I gioielli contemporanei si sfidano sempre su una doppia dimensione: l’ispirazione e l’innovazione. Il lancio della nuova linea di gioielli di Cinzia Caviglia Bettina T è emblematico in questo senso.
Ci sono cose che vediamo ogni giorno e a cui non diamo alcuna importanza; poi ci sono occhi capaci di guardare le cose che vediamo tutti i giorni e trasformarle in qualcosa di più. Qualcosa di unico, di prezioso. Un accessorio che si carica di ricordi e di significati modellati su chi lo indossa. Sono i gioielli Bettina T, che nascono con l’intento di sdrammatizzare il gioiello contemporaneo prendendo ispirazione da qualcosa che normalmente passa inosservato e trasformandolo in un simbolo ricercato. Nasce così una linea di gioielli tutt’altro che tradizionale e monotona, ma senza mai perdere di qualità, perché realizzata in ogni componente da abili artigiani.
Il gioiello di chi vuole distinguersi, raccontando la propria storia e il proprio punto di vista con un oggetto unico nel suo genere, capace di rompere le regole di solito riservate all’oreficeria. Un accessorio che – come afferma Cinzia Caviglia, fondatrice del brand – “porta sempre con sé un pizzico di ironia, e l’ironia – come questi gioielli – va bene in qualsiasi occasione e a qualsiasi età”.
Le dita delle mani che danno vita alla creatività sono la molla che ha fatto scattare la linea Industrial. Un’attenzione quasi maniacale al movimento di quella parte del corpo che ci permette di plasmare e di esplorare ogni cosa si rivela prima nello studio dell’ergonomia degli anelli, che nonostante l’aspetto inusuale quasi non si sentono addosso grazie a un attento studio sulle forme e poi nella scelta dei modelli per i suoi gioielli.
La linea al centro del suo lavoro nasce nella creatività di giochi di parole e assonanze, dal dito all’oggetto, dalla parola alla forma. “Molly”, ispirata alla molla di una molletta stendibiancheria, è un gioiello che si fa anello, ciondolo o orecchino. Resa preziosa dai metalli con cui è realizzata – a scelta argento o oro – e con la possibilità di incastonarvi un diamante o altre pietre preziose, la forma si fa tutt’altro, e il semplice oggetto industriale è celebrato in un monile prezioso. “Tin” è invece una linguetta di una lattina, che diventa mono orecchino da indossare da solo o abbinato a un punto luce, ma anche anello in argento con diamante, per un pegno d’amore diverso dal classico solitario. L’ultimo della linea è “Sfrido”, il ricciolo di scarto di lavorazione.
Innovativa è anche la linea di gioielli di Daphne Tsitsiliani: Alkemeya.
Dopo aver vissuto per oltre un decennio in due delle capitali più cosmopolite d’Europa, Londra e Parigi, Daphne è sfuggita al lockdown imposto dal Covid di Parigi per tornare nella sua casa di campagna ad Atene. In Grecia aveva un progetto ben preciso: creare il proprio marchio di gioielli. Una linea di oggetti senza tempo, autentici e originali. Così, circa un anno fa, su una piccola collina di ulivi, in una casa piena di scatole, una donna con tante esperienze, ma soprattutto grandi sogni, ha dato vita ad Alkemeya.
Si tratta di una linea in oro e pietre preziose, ispirata ai simboli alchemici, alla natura e alla storia, oltre che alle donne che l’hanno cresciuta: “Voglio che questi gioielli siano veicoli di storie nel tempo e nelle generazioni a venire: è il mio omaggio all’eternità dell’anima”.
Il nome è stato ispirato dall’arte dell’alchimia, un’antica branca della filosofia naturale che cercava metodi alternativi di comprendere il mondo e creare qualcosa di stabile e senza tempo come l’oro.
“Oggi nel mondo occidentale e nella società dei consumi in cui viviamo, questi continui cambiamenti sono terribilmente evidenti. Le cose che acquistiamo sono fatte per avere un ciclo di vita breve, quindi possiamo comprare , usare e poi buttare via. Ciò che mi affascina dell’oro e delle pietre è la loro atemporalità. Sono gli stessi da milioni di anni. Penso che questa sia l’idea catturata in Alkemeya. Anche se viviamo in un mondo che cambia, ci sono cose che ci tengono vicini alle nostre radici e ci uniscono al nostro passato.”
“Nella mia vita quotidiana indosso sempre gioielli e non li tolgo mai, nemmeno per dormire o per allenarmi. Per me i gioielli sono parte dell’identità di una persona, non solo un bell’accessorio. Sono cresciuta in una famiglia matriarcale che tramanda gioielli da generazioni e sento in ciascuno di essi le storie delle donne che lo hanno indossato. Ho visto come un gioiello può far rivivere una persona che non è più in vita o un’intera epoca e questa per me è magia. Il mio obiettivo è che possano essere consegnati di generazione in generazione risvegliando storie e legami con i nostri antenati ma anche dando un senso di identità unico.”
Alkemeya figura tra i brand iscritti al nuovo social commerce Over Jewels: è il trait d’union tra gli amanti e i produttori della gioielleria. Le varie modalità di adesione attraverso cui connettersi permettono, infatti, di differenziare i profili degli utenti iscritti in base alle loro esigenze e ai loro obiettivi.
Ci si registra al sito come operatori del settore o come brand: artisti, artigiani o gemmologi, aziende che si occupano di materie prime, strumentazione tecnica o tecnologie specifiche, ma anche fiere, gallerie, fotografi, accademie e molte altre categorie.
Sul profilo, ciascuno può raccontare il proprio lavoro, pubblicare news ed eventi e, attivando il profilo e-commerce, anche mostrare e vendere direttamente sul sito i propri prodotti.
ALKEMEYA su OVERJEWELS: https://www.overjewels.com/homepage/430/alkemeya/61363279d133c