La Val di Noto, famosa per attrarre clientela internazionale nel cuore della Sicilia barocca, ha una stella tra le stelle nel panorama Eni-gastronomico locale. L’utilizzo dei prodotti in base alla stagionalità e alla loro disponibilità è un altro punto cardine della cucina dello chef varesino che sfrutta al massimo ciò che la terra siciliana e la natura che circonda il Country House Villadorata offrono. La tenuta di 22 ettari del hotel di charme di proprietà di Cristina Summa, tra uliveti, mandorli, agrumi e un piccolo vigneto, coltivati in agricoltura biodinamica, permette di valorizzare i prodotti a km 0, sfruttando appieno le risorse della terra. Ne sono un esempio gli agrumi sotto sale, le nespole sotto aceto, i capperi in salamoia, le olive, raccolti all’interno della proprietà e conservati così da essere impiegati per tutta la stagione nei vari menu, anche in occasione delle Serate di Fuoco, iniziativa proposta una volta a settimana – il sabato – per tutta la stagione estiva dove l’utilizzo del fuoco vivo dà vita a un menu in cui si combinano metodi di cottura antichi e tecniche contemporanee.
A dirigere le operazioni in cucina è Matteo Carnaghi, Executive e Resident Chef di W Villadorata Country Restaurant, che nei suoi tre anni di attività in Val di Noto ha raccolto il testimone dell’immensa ricchezza culturale sicula, riconfermando il ristorante inaugurato nel 2021 dalla Chef Viviana Varese meta prediletta per il pubblico internazionale, nazionale e locale, grazie a una attenta ed elaborata cucina di territorio, capace di valorizzare gli ingredienti dei piccoli produttori e dei presidi slow food siciliani.
«Il trasferimento da Milano alla campagna siciliana mi ha permesso di entrare in una nuova ottica» afferma Matteo Carnaghi. «Ero abituato alla città di Milano nella quale reperire ingredienti da tutto il mondo è pressoché immediato e quando ho intrapreso il percorso in Sicilia ho capito che la strada giusta era valorizzare ciò che il territorio offre. La ricchezza della Sicilia è incredibile e il nostro obiettivo principale è rispettare questo luogo e farlo conoscere attraverso la sua valorizzazione, ponendo grande attenzione al tema della sostenibilità”. L’idea di cucina in Sicilia di Matteo Carnaghi è infatti fortemente legata alla terra sicula con particolare attenzione al mondo vegetale. Un concetto che mette al centro l’ingrediente anche attraverso l’utilizzo di tutte le sue parti; un esempio è il pescato alla brace con tenerume, limone al forno e menta, dove viene utilizzata l’intera pianta: i gambi, le cime, le foglie più grandi e quelle più piccole vengono lavorati in maniera diversa in modo da esaltare le differenti caratteristiche di ogni suo singolo elemento.
Il trentenne di Busto Arsizio ha esordito nei ristoranti di Varese per poi affrontare un’avventura in Spagna. Altra tappa importante da Leo di Leonor Espinosa a Bogotà in Colombia. Tornato in Italia si è dato all’alta cucina: dal 2016 al 2021 è stato Sous Chef nel ristorante di Viviana Varese “Alice” prima e poi “VIVA Viviana Varese”, all’interno di Eataly Smeraldo a Milano. Poi Matteo Carnaghi ha deciso di entrare nel mondo dell’hotellerie lavorando presso Relais Borgo Santo Pietro 5 *– The Leading Hotel of The World- in qualità di Sous Chef.
Oggi è al Boutique Hotel Country House Villadorata, cibo sano, esclusivo, luogo amato e LGBTQ+ friendly, dove Matteo Carnaghi, guidato da un’ispirazione di cucina sostenibile e grande conoscenza della biodiversità, ha costituito una nuova società con Viviana Varese e Ida Brenna, Pastry Chef del ristorante.
La cucina del territorio e i presidi Slow Food sono i pilastri su cui poggia il menu e la sua idea di cucina in Sicilia. Un impegno quotidiano che va dalla colazione alla cena per un servizio proposto ai clienti della struttura alberghiera, ma anche agli ospiti esterni. Curioso e determinato, il giovane chef Matteo Carnaghi ama potersi mettere in gioco attraverso la continua formazione e la possibilità di viaggiare per scoprire nuove culture gastronomiche e ingredienti diversi.
foto di apertura: Matteo Carnaghi in Val di Noto.