Nato a Bari, fiorentino di adozione, l’architetto Alessandro Romito ha da qualche anno intrapreso una fervida ed entusiastica attività letteraria. Ultimo in ordine di tempo, “Triei”, pubblicato per Edizioni Giuseppe Laterza, una storia di sentimenti e luoghi lontani che prende spunto da un fatto reale accaduto nell’omonimo piccolo comune dell’Ogliastra, al centro della Sardegna. Nella narrazione avvincente dell’autore prevale la bellezza del paesaggio della Sardegna, vera panacea per il protagonista e per il lettore. Triei fa da sfondo alla storia per le “architetture” naturali incastonate in paesaggi spesso mozzafiato. “La mia originaria attività – ci dice Romito – rientra nelle minuziose descrizioni degli interni, perché come ho sempre saputo, gli ambienti dove ci muoviamo sanno molto di noi”.
Per sugellare l’intimo legame tra storie scritte e architetture, Romito è stato chiamato da CRISTINA Rubinetterie, azienda del Novarese che esporta in tutto il mondo rubinetterie di gran pregio. Partito con una riuscita presentazione nello showroom aziendale di Milano, il Book Club Letterario voluto dal brand d’arredo prevederà altre tappe, sempre con protagonista Romito, nel corso del 2025 in tutti gli showroom partner nel resto d’Italia.
LA TRAMA – “Triei” è un luogo dove la sintesi tra uomo e natura si evince anche nelle leggende e superstizioni, tra le rocce di Arbatax, le cale di Baunei ed il bellissimo paesino che è terra natia del protagonista (Pablo Pai). Un investigatore che per un caso fortuito si ritrova a dipanare una matassa sorprendente: al centro del mistero c’è anche una storia omosessuale taciuta nell’ambiente retrogrado di una certa provincia italiana. Quando i lettori si avvicinano al racconto, Alessandro Romito li conquista subito: “Ho deciso di basare il romanzo su una storia vera, e questo evidentemente si avverte. Nell’Ogliastra mi hanno ringraziato, si sono presentati ad ascoltare la conferenza sul libro sia la Proloco che le autorità cittadine. Mi sono sentito accolto, e in molti mi hanno ringraziato per aver portato nelle pagine una tematica che crea ancora scalpore“.
La scrittura descrittiva è la cifra stilistica di Romito. Ma c’è di più: “Conoscevo questo posto chiamato Triei e ci sono tornato con consapevolezza diversa, perché la storia crea immedesimazione. Volevo che le parole scritte arrivassero in tre dimensioni”.
La forza del libro, come pure testimoniato dall’affetto e attenzione alla presentazione milanese nel prestigioso showroom di CRISTINA Rubinetterie, è la delicatezza del racconto: “L’orientamento sessuale non è una verità tragica, se la si vive bene con se stessi. E in questi showroom dove presento dialogando col pubblico, si crea sempre un’atmosfera più inclusiva per facilitare uno scambio. Ho sempre pensato che spesso l’architettura diventa chiave di lettura della psiche. E dentro il comfort che si respira nei luoghi accoglienti si sviluppa anche emotività ed empatia“.
Alessandro Romito è anche abile descrittore: il romanzo descrive la casa ricca e quella povera, che parlano molto della qualità e stile di vita dei personaggi. “Che sia una piccola cucina in decadenza o il grande salone del personaggio illustre del paese, gli ambienti non sono classificati per qualità ma per differenza di fruizione. Anche in ristrettezze si vive bene con dignità e questo nelle mie storie si evince sempre”.
Attenzione ai dettagli e alla ricerca di un certo genius loci anche negli oggetti, rendono la scrittura di Romito molto legata ai posti che descrive. “Per questo sono subito rimasto folgorato dalle proposte di CRISTINA Rubinetterie, che conosco per la mia primaria attività di architetto. Fa parte di quella cerchia di aziende con grande cura e artigianalità. E oltre a questo aspetto riescono anche a creare feeling con gli architetti con cui lavorano”.
PERCORSO PRIVATO – Pubblico e privato spesso collimano nella vita di un creativo. E Alessandro Romito, da quando ha anche avviato una vivace esposizione sui social media, è diventato un riferimento pubblico per quanti lo seguono: “Vivo Firenze da 30 anni, non mi sento di appartenere a un luogo specifico anche se dentro di me ho una matrice pugliese. Le due carriere si intersecano anche perché per via del lavoro di architetto, spesso mi son ritrovato a fare da psicologo ai clienti, molti dei quali sono diventati amici. L’abitudine all’ascolto, alla comprensione delle altrui esigenze mi ha aiutato molto nella scrittura, nella formazione dei personaggi protagonisti delle mie storie“.
E sull’inedito ruolo di confidente per molti suoi followers online sottolinea: “Il tutto parte da una grande delusione sentimentale avuta a 53 anni. Mi ritenevo forte, invincibile, invece ho messo in piazza le mie fragilità. E nella condivisione online ho capito come si possa entrare in empatia anche con un pubblico che non guardi direttamente in faccia. Il racconto delle delusioni d’amore crea sofferenza, vero, ma anche forza. Credo che la condivisione sia stata l’arma della mia rinascita. Ho sconfitto l’impatto dell’imprevisto e ho ripreso a scrivere”.
AZIENDA DI DESIGN – CRISTINA Rubinetterie, azienda fondata negli anni Quaranta a Gozzano, Novara, è stata tra le prime ad introdurre in Europa, nel 1968, il miscelatore termostatico e a proporre una gamma di 100 colorazioni superficiali. Negli anni ’80, l’azienda è fra le prime al mondo a introdurre il miscelatore monocomando, dove un’unica leva regola la temperatura dell’acqua.
Nel 2017 l’inaugurazione dello showroom proprietario a Milano, con l’obiettivo di implementare il dialogo con progettisti e architetti, con incontri di lavoro e progettualità, ma anche per proporre eventi e rafforzare l’immagine aziendale. Nel 2023, lo spazio è stato ripensato con un nuovo approccio esperienziale alla scoperta di percorsi d’acqua: un progetto di interior di Elisa Ossino Studio.
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