Una riflessione sulla banalità e la superficialità dei social network guida il lancio del nuovo EP della formazione milanese dei The Glaze Friendz. Definirli solamente legati a Milano è riduttivo in realtà, visto che il trio composto dall’artista Joaquín Morodo (frontman, lead singer e co-produttore) e Andrea Cuoco “KidRiff” (produttore, compositore e polistrumentista) e dalla “new entry” Max De Napoli, batterista, percussionista e produttore italo argentino, ha aspirazioni e obiettivi internazionali. Joaquin Morodo è un artista a tutto tondo conosciuto anche nel campo della moda tra Italia e Spagna. KidRiff è performer e produttore con energia da vendere. Max De Napoli si è esibito con il suo sound rock mescolato con la dance elettronica e la musica pop, nei migliori club di Milano muovendo i grandi palchi della scena italiana come l’Alcatraz.





Influenze rock, pop punk, college, hip hop, grunge e trap si fondono nelle tre composizioni sono state presentate da The Glaze Friendz per la prima volta dal vivo l’11 ottobre all’Art Mall di Milano. Ai tre brani, Joaquín Morodo ha associato altrettante opere d’arte visiva digitali, di cui è egli stesso autore, creando così quella che definisce “un’espressione artistica integrale”.
Partendo dalla premessa che siamo in un’epoca in cui tutto sembra essere accettabile, i The Glaze Friendz rivendicano l’importanza della qualità musicale, evidenziandone la mancanza. In risposta a ciò, i tre brani si focalizzano principalmente su un profondo lavoro interiore più che sul compiacere il giudizio esterno.

1. Let Me Get a Picture
Il singolo che dà nome all’EP rivela una forte influenza pop punk, e invita a riflettere sull’idea che le persone sviluppano di qualcuno nei primi minuti di incontro. In un gioco di parole legato al concetto di groupie, il brano critica le relazioni prive di profondità e discerne la circolarità e l’interesse che gli esseri umani creano nelle proprie relazioni, in quanto animali sociali.
2. Autotune Trash delivered 2
È il secondo volume della serie ATD, che si configura come l’alter ego musicale della band, di cui è sempre possibile trovare una parte in ogni album. Influenze grunge, rap e trap si fondono con eccezionali capacità musicali.
3. Pregúntame
Il brano conclusivo dell’EP, in spagnolo, si connota per le sue influenze di pop internazionale, pop spagnolo, trap, rock, punk e indie, indagando il concetto di amore e dipendenza da sostanze, cose e persone. Il brano mostra, sotto il velo della qualità musicale, l’importanza dell’accettazione personale e dell’amore per se stessi rispetto a cose superficiali come il denaro, interpretato come una via e non come un fine.
Photogallery dall’Art Mall a cura di Loris Patrizi per The Way Magazine. Qui si trovano i link di The Glaze Friendz