Damiani rinnova la sua Metropolitan Dream per un pubblico maschile, grintoso ed elegante. La collezione di preziosi Metropolitan Dream by H. Nakata, lanciata in partnership con l’ex calciatore giapponese Hidetoshi Nakata, racconta l’unicità della gioielleria made in Italy, fatta di design e artigianalità, ricerca stilistica e passione per i dettagli, che da oltre novant’anni guida la maison Damiani nella creazione di collezioni di successo.
I maestri orafi di Valenza Po si sono alleati con il campione giapponese Hidetoshi Nakata per reinterpretare l’iconica collezione che per la prima volta viene proposta in argento nelle finiture silver e black.
I nuovi bracciali e i pendenti a croce della collezione Metropolitan Dream by H. Nakata – Silver Edition ricalcano il concept della originaria collezione e descrivono una nuova esperienza manifatturiera firmata Damiani. L’argento lavorato secondo la raffinata texture Metropolitan restituisce ai gioielli una nuova indossabilità. Le proposte diventano accessori da scegliere tutti i giorni per definire con disinvoltura la propria personalità.
Disponibili nella versione rigida o in quella con laccio di pelle intrecciata, i bracciali si indossano da soli o abbinandoli, uno accanto all’altro, in decisi contrasti cromatici che giocano sull’alternanza fra argento naturale e black. Un grande classico della gioielleria tradizionale maschile, la croce, rivela nella variante in argento la migliore espressione della lavorazione tipica della collezione. Le superfici dei pendenti finemente cesellate sono interrotte dalla presenza di dettagli che danno movimento al rigoroso andamento geometrico della texture.
La nuova linea ribadisce l’impegno di Damiani nelle attività di solidarietà. La maison infatti devolve una parte del ricavato della collezione Metropolitan Dream by H. Nakata a scopi benefici, sostenendo Clean Water, il progetto promosso con Drop in the Bucket che ha l’obiettivo di realizzare pozzi d’acqua potabile in Africa.
Di recente la maison ha donato 50mila euro che consentiranno di costruire dieci nuovi pozzi in altrettanti villaggi africani, che si andranno ad aggiungere ai quasi 60 pozzi già realizzati.
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