14 Gennaio 2017

Teresa De Sio canta Pino Daniele, “un atto di devozione”

Il Museo archeologico di Napoli ospita l'evento culturale dell'anno: la regina che canta il re. Esce Teresa Canta Pino.

14 Gennaio 2017

Teresa De Sio canta Pino Daniele, “un atto di devozione”

Il Museo archeologico di Napoli ospita l'evento culturale dell'anno: la regina che canta il re. Esce Teresa Canta Pino.

14 Gennaio 2017

Teresa De Sio canta Pino Daniele, “un atto di devozione”

Il Museo archeologico di Napoli ospita l'evento culturale dell'anno: la regina che canta il re. Esce Teresa Canta Pino.

Che setting da sogno: il primo museo pubblico del mondo che ospita Teresa De Sio al lancio del suo disco tributo a Pino Daniele.

Succede a Napoli, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), sotto la direzione di Paolo Giulierini, il primo museo pubblico da metà del 700, che inaugura un nuovo corso di conferenze, dibattiti ed incontri per fare del Polo Museale uno spazio vivo e fruibile da tutti gli interessati all’arte, nell’accezione più ampia del termine.

Teresa Canta Pino
Teresa Canta Pino: 15 brani di Pino Daniele, riletti in chiave personale da Teresa De Sio, e 1 brano inedito, “’O jammone”.

Ad inaugurare questo ciclo, nella magnifica sala del Toro Farnese, la conferenza stampa per il lancio del nuovo album di Teresa De Sio, “Teresa Canta Pino”, un personale “atto di devozione” della cantautrice partenopea all’indimenticato amico e sodale artistico Pino Daniele, a un anno dalla sua prematura scomparsa, prodotto da Luisa Pistoia e Carlo Gavaudan per Sosia&Pistoia e dalla stessa De Sio, in collaborazione con Campania Music Commission (CMC), distribuito da Universal Music.

“Teresa Canta Pino”, in uscita il 13 Gennaio, è un inedito omaggio in chiave folk d’autore della De Sio ad uno dei pilastri della musica napoletana e italiana di fine ‘900, Pino Daniele. Il rapporto tra i due artisti è sempre stato intenso ed artisticamente proficuo (numerose le canzoni per lei scritte da Daniele, tra cui ricordiamo “Nanninella”).

A Dicembre 2014, qualche settimana prima del tragico evento, i due artisti si erano esibiti insieme in una serie di concerti al Palapartenope di Napoli, con la promessa di registrare un album per due voci e orchestra. Progetto ovviamente mai realizzato. Un anno dopo Teresa De Sio, con l’aiuto di Alex Daniele, figlio di Pino, mette insieme quindici brani dell’amico – scelti unicamente dal repertorio napoletano – e li riarrangia secondo le proprie sonorità folk, afro e reggae, offrendo un prodotto di altissima qualità, allo stesso tempo originale e ossequioso dell’originale. “Ascoltando Teresa registrare l’album – afferma Alex Daniele – ho avuto il dubbio che fossero canzoni sue, o per lo meno scritte per lei. Allora ho capito che la musica non è di chi la scrive ma di chi la fa propria”. E in effetti l’omaggio risulta particolarmente riuscito anche per l’alternanza di brani classici del repertorio danieliano (da “’O Scarrafone” a “Quanno Chiove”, da “Fatte Na Pizza” a “Napule è”, cantata in coro coi ragazzi dell’Istituto Bassi di Scampia) con brani meno ascoltati, ma non meno rappresentativi del mood partenopeo dell’autore (tra tutte, la struggente “Ninnananinnanoè”). Unica canzone in lingua italiana, la bellissima “Un Angolo Di Cielo”, appassionata “preghiera laica”, cantata in duetto con Niccolò Fabi.

Teeresa De Sio e Alex Daniele
Teresa De Sio e Alex Daniele

Ho chiesto a Niccolò di cantare con me – spiega la De Sio – perché, oltre ad essere un mio grande amico, è anche una grande persona ed un grandissimo artista. Egli è un puro e la sua voce “bianca” apre un’ulteriore porta nella musica di Pino”. Sedicesimo brano di questa bella compilation è l’inedito “’O Jammone” (che nella “parlasia” dei musicisti napoletani dal ‘700 ad oggi indica “il Capo”) scritto appositamente da Teresa De Sio per l’amico scomparso. Il risultato è un album convincente, coinvolgente ed efficace, al tempo stesso sofisticato e di facile ascolto, grazie anche alla collaborazione – negli arrangiamenti e nella strumentazione – di quel genio di Sasà Flauto.

L’eloquente illustrazione di copertina, raffigurante un gallo e una gallina, è di Raffaele Matteucci (“C’era un tempo – ricorda la De Sio – che io e Pino eravamo chiamati dai Napoletani ’O Re e ‘A Reggina”).

La produzione Sosia&Pistoia è un piccolo miracolo di imprenditoria italiana che, in trent’anni di lavoro tra Roma e Bologna, ha saputo radicarsi nel cinema, nel teatro, nell’editoria e nella musica, raggruppando questi svariati settori artistici sotto un unico marchio. Tra i suoi artisti scoperti e/o rappresentati (attori, registi, musicisti, youtubers) si ricordano: Fabio Fazio, Antonio Albanese, Enzo Jacchetti, Vincenzo Salemme, Gioele Dix, Daniele Luttazzi, Il Terzo Segreto Di Satira e tanti altri. Il patrocinio della CMC – Campania Music Commission, nella persona dell’Avv. Ferdinando Tozzi, si è rivelato fondamentale per la realizzazione di questo disco. Un marchio nato nel Marzo 2016 e in piena espansione, che ha come obbiettivo la valorizzazione del brand Campania in tutti i suoi aspetti artistici, economici e culturali e che ha come partner principale la Universal Music.

Per info sull’artista qui

foto di apertura: Luciano Viti

Testo e foto della conferenza: Davide D’Antonio

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