in gola”.

13 GIUGNO | TERME DI CARACALLA di ROMA
25 LUGLIO | TEATRO GRECO di SIRACUSA
16 SETTEMBRE | REGGIA DI CASERTA (Piazza Carlo di Borbone)
Ma la festa non finisce qui: a partire da novembre, Giorgia porterà la sua musica nei principali palasport italiani. Il tour prenderà il via il 25 novembre a Jesolo, con la data zero, e proseguirà a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari:
25 NOVEMBRE | JESOLO (VE) – PALAZZO DEL TURISMO **data zero
06 DICEMBRE | BOLOGNA – UNIPOL ARENA
08 DICEMBRE | FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
10 DICEMBRE | TORINO – INALPI ARENA
13 DICEMBRE | MILANO – UNIPOL FORUM
16 DICEMBRE | PADOVA – KIOENE ARENA
20 DICEMBRE |BARI – PALAFLORIO
I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 12:00 di venerdì 24 gennaio, su Ticketone e punti vendita abituali.
Info biglietti: www.friendsandpartners.it
Dell’esperienza in gara a Sanremo di due anni fa non ha ricordi completamente positivi, Giorgia: “In verità anche se non è stata un successo, “Parole dette male” è stata una tappa fondamentale. Perché mi ha tirato fuori di casa dopo il Covid, era la prima cosa grossa che facevo, ed è servita davvero a me per farmi capire che questo mestiere mi piaceva ancora farlo. “Da ragazza ero più incosciente, ma oggi per me la vittoria è fare bene la canzone, per me la gara vera è quella. Il resto è tutto un più, il bello di avere un’altra età è godersela, dopotutto il Festival di Sanremo può far bene anche quando non si vince. L’importante è rendere onore al lavoro che sto facendo io e la mia squadra”.
“Penso che ci sia nella canzone il lato melodico e il lato contemporaneo. E per questo la sento mia, perché ho lavorato molto sulla melodia per farla mia. L’apertura sulle note ce l’ho sempre famigliare, mentre lo stile contemporaneo con le parole serrate me lo devo studiare. Mette insieme quello che sono e quello che vorrei essere. La ricerca delle parole è qualcosa di complicato rispetto a 20, 30 anni fa. Quando si cresce bisogna sentire bene le parole che si cantano. Nel testo di Blanco vedo una consapevolezza che stupisce per la sua età, lo sento mio come donna”.
Il confronto con la musica attuale è un tema che in qualche modo la coinvolge: “Ho sempre cercato di non ripetermi, a volte meglio a volte peggio, per me è linfa. Non bisogna mai fermarsi nella creatività, le nuove armonie che vengono usate, per assurdo le sento più vicine ai miei ascolti da ragazzina”.
Ora si prepara anche un disco completo, che è ancora in lavorazione: “La ricerca dei nuovi pezzi va avanti, anche se quando è arrivata questa di Sanremo ci siamo fermati e abbiamo pensato: e ora cosa facciamo? Perché Sanremo non era proprio nel mio orizzonte questa volta, proprio perché l’anno che ho vissuto è stato molto intenso. Per questo la vivo come un’esperienza musicale, che affronterò con consapevolezza ma con un po’ più di leggerezza”.
Una cosa a cui non rinuncia? “La dimensione della casa. Non smetto di avere gatti addosso, aiutare mio figlio a fare i compiti. Quando hai un figlio devi aiutarlo a trovare il buono nel futuro. A volte mi butta giù il percepire che gli errori del passato ritornano in questa società che un tempo abbiamo provato a cambiare. Io ho vissuto i miei momenti di impegno sociale, ci speravo. Però bisogna continuare a trovare un motivo valido e le risorse per andare avanti”.