Sfioro è una mostra collettiva di gioielli in visione (e in vendita) alla Galleria Carla Sozzani in Corso Como 10 a Milano. Si tratta di una suggestiva collection di gioielli d’autore che vanta la presenza di veri gioielli d’artista. In teche illuminate è possibile ammirare le creazioni in tiratura limitata di Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Marco Gastini, Enzo Cucchi, Maurizio Cattelan, Matteo Bonafede, Franco Mello, Isaak Runggaldier, Aldo Spinelli,Tommaso Tosco, Marzia Migliora, Damiano Spelta.

Franco Mello, famoso per aver dato vita al provocatorio Cactus negli anni 70, un’icona del design ancora esposta a Corso Como 10, ha generato l’incontro di tante personalità prestigiose. “Tutto inizia con una formica – dice il designer –. Chiedo a Emilio Isgrò di pensare ad un pendente con formiche in rilievo. Da allora hanno cominciato a muoversi veloci ma guardinghe e curiose”.
Emilio Isgrò per gli amanti dell’arte italiana è un mito vivente. È l’artista “delle formiche” e, dice lui “della provocazione delle parole cancellate perché negli ultimi 100 anni la prospettiva rinascimentale è morta e abbiam bisogno delle parole per fare arte distintiva”.
Il maestro racconta così il suo cimentarsi con l’arte del gioiello che lo vede tra i protagonisti di Sfioro: “A dire il vero mi sento fuori posto, come le mie formiche che ho provato a mettere nei gioielli. Immaginate se avessi provato a mettere gli scarafaggi, come ho fatto in altre opere. Devo ringraziare Mello per avermi consentito di affrontare un tema per me inaffrontabile. Perché un artista desidera sempre fare cose che non sa fare, altrimenti finisce. C’era in giro una certa diffidenza per il cosiddetto gioiello d’artista. Ma ora abbiamo sfatato questa distanza”.
Franco Mello, presentando l’incontro alla Galleria Franca Sozzani, ha anche rivelato di essere editore del progetto che seguirà alla mostra, la cui idea è in nuce già dal 2013, partorita dallo stesso Mello con Mauro Bonafede e Susanna Besio.
Ogni artista ha progettato un suo gioiello con tecniche orafe artigianali, quasi dimenticate e con dettagli ispirati alle arti del l’ebanista è stato realizzato da Arte Goldsmith Box in tirature limitate e con materiali pregiati: pietre, argento, oro, smalto, lapislazzuli e legno di bosso.
Ciascun lavoro è presentato in un box di legno d’abete con elementi che contraddistinguono il lavoro di ogni artista.
Per Franco Mello “Sfioro è un debutto, ma anche l’esito finale di un processo che va dal designer all’artista, dall’idea alla forma“.
Il colpo sono nomi celeberrimi nella collezione come Emilio Isgrò, artista concettuale e pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista, uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti internazionalmente grazie soprattutto alle Cancellature degli anni 60. Isgrò è stato uno dei fondatori della Poesia Visiva e dell’Arte Concettuale. “Oggi che sembra tutto aperto – ci ha detto – c’è una tendenza preoccupante al conservatorismo. Non si va oltre il suicuro per mancanza di coraggio. Ecco che le parole, la cultura della propria lingua diventa l’elemento di diversificazione. Siamo bombardati da immagini di guerra, ma vi siete mai chiesti se non ci fossero parole a spiegarle che sembrerebbe? Senza la parola è tutto uguale e forse anche per questo la parola entra nelle mie opere”.
La straordinarietà di queste creazioni è proprio l’intrinseca dimensione unica e artigianale. L’opera creata da un altro peso massimo dell’arte italiana, Maurizio Cattelan, ad esempio, si chiama God ed è un ciondola e spilla in argento placcato oro con argento smaltato a fuoco. “Finalmente c’è qualcuno che in Italia dimostra ancora che si fanno cose stupende a mano”, si sentiva sussurrare dalle signore intervenute all’opening.
Info su: www.galleriacarlasozzani.org