L’apparizione a Sanremo 2020 con la vincita nella serata delle cover aveva già fatto intravedere una nuova primavera artistica per Tosca. L’artista romana, al secolo Tosca Donati, che Sanremo l’ha vinto all’esordio con Ron ne 1996, è stata protagonista di un’atra rinascita inaspettata di questa estate: il Festival artistico dei Sentieri degli Dei ad Agerola, provincia di Napoli. La splendida cittadina incastonata tra le montagne della Costiera amalfitana, in questo agosto di distanziamento, ha coinvolto tutti i presenti arrivati alla magnifica colonia a picco sul mare con un recital di rara raffinatezza artistica. Lo spettacolo si chiama “Direzione Morabeza”, a partire dal titolo del disco rilanciato quest’anno con l’aggiunta di “Ho Amato Tutto”, il singolo sanremese.

Morabeza è la nostalgia capoverdiana, come la saudade brasiliana, e tutta la performance di Tosca e la sua band (prevalentemente al femminile) è stata improntata a questo sentimento. Rarefatte atmosfere world music, viaggi sonoro da Napoli a Lisbona, innesti romaneschi e macedoni, suggestioni arabe e yiddish hanno sottolineato la duttilità artistica della capobanda. E che banda di maestria che ha portato ad Agerola: l’applauditissima Giovanna Famulari, violoncellista, pianista, cantante e attrice triestina; Massimo De Lorenzi chitarrista, compositore, musicista classico esperto in musiche di scena, colonne sonore, diplomato al Conservatorio Respighi di Latina; le voci di supporto di Fabia Salvucci; Alessia Salvucci percussionista specializzata nelle tecniche dei tamburi a cornice, uscita dal Conservatorio di Frosinone, già apprezzata accanto all’attore Massimo Venturiello.

Nicola Fusco presidente Proloco Agerola, che ha organizzato il Festival che dura fino a settembre, ci ha raccontato: “Avevamo temuto il peggio, dover cancellare tutto ma il calibro di artisti che avevamo coinvolto, il sostegno del pubblico ci ha spinti a investire ancora di più per tenere in vita il festival. In particolare è stato un post di Max Gazzè a farci inorgoglire: ‘La musica può fare’. E siamo andati avanti”.

In scaletta, brani dal repertorio popolare da quattro angoli del mondo. Tosca ha riproposto il “Cubba Cubba” in lucano, il “Secondo coro delle lavandaie” della Nuova Compagnia di Canto Popolare in napoletano arcaico, “Rumania Rumania” in Yiddish. Omaggio alla terra che ha ospitato lo show con ripescaggi applauditissimi dalla tradizione partenopea.

L’organizzazione al Parco Colonia Montana di Agerola, da dove si gode di un panorama mozzafiato da Amalfi a Capri, è impareggiabile. Sedute distanziate, punti di ristoro, accompagnamento di disabili con la navetta Misericordia. E anche la possibilità di pernottare in loco nella struttura di architettura fascista con tanto di corsi qualificati di enogastronomia (per info qui).