2 Marzo 2020

Torino 2020, città del cinema. E c’è anche tanta musica

Annamode al Museo del Cinema, grande musica alle OGR, il Lovers Film Festival.

2 Marzo 2020

Torino 2020, città del cinema. E c’è anche tanta musica

Annamode al Museo del Cinema, grande musica alle OGR, il Lovers Film Festival.

2 Marzo 2020

Torino 2020, città del cinema. E c’è anche tanta musica

Annamode al Museo del Cinema, grande musica alle OGR, il Lovers Film Festival.

Quella che vedete in foto è una inedita installazione visibile liberamente a Torino. L’installazione richiama alla memoria le maestose scenografie dei vecchi film.

Fargo Film, con l’ideazione e progettazione a cura dello Studio Loredana Iacopino Architettura, ha messo in mostra 20 attori per 20 pellicole più 1, ovvero il visitatore che si  confronta con questi visi a volte sconosciuti.

Formata da 20 pilastri ricoperti da una lamina inox specchiante ‘I volti del Cinema’ (fino al 31 dicembre 2020) crea un legame tra la città, i film e lo spettatore che, camminando, si trova a percorre piazza Castello accompagnato dai protagonisti di alcune delle più importati pellicole cinematografiche girate a Torino. Camminando all’interno del colonnato un sistema di casse audio temporizzate nascoste all’interno dei pilastri e attivate dal passaggio degli utenti, riprodurrà, elemento dopo elemento, i brani più famosi estrapolati dalle colonne sonore dei film.

TORINO E IL CINEMA – In occasione del progetto “Torino Città del Cinema 2020. Un film lungo un anno”, il Museo Nazionale del Cinema presenta in anteprima assoluta la mostra cinemaddosso i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood, a cura di Elisabetta Bruscolini. Quicinema, arte, moda si fondono per celebrare la straordinaria Sartoria Annamode, eccellenza del Made in Italy dagli anni Cinquanta a oggi nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali.

Una “mostra volante”,grazie a un allestimento straordinario all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che mette in scena la magia del cinema raccontata da chi, da sempre, “fa” il cinema.

100 costumi per 40 film, un percorso dove ogni abito è espostocome un’opera d’arte e raccontato grazie a diversi contributi: tra brani di film, citazioni e pannelli touch che permettono al pubblico non solo di toccare materie preziose ma anche di giocaree sognare.Un allestimento fortemente immersivo, firmato da Maria Teresa Pizzetti, e interattivo, grazie alle produzioni video realizzate dallo Studio Convertino&Designers e curate da Massimo Mazzanti. Lungo i 280 metri della rampa della Mole scorrono 70 anni di un’avvincente storia imprenditoriale al femminile, dalla “Dolce Vita” ai giorni nostri, quella delle sorelleAnna e Teresa Allegriche, con i loro costumi e le loro invenzioni, hanno reso celebre in Italia e nel mondo la Sartoria Annamode.

.Federico Fellini Toby Dammit tratto dal film Tre Passi nel Delirio (1968).

Dal 15 giugno 2020 Museo Nazionale del Cinema di Torino nell’anno del centenario della nascita un omaggio al genio di Federico Fellini, in mostra insieme al costumista Piero Tosi, grazie all’eccezionale presentazione dell’intera sfilata di abiti luccicanti dell’episodio Toby Dammit tratto dal film Tre Passi nel Delirio (1968) (foto Fausto Pallottini).

 

LE OFFICINE – Le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino presentano MY BODIES, la seconda edizione del progetto Dancing is what we make of falling, a cura di Valentina Lacinio e Samuele Piazza, che dal 21 febbraio al 22 marzo 2020 anima gli spazi del Binario 2.

OGR – Officine Grandi Riparazioni presenta Dancing is what we make of falling 2. MY BODIES
A cura di Valentina Lacinio e Samuele Piazza. Video meets performance @ OGR Torino.

Tutte le serate saranno accompagnate da un’introduzione musicale, curata da Ramona Ponzini in dialogo con i temi di ogni singolo incontro, e da una fanzine prodotta in collaborazione con Kabul Magazine, che fungerà da foglio di sala e conterrà la traduzione italiana inedita di un testo sulle tematiche trattate nella serata. Il titolo della mostra prende in prestito un verso del poeta e ricercatore Fred Moten, e diventa una constatazione di quello che, in tempo di crisi, l’arte è chiamata a fare: trasformare la caduta in una danza.

Il focus della seconda edizione del progetto è evidenziato dalla scelta del sottotitolo, preso in prestito da un video di Hannah Black: My Bodies.

Immagine guida dell’edizione 2020 è la rielaborazione di una stampa secentesca destinata a illustrare un atlante anatomico di Giulio Cesare Casseri: un corpo ripreso dalla statuaria antica si offre allo sguardo dello spettatore scorticandosi il ventre.

Un’immagine molto diversa da quella a cui l’anatomia contemporanea ci ha abituato: le viscere del modello mostrano globuli e masse, corpi simili a broccoli, che non trovano riscontro nella nostra rappresentazione del corpo umano, elemento non oggettivo, ma definito dal discorso che lo accompagna.

L’idea alla base dell’edizione MY BODIES è che nuovi concetti legati al corpo, nelle sue accezioni sociali e biologiche, possano emergere dalla sua rappresentazione artistica, prendendo come punto di partenza l’evidenza storica che ha visto nella raffigurazione visiva un campo di discussione privilegiato nella ridefinizione dei limiti e delle configurazioni del corpo umano.

Alcuni dei corpi della mostra ballano davanti agli occhi dei visitatori, come nel caso di Lorenza Böttner, le cui coreografie e performance, documentate in video raramente mostrati al pubblico, saranno presentate in una lecture performance pensata per le OGR da Eva Egermann e Viktor Neumann, nell’ambito del Public Program sviluppato dalle OGR in collaborazione con Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea.

LOVERS FILM FESTIVAL – Sono aperte le iscrizioni del Lovers Film Festival, la più antica rassegna cinematografica sui temi LGBTQI (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) d’Europa e terza nel mondo che quest’anno compie 35 anni e si svolgerà a Torino, presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema, dal 30 aprile al 4 maggio. Il festival, diretto per il 2020 da Vladimir Luxuria, sarà articolato in quattro sezioni competitive – All The Lovers, Concorso Internazionale Lungometraggi; Real Lovers, Concorso Internazionale Documentari; Future Lovers, Concorso Internazionale Cortometraggi e il Premio Giò Stajano che Lovers, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI italiana – alle cui selezioni è possibile iscriversi tramite l’entry form su sito del festival (www.loversff.com) o attraverso la piattaforma FilmFreeway (https://filmfreeway.com) entro il 19 Marzo 2020.

Il ritorno a Torino di Francesco Bianconi – a due anni dall’ultima sua esibizione dal vivo, proprio alle OGR, in occasione del decennale dalla pubblicazione del seminale album dei Baustelle “Amen”, anticipa l’uscita del disco del cantautore a primavera.

BIANCONI E IL SALONELe OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, presentano il debutto solista di Francesco Bianconi, già frontman dei Baustelle il 18 maggio. A due anni dal primo e fecondo incontro tra le OGR – Officine Grandi Riparazioni e il Salone Internazionale del Libro di Torino, le due istituzioni torinesi tornano a dialogare tra loro, intrecciando nuovamente letteratura, arti visive e musica attorno a una materia di studio di comune interesse.

Nel 2020 le OGR lavoreranno ancora in sinergia col Salone, proseguendo il percorso di ricerca sul tema dei cambiamenti climatici e delle “altre forme di vita” attraverso due progetti inediti: un’esposizione multimediale e interdisciplinare — i cui protagonisti verranno svelati solo nei prossimi mesi — che si interrogherà sulla tutela della biodiversità e sulle possibilità di uno sviluppo sostenibile, e un concerto dal vivo di Francesco Bianconi, scrittore e frontman dei Baustelle, che porterà per l’occasione a Torino il suo primo album solista. Il live è proposto dalle OGR Torino in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino e Ponderosa Music & Art.

Protoje alla guida della band militante The Indiggnation, potente cantautore e filosofo incanala e dà voce alla giusta rabbia di una generazione emergente. Il suo primo album, The Seven Year Itch (2010) lo rende popolare in Jamaica.

IL REGGAE REVIVALPROTOJE & THE INDIGGNATION tornano in Italia per un appuntamento da non perdere, in collaborazione con OverJam Festivaldomenica 19 aprile all’Hiroshima Mon Amour di Torino, uno dei club più in vista per la musica dal vivo di qualità.
PROTOJE è considerato il più grande esponente del movimento giamaicano Reggae Revival, per un reggae consapevole, organico, che conosce il successo con artisti di nuova generazione, tra cui Chronixx, Kabaka Pyramid, Jah9. Con quattro album e un EP, Protoje non smette mai di rinnovarsi.

In apertura si esibirà la giovanissima Lila Ikè, disinvolta e vero spirito libero, incanta con le sue melodie soul e una voce vellutata. Nata sulle colline di Manchester ha iniziato a avvicinarsi alla musica ai tempi del liceo, lasciandosi influenzare da diversi generi, dal pop al rock, fino al l’R&B, ma con un’attenzione anche alle grandi Garnet Silk, Whitney Houston, Alicia Keys.

 

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