In ogni stanza c’è il piccolo universo di ciascuno dei film che hanno popolato la fantasia di generazioni di spettatori. Alla Fabbrica del Vapore di Milano la mostra “Tim Burton’s Labirynth” è un labirinto vero di idee, suggestioni e fantasie. Dal sapore sinistro, a volte, ma soprattutto fantasioso e immaginifico. Tim Burton è un creativo che ha fatto del suo variopinto mondo un vero marchio di fabbrica. E la mostra è un’occasione unica per entrare nel suo mondo dal vivo, così come lo si è conosciuto sullo schermo.
Il regista, che ha fotografato Monica Bellucci per l’ultimo numero di Vogue Italia di recente, si riconferma genio del cinema. Molto prima di diventare regista, il genio di Tim Burton si esprimeva attraverso il disegno, la pittura e la fotografia, che ora sono parti integranti del suo processo creativo. Come inventore della sua estetica, sia misteriosa che soprannaturale, Tim Burton è all’origine di molti film e opere che sono diventati classici del cinema.
Attraverso l’oscurità e le foreste magiche di La Sposa Cadavere, si riscoprono gli straordinari protagonisti dei suoi film: Edward Mani di Forbici, La Fabbrica di Cioccolato e Beetlejuice. Perditi negli incredibili mondi di Alice nel Paese delle Meraviglie e The Nightmare Before Christmas.
La mostra, che dura fino al 9 marzo del 2025, è un’esperienza immersiva e anche interattiva. Si scelgono le visite alle stanze attraverso chiavi per ognuno dei partecipanti.
L’artista e regista Tim Burton è uno dei cineasti più affascinanti del suo tempo. Il suo stile distintivo ha caratterizzato i suoi film come Beetlejuice (1988), Batman (1989), Edward mani di forbice (1990), The Nightmare Before Christmas (1993), Charlie e la fabbrica di cioccolato (2005), La sposa cadavere (2005), Alice nel paese delle meraviglie (2010) o Mercoledì (2022), la sua produzione più recente per Netflix.
Fotoservizio di Gianni Foraboschi per The Way Magazine, dicembre 2024
