Una fiera nazionale del vino naturale, con banchi da esposizione e da assaggio, ma non solo. Dopo l’edizione zero, pioniera e di apertura, e la prima edizione ischitana, Teatro del Gusto approda a Napoli. Un passaggio naturale, che ha scelto come luogo d’elezione la bellissima corte di FOQUS, Fondazione Quartieri Spagnoli, all’interno dell’ex-Istituto Montecalvario di Napoli. Un simposio sul tema dell’agricoltura naturale, del consumo consapevole e dell’enogastronomia di qualità, un crocevia di esperienze con vignaioli, cuochi, produttori, artigiani che orbitano nel mondo del gusto.
Si parte il 4 maggio 2024 con Olivicoltori Indipendenti FIOI presentano una masterclass dal titolo “Olio Crudo Olio Cotto” a cura di Fabio Ferrara, patron dell’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli in Abruzzo, esperto conoscitore dell’olio che presenterà il suo studio inedito sull’utilizzo dell’olio a crudo e in cottura.
Nel pomeriggio, protagonisti saranno i Parchi del gusto. Sono ben 26 i Parchi Nazionali nella nostra bella Italia. Si tratta, per definizione, di “aree terrestri, fluviali, lacuali e marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o, anche se parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi”.
La storia delle alici e la colatura di Cetara, in Costiera Amalfitana, saranno invece al centro dell’incontro con Maurizio Paolillo, l’Associazione Amici delle alici, Chef Kumalè.
STORIA DEL POMODORO – A Napoli la scelta del pomodoro per le varie ricette è una questione molto importante. l pomodoro è l’astro della terra. Furono i Maya e poi gli Aztechi a coltivarlo nelle regioni meridionali del Messico. Lo chiamavano Tomatl, quel frutto rotondeggiante e rigonfio. Quei semi superarono, poi, le correnti oceaniche per godere della lentezza mediterranea. E così il Nuovo incontrò il Vecchio Mondo giungendo alla corte dei Borbone. A “Pommarola” a Napoli, da Pomo d’oro per il colore dei primi frutti prima della maturazione, diventò la regina della cucina partenopea. E oggi? C’è ancora il rispetto per la monarca? A che punto siamo arrivati? Roberto Rubino, da anni impegnato alla ricerca del buono nel cibo, e Patrizia Spigno, agronoma e ricercatrice specializzata nella coltivazione di pomodoro San Marzano e Antico Pomodoro di Napoli, dialogano sull’importanza della terra per un risveglio della cucina nel Mediterraneo.
A seguire, una conferenza con gli avvocati Paola D’Amato e Mario Pisapia affronta il curioso tema delle denominazioni d’origine e della tutela del diritto d’autore delle ricette.
A termine giornata verrà proiettato il documentario “L’annata”. A Venezia una comunità si ritrova a fare vino per prendersi cura di un ambiente sempre più fragile, ma nel corso dell’annata intoppi burocratici, eventi climatici e altre peripezie metteranno a rischio tutto, anche la sua stessa esistenza. Un film di Andrea Mignòlo, Sanderen Films.
STORIE DI FERMENTAZIONE – Il 5 maggio 2024 a Foqus è protagonista la storia del vino. Il processo di fermentazione anima liquido e materia con il contributo di interpreti d’eccezione. Luigi Sarno (Enologo della Cantina del Barone), dialogherà con Carlo Di Cristo (Professore di zoologia dell’Università degli Studi del Sannio), sostenuti dalle domande e dagli interventi gastronomici in diretta di Marco Ambrosino (Chef Sustanza, Collettivo Mediterraneo). Un confronto tra tre finestre sul mondo della fermentazione, sulla vita, sull’anima della materia.
Alle 14, “La diversità è Naturale” è il titolo del talk che il Collettivo Mediterraneo organizzerà per Teatro del Gusto. Obiettivo del dibattito sarà creare attenzione sulle tematiche delle diversità partendo da esperienze trasversali grazie al coinvolgimento di personalità provenienti da vari ambiti. Ospiti del dibattito saranno Anna Prandoni (scrittrice, direttrice de Linkiesta Gastronomika), Giulia Ubaldi (antropologa, fondatrice del LAC), Chiara Arturo (fotografa, fondatrice di Progetto Vicinanze). Modererà Marco Ambrosino (chef e cofondatore del Collettivo Mediterraneo). Il dibattito si pone come momento di riflessione interdisciplinare sul valore delle differenze.
Dopo l’incontro “Sannio Naturale” ci sarà la degustazione con alcune cantine tipiche della zona. Raffaello Annicchiarico (Podere Veneri Vecchio), Giovanni Iannucci, Mena Iannella e Ennio Romano (Cecaro –Canlibero), Gabriele Calabrese e Gaetano Palumbo (Robb de Matt).
I VINI DEL MOLISE – Steiger Kalena è una giovane realtà di Casacalenda, un piccolo comune di passaggio in un panorama sospeso, quello del Molise. Con Margarita, Giulio porta avanti la sua azienda con fertile disciplina creativa. Come è possibile? Ricerca e lavoro in vigna, passione per quei luoghi fanno di Steiger Kalena un esempio narrativo calzante. L’appuntamento è alla sala Caratteri il 5 maggio alle 17.
Conclude la seconda giornata di Teatro del gusto la proiezione del documentario “Pre-British” di Andrea Mignolo. Il dc in 50 minuti racconta la storia del vino da cui ha avuto origine il Marsala, ovvero il perpetuo, e dei quattro vignaioli che lo hanno recuperato: Marco De Bartoli, Vincenzo Angileri, Pierpaolo Badalucco, Nino Barraco e Renato De Bartoli.
CAMPI FLEGREI – Il 6 maggio ci sarà un focus sui vini della Campania. I Campi Flegrei sono l’espressione dell’imprevedibile tumulto della terra, che non basta a smorzare la sete dei commensali delle moderne osterie: spazi di conforto per sentimenti dimenticati e di rianimazione per menti addormentate. La figura dell’oste di prossimità tra vini, crateri e isole all’orizzonte, in un “a tu per tu” con Rosario Mattera, profondo conoscitore dei luoghi e Nando Salemme, oste appassionato che ci condurrà in una degustazione alla cieca di due vini spiegandoci quanto importante sia la temperatura e quanto possa influire sull’impatto organolettico.
VINI PIEMONTESI – È il 1986 quando Walter Massa, giovane vignaiolo ambizioso, vinifica dieci quintali di un’uva pressoché dimenticata: il Timorasso. Quello che sembra solo un altro esperimento enologico, finisce per diventare un movimento che coinvolge decine di vignaioli e porta i Colli Tortonesi all’attenzione degli amanti del vino di tutto il mondo. San Timorasso ripercorre la storia di questa avventura che parte dallo spopolamento degli anni ‘70, passa per le vicende di un gruppo di vignaioli che fa squadra nonostante le differenze e finisce ai giorni nostri, quando il Timorasso si rivelerà un simbolo significativo dell’era del cambiamento climatico.
In degustazione il 6 maggio 2024 alla sala Caratteri:
Derthona 2018 Walter Massa
Montino 2022 La Colombera
I Tre Venti 2020 La Morella
San Leto 2020 Daniele Ricci
Montesoro 2020 Valli Unite
Gino Sorbillo, Ciccio Vitiello e Alessandro Lo Stocco chiudono l’evento Teatro del Gusto trasformando la barra di cucina continua in un palcoscenico a tutta pizza. Serata evento dedicata a Napoli e ai produttori che hanno partecipato al Festival.
Programma completo qui
Il Teatro del Gusto è un’idea di Annamaria Punzo
possibile grazie a:
Anna e Alessandro Buono, Selene Baiamonte, Alvise Castagna, Anna e Gennaro Manna, Antonio Monti, Vincenzo Ferrandino.
Mario Avallone, Alfredo Mastrogiacomo, Iris Romano, Simona Castagliuolo, Monica Ambrosino, Angelo Persico, Nunzia Femia.
In foto di apertura: CARLO DI CRISTO, professore di zoologia, Università degli studi del Sannio