7 Dicembre 2022

Ambrogino d’oro 2022: anche Martino Midali tra i premiati

Dal sindaco Sala il riconoscimento della città di Milano allo stilista che ancora oggi è simbolo di italianità.

7 Dicembre 2022

Ambrogino d’oro 2022: anche Martino Midali tra i premiati

Dal sindaco Sala il riconoscimento della città di Milano allo stilista che ancora oggi è simbolo di italianità.

7 Dicembre 2022

Ambrogino d’oro 2022: anche Martino Midali tra i premiati

Dal sindaco Sala il riconoscimento della città di Milano allo stilista che ancora oggi è simbolo di italianità.

Il prestigioso riconoscimento de “L’ambrogino d’oro” si celebra a Milano il 7 dicembre, giorno in cui cade la festività di S. Ambrogio, patrono della città, ed è stato creato nel 1925 dal Sindaco Luigi Mangiagalli. Il suo nome si ispira alla storica moneta d’oro milanese, assai pregiata durante il governo dei Visconti. 

LA MODALITÀ 

Ogni anno si assegnano fino a un massimo di 15 medaglie d’oro e 20 attestati di benemerenza civica, a coloro che con la loro attività, hanno contribuito a dare lustro alla città di Milano. L’elenco dei premiati viene stilato dall’Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale di Milano, ed il sindaco in carica, ha diritto di veto. 

Tra gli insigniti, ci sono pure i milanesi che hanno ricevuto la nomina a Maestri del Lavoro, da parte della Presidenza della Repubblica.

I PREMIATI EDIZIONE 2022

La Grande Medaglia d’oro alla Memoria va a don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, per cui si leva una commossa standing ovation, mentre le altre Medaglie d’oro alla Memoria sono dedicate a Carmen De Min, storica mamma del Leoncavallo, Manlio Armellini, patron del Salone del Mobile, al presentatore Cesare Cadeo e a Valentino De Chiara, re del frisbee italiano.

Ritirano gli Ambrogini d’oro: lo stilista Martino Midali, Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Francesco Paolo Tronca, ex prefetto di Milano, il musicista Mauro Pagani, la giornalista e scrittrice Michela Proietti, l’attore Diego Abatantuono, Gianvincenzo Zuccotti, Francesca Parvizyar, Enzo Lizzi. 

A ricevere gli attestati di Civica benemerenza sono tra gli altri: Fondazione Cariplo, Consulta Periferie Milano, Off Campus Polimi, Associazione Confesercenti Milano, Associazione Circolo Meazza.

Cinzia Alibrandi, autrice di questo articolo, con lo stilista Martino Midali di cui ha curato una biografia di successo. Sotto il premiato con il marito Mario Ferreira, in foto di apertura servizio con il sindaco di Milano Beppe Sala.

LA SEDE DELLA MANIFESTAZIONE DEL 7/12/2022

Quest’anno la premiazione si svolge nello storico teatro “Dal Verme”, inaugurato nel lontano 1874, dove hanno calcato le assi del palcoscenico, i più illustri artisti mondiali.

LE DICHIARAZIONI ESCLUSIVE DI MARTINO MIDALI

Pur essendo una scrittora milanese d’adozione, e con residenza a Milano dal 1987, non avevo mai assistito alla cerimonia di premiazione degli Ambrogini d’Oro.

L’impatto emozionale è forte, ed amplificato dallo scenario glorioso del teatro ospitante. Si respira la magia fattiva e vibrante di una creatività meneghina che si è fatta strada nel mondo, ed oggi si incarna nelle figure dei premiati. Sono presente in qualità di amica e biografia ufficiale di Martino Midali, a cui chiedo le prime impressioni a caldo, subito dopo avere ricevuto l’Ambrogino d’Oro.

Che valore ha per te ricevere l’Ambrogino d’Oro nei tuoi 40 anni di carriera?

Per me è il regalo più prezioso, che corona i 40 anni di carriera come stilista, che cadono proprio quest’anno. Ricevere l’Ambrogino d’Oro è stato per me intimamente emozionante. Rifletto che quarant’anni sono proprio volati, tanto che mi sembra quasi di non averli vissuti! Il premio, è una sottolineatura di tutte le fasi della vita, che ho attraversato con il lavoro di stilista.

Che ruolo ha avuto e ha Milano per te e per la tua attività di stilista?

Io sono nato a Mignete, ai tempi provincia di Milano e oggi di Lodi, e mi sono trasferito a Milano ad appena 16 anni. Questa città è diventata grande assieme a me, che camminando ad occhi aperti per le sue strade, cercavo la “mia”, di strada, trovata nella vocazione di stilista.

Milano è la donna emblema che ho vestito negli anni. Come Milano si è trasformata nella “gran Milan”, la mia donna è uscita da casa ed ə diventata la manager meneghina, che vesto di abiti che vanno bene h 24, da quando entra in ufficio al mattino con il mio pantalone in jersey indeformabile, con l’elastico in vita e le scarpe da tennis, a quando esce alla sera per fare l’aperitivo, e basta un tacco per fare diventare il suo outfit glamour,

Questo è il tuo secondo premio, dopo il “Premio Messina Cinema” ricevuto quest’Estate. 

Devo dire che il “Premio Messina Cinema”, mi ha portato fortuna. Certo l’Ambrogino d’Oro si colora dell’internazionalità di un’onoreficenza ricevuta nella mia città, dove tutto è possibile, ed io ne sono la prova, dato che incarno l’emblema del self made man.

A chi dedichi questa onorificenza? 

Ringrazio ovviamente l’Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale di Milano, e su tutti il sindaco Giuseppe Sala, per avermi inserito tra la rosa dei premiati. Dedico questo Ambrogino d’Oro alle future, meravigliose, donne sconosciute che incontreranno i miei abiti, e a Milano, che a me ha dato tutto: mi ha trasformato da ragazzino con gli occhi pieni di sogni, a uomo che ha visto quei sogni concretizzarsi in una professione che per prima, mi è stata riconosciuta dalle donne milanesi, che hanno capito e interpretato il mio stile innovativo, e poi da quelle di tutta Italia. Milano è cresciuta assieme a me: io sono diventato uno stilista affermato, mentre mutava da città provinciale, a mitteleuropea. E sono fiero di avere contribuito a farla scintillare, portando la mia moda fino a New York. Grazie Milano, da un longobardo innamorato di te!

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Cinzia Alibrandi

Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
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