Danila Satragno, vocal coach di lunga esperienza sta per avventuratsi in una nuova esaltante esperienza per la sua carriera. “La voce è la nostra estensione”, racconta mentre preannuncia che il 26 marzo presso il Teatro Ariston di Sanremo si terrà l’inaugurazione della sua Accademia di canto e musica moderna Vocal Care, un sistema brevettato, con il primo workshop interamente dedicata alla voce.
Il termine comunicazione deriva dal latino Cum, insieme, perché quando si comunica non si è soli e Munis, dovere, inteso come responsabilità di ciò che comunichiamo quindi comunicazione vuol dire mettere insieme responsabilmente.
Comunicare prevede sempre che ci sia qualcuno a cui è diretta la nostra comunicazione e significa far capire ad altri il nostro messaggio attraverso le parole, la voce e i gesti.
E proprio della voce abbiamo parlato con Danila Satragno cantante, musicista, vocal coach di grandissimi artisticome ad esempio, Damiano David (Måneskin), Ornella Vanoni, Jovanotti, Giusy Ferreri, Manuel Agnelli (Afterhours), Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Annalisa, Tedua, Bresh e tanti altri. È inoltre docente al Conservatorio Verdi di Milano di canto jazz e pop.È stata coach alla Duke University Durham (USA), Amici, X Factor e molti programmi Rai e Mediaset.
La sua lunga esperienza a fianco di grandi professionisti e giovani talenti l’ha portata a elaborare il metodo Vocal Care®, descritto in quattro libri editi da Sperling & Kupfer (Mondadori), “Voglio Cantare” (2011), “Accademia di canto” (2012), “Cantare è facile con il Vocal Care” (2013) e “Tu sei la tua voce” (2018).
Il Vocal Care® è utilizzato anche da famosi attori (Andrea Piovan, Luca Bizzarri), presentatori e speaker radiofonici (Paola Di Benedetto, Gabriele Parpiglia, Alan Palmieri). Nel 2007 Danila (di cui vi avevamo parlato qui) ha vinto l’Italian Jazz Award come migliore Best Jazz Singer.
Dopo il successo riscosso nelle sedi di Savona, Milano e Roma, approda al Teatro Ariston di Sanremo la sua Accademia di canto e musica moderna Vocal Care® e il 26 marzo si terrà l’inaugurazione con il primo workshop interamente dedicata alla voce(ore 10.00 – info e prenotazioni al seguente link: https://www.vocalcare.it/workshop/) a cui si aggiungeranno altri tre appuntamenti (22 aprile, 28 maggio e 4 giugno) nei quali i partecipanti incontreranno autori, produttori, discografici, giornalisti, manager e comunicatori di altissimo livello. A seguito del workshop è prevista la 9a edizione del Vocal Summer Camp, un camp estivo ideato da Danila Satragno, un’esperienza unica per gli allievi dell’Accademia che per l’occasione saranno affiancati dai grandi nomi del panorama musicale.
Il Vocal Care®, sistema di ricerca vocale, sviluppato e brevettato da Danila Satragno, è un metodo codificato per il canto moderno e la voce parlata che insegna ad usare la voce in tutte le sue potenzialità e possibilità espressive.
Che cos’è il Vocal Care?
“Vocal care è la mia vita, ha coinvolto la mia esistenza sin da quando ho deciso di cantare. Ho iniziato a cantare da piccola con il mio papà andando in giro per il mondo e la voce ha sempre costituito qualcosa di interessante. Iniziando a cantare e trovando le prime difficoltà nel capire il funzionamento dell’universo voce ho iniziato a studiare ed accumulare esperienza carpendo tutte le novità sulla voce. Ciò ha fatto nascere un amore infinito che ha coinvolto tutta la mia vita. Così è nato questo sistema di allenamento vocale, che spero possa aiutare tante persone ad usare bene le voce parlata, perché la comunicazione di tutti i giorni è fondamentale nel rapporto di lavoro, con gli amici, con i familiari, con i figli, nella propria vita sentimentale e ovviamente a livello artistico che fa parte del mio mondo”
La voce, il canale paraverbale, riveste un ruolo molto importante nella comunicazione in ogni ambito della vita.
“Assolutamente sia nei rapporti privati, sentimentali, artistici ed anche con gli animali domestici perché la voce è la nostra estensione. Gli studi dicono che comunichiamo maggiormente con il nostro corpo, inteso il modo in cui ci muoviamo e per il 38% grazie alla nostra capacità di modulare la voce, di usare delle frequenze piuttosto che altre, di usare le pause avere un velocità più rapida piuttosto che lenta e del nostro eloquio che crea delle emozioni differenti. Pensa che soltanto la percentuale più bassa della comunicazione dipende dai concetti. È molto più importante come diciamo un concetto rispetto a cosa diciamo. Conoscere queste dinamiche è molto importante e sbagliando a modulare la voce rispetto al concetto non arriviamo all’altra persona, pur esprimendo concetti giusti e condivisi. Dicendole in modo sbagliato si rischia la non comprensione fino addirittura al mettere in guardia chi ci ascolta. In questa epoca tantissimo è delegato alla voce sia per l’uso del telefono o con l’online ad esempio dove il non verbale riveste la percentuale minore non avendo una immagine completa della persona e quindi la voce diventa proprio l’estensione di te stesso, diventando pericolosissimo non saperlo fare.”
L’Accademia di canto e musica moderna Vocal Care si propone di creare un percorso di formazione all’avanguardia dedicato alla voce, alla scrittura, alla produzione discografica e a tutto ciò che ruota attorno alla voce e alla canzone.
Il 26 marzo inauguri una nuova sede della tua Accademia presso il Teatro Ariston di Sanremo, sicuramente una location evocativa.
“Si esatto, abbiamo scelto il Teatro Ariston perché, sicuramente la Liguria è casa mia e perché in quel Teatro è nata una tradizione pazzesca e le emozioni, come dicevi tu, vanno evocate. Il luogo nel quale studiano e si concentrano, in questo momento di confusione, ha un ruolo importante per far ripartire fiducia, energie e concentrazione «E cosa di meglio se non il Teatro Ariston che può aiutare a toccare il cielo con un dito?». Ho avuto il benestare dei proprietari dell’Ariston, che sono stati molto accoglienti mettendo a disposizione dei luoghi totalmente sicuri, visto il periodo covid, per poter svolgere le nostre lezioni in tranquillità. Un luogo che aiuti a far rivivere quei sogni che, in questo periodo, i ragazzi hanno messo nel cassetto.”
Tu sei vocal coach di grandi artisti, per questo voglio chiederti qual è l’aspetto della voce che valorizzi, ne esiste uno in particolare o ognuno di noi ha un aspetto diverso dall’altro che deve essere valorizzato?
“Hai detto una grandissima verità, perché non esiste sul pianeta una voce uguale all’altra. Dio ci ha creati in un modo incredibile e la voce è lo strumento d’identità più forte che abbiamo, quindi nel mio immaginario c’è il rispetto totale dell’originalità della voce di una persona. Il mio principale obiettivo è allenare le voci in modo che conservino la loro originalità non toccando nulla delle loro particolarità anche quelle più strambe o che a volte rasentano la patologia ma possono essere messe nelle condizioni di superare le intemperie. Io ho voluto creare una sfida in questo volendo creare un allenamento che non toccasse questi piccoli vizi, queste piccole particolarità, che poi alla fine emozionano tanto. Un allenamento quindi che conferisce energia e resistenza, amplia l’estensione, gli armonici, la duttilità e l’agilità. Tutti parametri importantissimi per un artista per avere mille colori sulla sua tavolozza mantenendo sempre la propria voce. Il Vocal Care ha saputo conservare l’unicità vocale nell’allenamento serrato anche a livello mentale. Il mental technique, è tutto ciò che si può fare a livello di concentrazione, al di là dell’allenamento del muscolo. Il lavoro con la mente si riversa nel corpo senza dover per forza allenare lui per primo.”
Chi può essere Vocal coach?
“Un vocal coach deve oltretutto essere un bravissimo musicista riuscendo a capire dove si aggira la zona d’oro dell’artista che hai davanti. Un musicista che ha provato cosa vuol dire cantare facendo tour lunghi ed estenuanti, turni in sala di registrazione o andare a cantare in televisione, quindi che abbia fatto molta esperienza. Per me è una continua sfida infatti sono passata da un pop fortissimo che c’era un pò di anni fa ad adesso a seguire anche dei rapper creando un sistema che potesse essere adatto a loro e sono venuti fuori questi meravigliosi personaggi come Ghali, Tedua e Bresh. Tutto questo dopo l’esperienza con Jovanotti che mi ha fatto conoscere questo mondo rap e trap fantastico.”
Cosa ci puoi dire del Vocal Summer Camp?
“È un’evoluzione del tutto, perchè io mi sono formata con i camp americani e questa forma di didattica mi ha sempre appassionato perché i ragazzi possono vivere la musica dal mattino alla sera. Si svegliano cantando e vanno a letto la sera suonando, ritrovandosi dopo un concerto a fare l’analisi di ciò che è stato e poi di corsa a dormire perché l’indomani mattina ci si deve svegliare, mangiare bene, fare ginnastica per curare il corpo, poi lezioni di teoria e canto. L’allenamento psico-fisico è fondamentale e ti aiuta a capire se realmente può essere il tuo mestiere e se veramente sostieni questi ritmi fisici, mentali, spirituali, psicologici ed emotivi e quindi per me il camp è la vera prova se vuoi fare il cantante o il musicista o meno. Questo è il nono anno consecutivo dal camp in Italia ed è bellissimo perché i ragazzi sono sollecitati completamente.”
Anche perché musica e corpo sono strettamente collegati, Platone diceva che la musica è per l’anima ciò che la ginnastica è per il corpo.
Foto di apertura di Luca Di Nardo