Terrammare dalla Sicilia a Milano, la fusion è anche nel mood
Cucina siciliana contemporanea, in ambiente accogliente, con materiali di pregio, autoctoni del tertitorio siciliano. Dietro il castello sforzesco.
La Sicilia pura nella sua essenza, con il calore “indossato” nel garbo e nel sorriso di chi ha creduto nella fusione delle proprie origini con un territorio lontano, capace di riconoscere l’alta gastronomia mediterranea.
E’ la passione che fa la differenza, la passione di chi sa raccontare la sua storia in un piatto, calibrando qualità, estro e gusto.
Lo sa bene lo chef Peppe Barone, che ha appena aperto a Milano (novembre 2019) inieme a Stefania Lattuca, socia e Restaurant manager, Terrammare dopo un’esperienza ventennale di Fattoria delle Torri a Modica, di Ammare a Scicli e di 5 anni itineranti di Eataly.
L’intento è portare i prodotti autentici del suo mare (pesce azzurro principalmente) e della sua terra, dove l’agricoltura sta avvicinando negli ultimi anni tanti giovani: è questo il racconto che vuole Barone insieme a una cucina di gioia ed emozione che corre con i tempi moderni.
Milano concede le chance a chi le sa cogliere al meglio, perchè è qui che si concentrano tutte le nuove tendenze della gastronomia ed è qui che c’è competizione nell’offrire in un pranzo o in una cena una storia, un territorio, una novità e tanta bontà. Una sfida che Peppe e Stefania accettano orgogliosamente, sicuri di conquistare la città…e i numeri danno loro ragione, il ristorante è quasi ogni sera fully booked.
Il menù rispecchia pienamente la volontà di trasportare la Sicilia e la sua tradizione in un contesto moderno e “un po’ nord”: così tra le paste c’è la “Fuori Norma, con pomodoro, melanzane e ricotta salata; il Carnaroli Riserva con Zafferano, gamberi bianchi di Nassa, limone interdonato e polvere di capperi; o il tortello di guancetta di manzo, salsa di ragusano dop e tartufo. Ottimi tra i secondi di pesce il Morro (baccalà) con pesto di pomodori secchi, zucca gialla e pane nero e la triglia maggiore con mela e porcini.
Da provare poi il Maialino nero arrostito con fondo al Marsala Vergine, e “la Milanese secondo noi”: lombo di vitello in crosta di mandorla pizzuta d’Avola, maionese ai semi di finocchio e rucola.
Il dolce che da impazzire è la “Cassata Nuvola”, la cassata più leggera e gustosa mai provata.
Terrammare si trova a pochi passi della prestigiosa Brera, dietro il Castello Sforzesco. Varcata la porta del ristorante vieni accolto come in una casa privata, e percepisci da subito l’importanza e il rispetto che vengono dati al commensale.
Peppe Barone, ci tiene ogni volta a spiegare tutti i dettagli del piatto…da lui abbiamo appreso che il suo arancino (spettacolare) ha una forma conica come da tradizione della Sicilia orientale a simboleggiare il vulcano Etna (a Palermo invece sono tondi come arance). Con lo stesso piglio esce dalla cucina ogni volta per verificare se quello che hai mangiato ti è piaciuto, con una sua spontaneità che è davvero piacevole e ti viene da sorridere, come dopo aver mangiato il suo arancino.
Il design di Terrammare è contemporaneo, dominato dai colori azzurro e verde, a richiamare i toni del Mediterraneo. Sono siciliani gli architetti che hanno parlato nella sala con un linguaggio moderno ed ispirato alla tradizione: dall’utilizzo di cementine di recupero prese da antiche residenze siciliane, ai tipici ricami siciliani riportati in 3D sulla carta da parati. Dalla bellissima e moderna cucina a vista ai dettagli come i candelabri antichi.
E sicilian made sono i menù stampati da una storica tipografia di modica e i piatti di una “vetreria sartoriale” disegnati a mano e che sono un elegante vestito per ogni portata.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Milano, Alessandra ha formazione cosmopolita. Milanese di origini ungheresi, ha vissuto due anni a Londra, per poi passare a Monaco di Baviera e a New York. Oggi vive e lavora in Italia come head hunter nei settori fashion, wellness & retail per i brand internazionali più prestigiosi.
Da sempre interessata all’alta ristorazione, nel 2012 inizia a supportare eventi food e associazioni di cuochi stellati e a scrivere articoli sul mondo degli chef ma anche di moda e lifestyle, come potete vedere sul suo blog www.tastefollies.com.
Mondana, viaggiatrice e attenta a tutti i trend dei suoi ambiti preferiti è l'inviata sul campo perfetta per The Way Magazine.
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