Con il Piazza Armerina Book Festival e il Siracusa Book Festival (il primo al debutto, il secondo alla terza edizione) Damiano Gallo fa un passo oltre l’organizzazione di eventi nella sua Sicilia. Il celebre volto tv, autore, imprenditore e agente immobiliare dei vip, sta preparando 4 giorni di contenuti e proposte culturali di alto livello, portando nella sua terra un plotone di star ed eccellenze nel campo della letteratura e creatività. Non festival che parlano necessariamente di tematiche locali (anche se uno spazio d’onore è sempre riservato a questi argomenti) ma una dimensione nazionale all’interno di un’organizzazione che da quest’anno possiamo definire ciclopica. The Way Magazine è partner dell’evento e queste sono le anticipazioni e i retroscena che l’ideatore dei festival, Damiano Gallo, ha voluto condividere con i lettori.
Che emozione è portare un book festival in un luogo storico come Piazza Armerina?
È arrivato il momento. Sentivo l’esigenza di fare qualcosa per la città di Piazza Armerina. I legami che ho instaurato negli anni, da quando ho ricoperto la carica di assessore ad oggi sono talmente importanti che era inevitabile che io decidessi di ripetere l’iniziativa del Book Festival nata a Siracusa anche a Piazza Armerina, città famosissima per la Villa Romana del Casale. È conosciuta per questo ma vi garantisco che il centro storico toglie il fiato. La cattedrale, il castello aragonese, il museo Trigona che ci ospita grazie al patrocinio del parco archeologico di Morgantina / Villa Romana del Casale. I miei ospiti rimarranno senza parole.
Sei molto legato alla città, come la trovi cambiata in questi anni?
Sono tornato. Ho visto tanti cambiamenti. Piazza Garibaldi completamente nuova. È stata rifatta. Un progetto che ha detestato tanti malumori per le scelte stilistiche adoperate. Io l’ho trovata piacevole e “raccolta” e poi la Via Garibaldi piena di negozi, di nuovo viva, non la ricordavo così.
Che tipo di risposta hai avuto dagli autori quando hai menzionato il luogo dei mosaici che hanno fatto il giro del mondo?
Beh, il primo a rispondermi è stato Mario Calabresi che mi ha detto di voler tornare a Piazza Armerina dopo tanti anni e volentieri. Anche Marina Di Guardo che ama la Sicilia e che la frequenta costantemente mi ha detto che era entusiasta dell’invito. Silvana Giacobini poi è stata già mi ospite a Piazza Armerina mi ha riconfermato la sua presenza entusiastica.
Su che tema ti sei orientato per la prima tappa dei festival?
Non c’è un filo conduttore. Non mi piace seguirlo, seguo piuttosto il mio istinto. Ho invitato gli autori e i relatori che per qualche motivo ultimamente sono venuti a contatto con me. Ho invitato i deputati europei che con il Parlamento Europeo hanno collaborato per la realizzazione di questi progetto perché è mia intenzione creare un vero tavolo tecnico in pubblica piazza per affrontare un problema che mi sta molto a cuore. Mi riferisco alla raccolta dei rifiuti e delle discariche a cielo aperto presenti purtoppo in più punti del territorio siciliano.
A Siracusa sei di casa. Chi ci sarà come ospite nuovo, qualcuno che non è mai stato in città?
Paolo Del Bebbio, Daniele Capezzone e Gianni Barbacetto. Ho invitato esponenti come si può notare di destra e di sinistra. Pubblico trasversale il mio, direi come quello che segue i miei programmi tv ma anche autori trasversali.
Che tipo di idea hai sui book festival di questo tipo?
Il mio vorrei che fosse diverso da tutti gli altri. Spesso sono noiosissimi e solo per addetti ai lavori. Il mio deve essere glamour, per questo invito artisti esponenti primari della cultura, della letteratura, dell’arte, del costume e della televisione .
Sei un fautore della vicinanza del pubblico alle star. Cosa ti chiedono le persone?
Le star sono sempre piaciute. Con l’avvento dei social sono ormai tutti un po’ star …gli influencer dominano ormai le scene e i palcoscenici di tutte le piattaforme. Però il fascino che hanno le star vere televisive non ha eguali. Invito le personalità celebri anche perché mi aiutano a valorizzare il territorio molto più velocemente.
E come si fa a realizzare un appuntamento culturale con molti contenuti diversi?
Fatica, lavoro, desizione, risorse e determinazione sono gli strumenti utili per poter realizzare questo tipo di iniziative. Non ci si può improvvisare organizzatori, bisogna saperlo fare perché gli errori sono spesso dietro l’angolo. Io sono un organizzatore maniacale, è più forte di me.
La cosa più gratificante e quella più faticosa di un evento come questo?
È l’affetto del pubblico che più mi gratifica. Quotidianamente ricevo messaggi di affetto, ammirazione, stupore. Questo mi incentiva a fare sempre di più. La più faticosa? Avere a che fare con le amministrazioni pubbliche, i politici, i funzionari pigri e annoiati che creano ostruzionismo invece di sostenere e incentivare questo tipo di iniziative. Questo mi sfianca a volte.
Cosa ti auguri alla vigilia del debutto?
Che i cittadini di Piazza Armerina, di Siracusa , gli autori ed i relatori siano felici. Se sono felici loro , io sarò soddisfatto.
Damiano Gallo è in tv su Discovery Channel qui
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