Negli anni Venti del secolo scorso l’architettura italiana visse una stagione irripetibile, con delle punte di diamante da nord a sud della penisola che ancora ammiriamo. Il palazzo Mincuzzi di Bari, nato nella centralissima corso Vittorio Emanuele per invogliare la borghesia dell’epoca agli acquisti, è tornato improvvisamente sulle cronache recentemente perché acquistato dall’imprenditore di Altamura Emanuele Salvaggiulo. Questi, già famoso localmente per altre operazioni di prestigio (come il lancio di Anteprima), lo ha rilevato dagli eredi della storica famiglia che costruì l’edificio tra il 1926 e il 1928.
Di proprietà della famiglia Mincuzzi, il sontuoso palazzo che è una sintesi dello stile Liberty che impervesava all’epoca in tutta Europa (si chiamava Art Deco altrove), ospitava i magazzini che commercializzavano prevalentemente tessuti preziosi. Il primo negozio “Grandi Magazzini Michele Mincuzzi ” in via Putignani era la prima espressione della casa di commercio di tessuti fondata nel 1859.

Palazzo Mincuzzi, si trova nel cuore della zona commerciale di Bari e si pone in relazione ai grandi magazzini che spopolavano nella stessa epoca nelle grandi capitali europee, da Londra a Parigi. Il grande ingresso si trova nell’angolo dell’edificio e la struttura è ripetuta all’interno, con giganteschi ballatoi disposti come palchi di un teatro su di una grande platea. La scala di accesso unisce elementi decorativi tradizionali eseguiti con grande accuratezza, come la cancellata in ferro battuto delle scale, o la boiserie del piano di terra, a ricercati elementi tipici della modernità, come il pavimento del piano terra in graniglia e mattonelle in vetro.
Vezzo tipico dell’epoca la cupola e la torre a vista nella facciata principale, che rivelano un lanternino ed una sfera in ghisa dorata. In cinque piani si alternano aperture a colonne con capitelli in un mosaico che unisce stilemi classici e tardo-Liberty. Le statue di animali come leoni o aquile rappresentavano la forza e potere a dimostrazione del prestigio dei proprietari dei palazzi ed anche l’altezza delle costruzioni.





Il palazzo venne eretto tra il 1926 e il 1928 secondo il progetto dell’architetto Aldo Forcignanò e dell’ingegnere Gaetano Palmiotto su commissione della famiglia Mincuzzi, proprietaria degli omonimi grandi magazzini, per dare una nuova sede al commercio di famiglia. I lavori vennero realizzati dall’impresa costruttrice di Giuseppe Garibaldi e fratelli. Il palazzo venne fastosamente inaugurato il 28 ottobre del 1928. Ora temporaneamente sede della boutique Benetton, ci si aspetta che diventi l’hub cittadino delle marche di moda di lusso.