Vinitaly 2016 ci mostrerà che la Lombardia non è solo moda e servizi, design e industria pesante. È la prima regione agricola italiana e seconda a livello europeo.
Per questo in occasione del prossimo Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile, il Padiglione Lombardia, ospitato nel “salotto buono” della fiera al secondo piano del PalaExpo, darà lustro alle circa 200 aziende presenti e oltre mille etichette in degustazione.
I dati dello sviluppo del settore enoico della “locomotiva d’italia” parlano da soli. Solo in quest’ultimo anno si è registrato un incremento dell’12% delle produzioni Docg, il massimo sigillo di qualità, e una crescita del 9% di quelle Doc. Quella dell’ultima annata è stata davvero una vendemmia destinata a essere ricordata per l’alta qualità espressa.
Un trend di crescita che continua da anni e ha fatto raggiungere la quota lombarda dei vini a Denominazione d’origine ad un livello che sfiora il 90%, contro una media nazionale del 75%.
Uno slancio al settore enologico e in generale agroalimentare che ha sfruttato il volano di Expo Milano 2015, che ha messo la Lombardia al centro della scena internazionale. Anche il 2016 si prospetta un anno di grandi soddisfazioni, visto che il 29 maggio si apre l’anno del turismo in Lombardia: sarà questa una grande opportunità per valorizzare l’enogastronomia e le tipicità dei territori lombardi.
Altro dato positivo è quello che i principali protagonisti di questa tendenza a valorizzare il territorio e la sua vocazione agricola di qualità sono i giovani. Rilevando aziende di famiglia o ponendosi alla guida di nuove start up, i giovani hanno rafforzato nel mondo vitivinicolo regionale. In che modo? Utilizzando in vigna e in cantina modalità produttive più avanzate e sostenibili, per ottenere vini in linea con le richieste non solo del mercato nazionale, ma anche di quelli esteri, che hanno registrato un ottimo più 20% negli ultimi cinque anni. Cin cin!
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