Il vino lombardo tira sempre di più nel mondo. Nel rinascimento milanese e regionale post Expo c’è spazio anche per il nettare di Bacco. Il settore enologico della Lombardia, pur non essendo noto come i più rinomati distretti italiani, ha la stoffa per crescere e stupire, ma soprattutto per contribuire a valorizzare le eccellenze del territorio e sostenere il suo continuo sviluppo.
Ciò che contraddistingue l’offerta vinicola lombarda è da un lato la vocazione alla qualità e dall’altro la propensione alla vendita oltre confine.
Infatti anche l’ultima vendemmia chiude con un più 7% rispetto al 2015, e in particolare è la quota delle produzioni DOCG a registrare l’incremento più sostanzioso, un +9%. In generale è tutta la fetta di vini a Denominazione di Qualità ad essere cresciuta, superando di poco l’89%: in pratica nove bottiglie lombarde su dieci (su un totale di quasi 200 milioni di bottiglie potenziali dell’annata 2016) sono a marchio DOCG, DOC o IGT.
L’altra peculiarità è la spiccata internazionalizzazione del mercato del vino prodotto in Lombardia. L’export negli ultimi 15 anni ha avuto un incremento del 66,8%, periodo nel quale il valore dell’export ha guadagnato oltre 100 milioni di euro, arrivando a quota 258 milioni di euro. A livello Paese le performance di crescita più rilevanti in orizzonte 15 anni si sono registrate verso Cina (+8.686,5%), Hong Kong (+1.508,8%), Spagna (+722,6%) e Belgio (+709,4%). Rilevante anche la conquista di spazio nei mercati di Regno Unito (+437,3%), Francia (+455,8%), Polonia e Russia (+507,9%).
Alla luce di queste performance Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia hanno voluto istituire per l’edizione 2017 di Vinitaly – Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 9 al 12 aprile, un premio per le aziende più rappresentative in termini di export operanti all’interno dei singoli consorzi. Un riconoscimento che premia gli “ambasciatori dei vini lombardi all’estero“.
Azienda Conte Vistarino – Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
La proprietà della Cantina Conte Vistarino si estende per oltre 826 ettari coltivati a Pinot Nero, Riesling Renano, Pinot Grigio, Moscato, Croatina e Barbera. L’azienda attualmente esporta il 20% della produzione, principalmente in USA, Canada, Regno Unito e Giappone.
Azienda La Valle – Consorzio per la Tutela del Franciacorta
L’Azienda La Valle della famiglia Pezzola, si trova nel cuore della Franciacorta, in una bellissima zona collinare a pochi chilometri di distanza dal lago d’Iseo. Produce 60 mila bottiglie all’anno e oggi l’export assorbe il 22% della produzione.
Casa Vinicola Nino Negri – Consorzio di Tutela Vini di Valtellina
Una delle più antiche aziende vitivinicole della Valtellina, produce circa 850 mila bottiglie all’anno da cirda 160 ettari vitati. L’export assorbe circa il 20% della produzione, con Svizzera, Germania e Stati Uniti come primi mercati.
Azienda Agricola Biava – Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo
Si estende per soli 3 ettari, con una produzione annua di 7.500 bottiglie. Il fiore all’occhiello è il Moscato di Scanzo DOCG con 2.500 bottiglie all’anno. Per la maggior parte destinato all’enoteca Astor Wine & Spirits di New York, punto di riferimento per ogni newyorkese che voglia acquistare vini rari, preziosi e ricercati.
Azienda Agricola San Giovanni – Consorzio Valtènesi
Le vigne, 40 ettari sulla sponda bresciana del Lago di Garda, sono divise tra Valtènesi e Lugana. Vengono prodotte complessivamente 300 mila bottiglie all’anno. Di queste circa il 40% è destinato all’export: la Germania è il primo mercato per il Lugana DOC, gli Stati Uniti per il Valtènesi Chiaretto.
Azienda Agricola Ricchi – Consorzio Vini Mantovani
Riconosciuta per l’attenzione al territorio e all’ambiente, l’Azienda agricola Ricchi è diventata a impatto zero nel 2012, anno dal quale autogestisce e produce energia pulita senza l’uso di carburanti ma con l’utilizzo di una caldaia alimentata da cippato ricavato da tralci di vigna di potatura invernale.
Azienda Agricola Lazzari – Consorzio Montenetto
La famiglia Lazzari produce col metodo biologico tra le 35 mila e le 40 mila bottiglie all’anno con l’obiettivo di sviluppare le caratteristiche peculiari del Montenetto attraverso l’incentivazione della biodiversità microbica dei terreni e il recupero di vitigni locali.
Poderi di San Pietro – Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano
L’azienda Poderi di San Pietro si estende per 65 ettari sulle colline di San Colombano, l’unica area DOC milanese, e vende oltre 15 mila bottiglie sui mercati esteri, dove la sua presenza è cresciuta del 35% dal 2012, in particolare in Svizzera, Germania e Inghilterra.
Fotoservizio di Stefano Corrada per The Way Magazine