Nata come progetto limitato, fin da subito ha trasmesso l’idea di una creazione sfuggente e irraggiungibile pronta ad accentrare su di se tutte le attenzioni e i complimenti del mondo dei motori, iconizzando a suo tempo e negli anni l’idea di sport luxury. Questa macchina ha creato un vero stile composto da eleganza, sport, classe, e bellezza.
La linea, pulita ed aggressiva, è frutto di un progetto di Marcello Gandini, rivisitato dal centro stile di Chrysler, la casa americana che era diventata dagli anni Ottanta principale azionista di Automobili Lamborghini.
Per creare questo gioiello a quattro ruote sviluppato sotto ogni aspetto è stato chiamato in causa anche il campione di rally Sandro Munari che ha supervisionato l’aspetto stradale in modo da permettergli un comportamento esaltante rendendola l’auto di serie più veloce al mondo.
L’impostazione costruttiva-meccanica è quella classica; 12 cilindri homemade per un motore da 5,7 l. Il corpo motore contiene 4 alberi a camme in testa e 4 valvole per cilindro, dotato di iniezione elettronica multi-point, capace di sviluppare 485 HP e 580 Nm di coppia, in posizione longitudinale posteriore… riassunto: 492 CV di qualità italiana.
Pur avendo un impatto di estremo lusso e pregio dato dagli interni super accessoriati rimane una vettura sportiva, dura e pura, a trazione posteriore senza aiuti elettronici, insomma da veri amanti del vecchio stile.
Nel 1993 arriva la seconda versione, la Diablo VT, più in linea con la filosofia granturismo, infatti è dotata di trazione integrale e porta anche una serie di miglioramenti meccanici e modifiche stilistiche che verrano portate anche sulle versioni a due ruote motrici. Durante l’anno viene presentata la versione SE30, in ricordo della nascita dell’azienda ormai trentenne, questa versione viene potenziata a 523 CV. Due anni dopo viene presentata la Diablo SV, un restyling prodotto e creato dal primo designer interno alla azienda, Luc Donckerwolke. A seguito vengono presentate altre due versioni VT e VT Roadster; i 3 nuovi modelli mostrano i segni e le linee di un ammodernamento della linea creativa con una rivisitazione degli interni. Nella componente meccanica il motore presenta 529 CV e 605 Nm di coppia, viene equipaggiato con il sistema di alzata variabile delle valvole e, per la prima volta su una Lamborghini, i freni sono completati dal sistema ABS.
Questo modello cosi iconico è anche il modello maggiormente prodotto, sia in tema di versioni che di esemplari esistenti per un totale di 2903 unità.
La sua carriera produttiva si conclude nel 2001, quando cede il posto a quella che diventerà l’immagine millenial della azienda di Sant’Agata , la Murciélago.
Modello | Anno | Unità prodotte |
---|---|---|
Diablo | 1990-1998 | 873 |
Diablo VT | 1993-1998 | 529 |
Diablo SE | 1993-1994 | 157 |
Diablo SV | 1995-1999 | 346 |
Diablo VT Roadster | 1995-1998 | 468 |
Diablo SVR | 1996 | 34 |
Diablo GTR | 1999-2000 | 32 |
Diablo 6.0 | 2000-2001 | 337 |
Diablo 6.0 SE | 2001 | 44 |
Diablo GT | 1999-2000 | 83 |
Testo a cura di Luca D’Agostino.