Dopo oltre 500 concerti e dopo aver aperto per 3 volte i live di Vasco Rossi, il cantautore dall’anima rock Cristoforetti torna sulle scene con il nuovo brano “Tutto in un brivido” (https://ingrv.es/tutto-in-un-brivido-wcp-2) disponibile in radio e in digitale.
Michele Cristoforetti, in arte Cristoforetti, all’età di sedici anni inizia il suo percorso nella musica da autodidatta suonando la chitarra per poi consolidare la sua formazione musicale con la nascita nel 2008 della sua prima band.
Il 2014 e il 2015 lo vedono protagonista della prima tournée teatrale in cui presenta dal vivo il suo primo album “Muoviti”. Nel 2021 dedica il brano “Come stai (Per te Chico)” a Chico Forti, ex produttore televisivo e velista italiano detenuto in un carcere della Florida. La vittoria del contest Euregio Rock 2022 gli ha consentito di aprire le tappe del Vasco Live 2022 a Trento, Milano e Ancona. Nel corso della stessa estate ha aperto i concerti dei Nomadi al Castelfolk Festival e al Monte Bondone Green Festival e le date di Riki e dei The Kolors nello spazio spettacoli del centro commerciale Porte di Roma.
“Tutto in un brivido” è stilisticamente legato al più energico rock italiano, ed è caratterizzato da una voce graffiante, un ritornello esplosivo e un sound estremo, che da sempre contraddistingue il percorso artistico di Cristoforetti.
Il brano è introdotto da un monologo scritto dallo stesso Cristoforetti insieme a Vanessa Grey (conduttrice e speaker radiofonica) e Diego Spagnoli (direttore di palco di Vasco Rossi) che lo interpreta. Il testo è un grido di libertà e di rottura contro un sistema che spinge a sognare ma non ammette errori e non concede passi falsi.
”Tutto in un brivido” è nato dopo aver scambiato un paio di chiacchiere con alcuni detenuti di un carcere nel quale mi sono esibito – racconta Michele Cristoforetti – Quello che mi ha colpito di più delle loro parole è stato il racconto di una aspettativa di vita che non è stata esaudita. Il desiderio di raggiungere incondizionatamente un obiettivo talvolta li ha portati a percorrere delle direzioni sbagliate e dei sentieri che non erano i più appropriati. Il brano racconta la forza di vivere senza vergogna le frustrazioni, il sentirsi in colpa per aver sbagliato e le difficoltà che si incontrano quando si lotta per raggiungere i propri sogni».
Nella canzone canti “Lo sai che tu puoi cambiare quando vuoi?” Nel senso che per quante difficoltà possiamo incontrare nella vita, per quanti limiti mentali ci poniamo, per quanto la società ci possa imporre di comportarci in un certo modo, se vogliamo davvero cambiare, tutto dipende da noi.
“Sono perfettamente d’accordo, anche se è difficile da accettare, perché pensare di caricare tutto sulle nostre spalle è molto impegnativo. Questa è una tematica che, oltre in questo pezzo, tratto anche con gli amici quotidianamente, perché se vuoi cambiare qualcosa ci devi mettere tu in primis quel qualcosa in più, poi magari subentrano altri fattori ma tutto deve partire da te.”
Il video, realizzato sotto la regia di Michele Cristoforetti e Giovanni Mocellin, si apre con lo scorrere delle parole del monologo recitato da Diego Spagnoli. La trama del video è invece basata sull’incontro casuale tra un ragazzo e una ragazza su un treno e la nascita della loro storia d’amore che prosegue e regala ai due protagonisti momenti ricchi di passione. Queste scene sono alternate dall’esibizione di Cristoforetti all’interno di un club accompagnato dalla sua live band ufficiale.
Il video che accompagna la canzone è molto esplicativo in tal senso perché nella vita facciamo delle scelte e quelle scelte ti portano a percorrere delle strade, magari a prendere un treno, quel famoso treno che si dica passa una sola volta nella vita, anche se, non sono molto d’accordo su questo aspetto perché nella vita passano tanti treni, comunque prendi quel treno e fai un incontro “casuale” che causale non è perché hai deciso tu di prenderlo.
“Noi tante volte ci diamo al caso, ci affidiamo a qualcosa di casuale, ma che in realtà di casuale non ha nulla. Se prendi il treno è per qualcosa, se incontri qualcuno è per un motivo e poi la vita ti sorprende sempre con situazioni che non ti aspetti. Poi quando ti fermi a riflettere ti accorgi che tutto torna e che quel treno era effettivamente quello che dovevi prendere.”
Tu canti anche che nessuno ha una assoluta verità e sono pienamente d’accordo perché non esiste una sola verità, infatti tutto quello che va bene per me non è detto vada bene anche per te, siamo due persone con un vissuto diverso e con delle esperienze diverse.
“Già pensare che qualcuno possa avere la verità assoluta è qualcosa che è fuori da ogni concezione e questo vale per qualsiasi settore come ad esempio quando sento ingegneri del suono dire che hanno il mix perfetto «Ma cosa vuol dire avere il mix perfetto?» Nella vita non esiste una verità, in F1 è tutto cronometrato allora si esiste ma non nella vita. Nessuno ce l’ha, neanche quelli che dicono di averla. È un bisogno nostro pensare di conoscere la verità perché ci dà delle concretezze, delle radicalità che a volte ci servono per sopravvivere. Quella frase nella canzone è venuta fuori proprio di pancia.”
Sempre nella canzone dici che per capire la nostra verità, per capire chi siamo, dobbiamo ascoltare anche la nostra parte malsana. Noi la teniamo sempre nascosta ed invece la dovremmo accogliere e magari chiacchierarci.
“Si perché può avere degli aspetti di noi che è un bene conoscere. È un caos mentale e io sono d’accordo dal partire dal caos per poi mettere in ordine tutte le nostre cartelle e questo non deve dare ansia anzi deve essere uno stimolo.”
Hai parlato di caos ed io ho sempre visto il caos come un qualcosa di positivo perchè il caos non lo vedo come confusione ma, come scrivevano i poeti greci, come una voragine e quindi se il caos è una voragine allora vuol dire che può essere riempita, quindi io devo essere lì pronto a riempirla dell’essenza della vita, di vibrazioni, di emozioni positive o meno che siano. Tutto confluisce nel caos e riempie quel vuoto che abbiamo.
“Hai ragione, ed è importante far fluire tutto perché, per l’ansia da caos, non si fa neanche quell’ordine mentale necessario per la vita quotidiana. Ci sono momenti nella vita che non vuoi vedere cosa ti sta accadendo, ci viene insegnato a tenere a bada questi impulsi. Io invece resto dell’opinione che bisogna tirare fuori tutto ciò che si ha dentro senza nessun tipo di paura o ansia perché, se escono, si ha modo di sistemare e se non escono uno se li porta nella tomba. Il caos è un argomento che terrei sul tavolo quotidianamente per farci amicizia.”
Scrivere una canzone ha un costo emotivo molto elevato, scrivere di emozioni vissute o soltanto immaginate è molto impegnativo. Il testo di una canzone, nella maggior parte dei casi, racchiude la sofferenza di un artista.
“Dici bene e per un artista è tutto molto naturale, io non sono per tenere le emozioni racchiuse in me, io sono per la condivisione totale, mi schiero da questa parte qua. Da quando ho iniziato ho sempre scritto per il mio pubblico che sente la sincerità nelle parole che dico e che pubblico.”