26 Ottobre 2018

Tradizione preziosa: la seta di Como in un museo didattico

Migliaia di pezzi: beni e strumenti di interesse per la storia della tecnica, cartamodelli, tessuti e disegni in esposizione.

26 Ottobre 2018

Tradizione preziosa: la seta di Como in un museo didattico

Migliaia di pezzi: beni e strumenti di interesse per la storia della tecnica, cartamodelli, tessuti e disegni in esposizione.

26 Ottobre 2018

Tradizione preziosa: la seta di Como in un museo didattico

Migliaia di pezzi: beni e strumenti di interesse per la storia della tecnica, cartamodelli, tessuti e disegni in esposizione.

Il Museo didattico della Seta di Como, con sede in via Castenuovo 9, documenta la lavorazione della seta, una storica attività della città di Como. Il Museo della Seta di Como è il fulcro della documentazione e testimonianza storica della tecnologia e della creatività serica comasca.

Il polo espositivo raccoglie, custodisce, espone le testimonianze della tradizione produttiva tessile comasca quali macchine, oggetti, documenti, campionari e strumenti di lavoro provenienti dalle lavorazioni tessili che qualificano Como città della seta.
Il patrimonio tecnico ed artistico è organizzato in uno spazio didattico accessibile a tutti.
L’amore e la passione per l’arte serica hanno origini antiche, consolidate grazie anche all’istruzione professionale per operatori del settore promossa, a partire dal 1866, dalla Camera di Commercio, dalla Provincia e dal Comune di Como.

STORIA – Il Museo didattico della Seta, luogo della memoria storica dell’industria serica comasca, viene aperto al pubblico nel 1990. Ma l’apertura ha origine nel 1985 per iniziativa della Classe ’27 con la collaborazione degli Ex Allievi del Setificio, due associazioni comasche che si adoperarono per recuperare i reperti provenienti dalle fabbriche tessili seriche presenti nella città di Como.
L’industria tessile subisce profonde ed irreversibili trasformazioni a partire dal 1960 con la prima importante ristrutturazione industriale e poi, negli anni ottanta, le fabbriche abbandonano definitivamente le loro sedi storiche localizzate nella convalle.
E’ in questo contesto che si concretizza la possibilità di realizzare la raccolta di macchine e reperti industriali quali testimonianze insostituibili per la ricostruzione della storia e del lavoro legato alle complesse attività tessili seriche.

PATRIMONIO – La maggior parte dei materiali proviene da aziende dismesse e da singole donazioni, grazie anche al lavoro di sensibilizzazione sull’importanza di non disperdere le testimonianze storiche del passato. Il patrimonio del Museo è solo parzialmente esposto e conta oggi migliaia di pezzi storici così articolati:

  • Beni e strumenti di interesse per la storia della tecnica e del macchinario tessile/serico
  • Archivi di disegni, messe in carta, carte prova, cartelle colori, campionari, referenze di    stampa (foto 1,2,3,4)
  • Collezioni o serie di oggetti (accessori per l’abbigliamento)
  • Manufatti tessili, confezioni seriche d’uso civile e religioso, abiti del ‘900, pizzi e ricami (foto 5)
  • Raccolte librarie e documentarie
  • Manoscritti (quaderni di tessitura) (foto 6)
  • Carteggi aziendali e privati
  • Stampe e incisioni (foto 7)
  • Fotografie (foto 8)
  • Pellicole cinematografiche

 

Fotoservizio Museo della seta Como: foto di Gianni Foraboschi per The Way Magazine

Read in:

Picture of admin

admin

Siamo una testata giornalistica di lifestyle maschile e femminile. Ci rivolgiamo a persone interessate alle novità anche di lusso, non solo di prodotto ma anche di tendenza e lifestyle. La nostra mission: celebrare l’ambizione puntando all’eleganza dei potenziali lettori “Millennial” (età 18-34).
Ti potrebbe interessare:

L’Ape Maya diventa lampada

Auguriamo sempre “buonanotte” ai nostri bimbi ma in realtà anche gli adulti si meriterebbero sonni sereni. E chissà che Varta

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”