Dal 24 ottobre 2024 al 13 aprile 2025, Fondazione Elpis presenta la mostra collettiva YOU ARE HERE. Central Asia, una vibrante costellazione di visioni artistiche provenienti dall’Asia Centrale, a cura di Dilda Ramazan e Aida Sulova.
In occasione dell’apertura della mostra, giovedì 24 ottobre alle ore 18.00 l’artista Daria Kim metterà in scena la performance The Other Skin (L’altra pelle) che esplora il delicato confine tra realtà e immaginazione, utilizzando l’adattabilità della plastilina per richiamare la natura fluida delle percezioni. Ingresso libero (fino ad esaurimento posti).
Due anni dopo la mostra HAZE – Contemporary Art From South Asia che ha inaugurato gli spazi espositivi di Fondazione Elpis nell’ottobre 2022, YOU ARE HERE. Central Asia offre una panoramica sulla produzione artistica contemporanea di quattro paesi dell’Asia Centrale – Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan – e riflette sul significato di identità, appartenenza, autoidentificazione e autodeterminazione, in un mondo segnato da migrazioni e spostamenti. In mostra le pratiche consolidate ed emergenti di 27 artisti e artiste di diverse generazioni che spaziano tra pittura, scultura, video, fotografia, performance, opere tessili e installazioni site specific.
Allestita lungo i tre piani della Fondazione e frutto di un percorso di ricerca svolto sul territorio asiatico, la mostra presenta le opere e le produzioni più recenti di Munara Abdukakharova, Aïda Adilbek, Chyngyz Aidarov, Aika Akhmetova, Vyacheslav Akhunov, Said Atabekov, Medina Bazargali, Azadbek Bekchanov, Bakhyt Bubikanova, Ulan Djaparov, Saodat Ismailova, Anna Ivanova, Kasiet Jolchu, Daria Kim, Jazgul Madazimova, Yerbossyn Meldibekov, Gulnur Mukazhanova, Nurbol Nurakhmet, Rashid Nurekeyev, Qizlar, Marat Raiymkulov, Sonata Raiymkulova, Alexey Rumyantsev, Zhanel Shakhan, Temur Shardemetov, Ester Sheynfeld ed Emil Tilekov.
La mostra prende le mosse dalla frase “You Are Here”, universalmente utilizzata per indicare la presenza fisica in un determinato luogo, di solito accompagnata da un pin grafico che contrassegna la posizione e aiuta a orientarsi nello spazio fisico: una strada, una città, una regione, un Paese. In senso metaforico, questa frase manifesta la consapevolezza di sé e il riconoscimento del singolo all’interno di vari livelli esistenziali. Oggi più che mai, in un mondo caratterizzato da costanti migrazioni e spostamenti alla ricerca di nuovi luoghi da chiamare “casa”, i concetti di identità e appartenenza risultano rilevanti per la rivendicazione dei diritti al riconoscimento individuale e all’autodeterminazione.
I 27 artisti sono stati invitati a distaccarsi dall’idea letterale di mappa fisica e geografica, per concentrarsi invece sull’identificazione della propria presenza in uno spazio che provenga prima di tutto dalla percezione di sé stessi attraverso le proprie sensazioni, esperienze vissute, visioni e memorie. Le opere in mostra sono il risultato di questa riflessione: rappresentazioni di prospettive mentali, spirituali, geografiche, metafisiche e politiche relative alla propria autoidentificazione nello spazio.
Nelle sale di Fondazione Elpis prende così vita un caleidoscopio di collocazioni distinte. Gli artisti ritrovano sé stessi intrecciati con la natura, incastrati tra mattoni da costruzione, oppure in viaggio lungo un orizzonte infinito. Altri si identificano in creature ultraterrene nascoste nelle crepe di un muro, oppure come vagabondi in un labirinto.
In foto di apertura: “YOU ARE HERE. Central Asia”, installation view, piano terra, Fondazione Elpis, Milano. Foto di Fabrizio Vatieri Studio
Fondazione Elpis