Era il gennaio del 1998 quando l’Italia stabilì un record per afflusso ai cinema per andare a vedere “Titanic” di James Cameron. La leggenda della nave affondata era stata già affrontata varie volte, ma l’ondata di amore per la storia fu un’eplosione unica. Che peraltro consacrò anche alla storia due icone dei nostri giorni, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, i due protagonisti innamorati oltre le separazioni sociali.
Ora un’esperienza immersiva, nel cuore della nave, con gioielli, oggetti originali, ll vestito dell’attrice Kate Winslet, si può vivere in una mostra che arriva per la prima volta in Europa, a Milano, ed è già un caso di successo. “Titanic: An immersive voyage” è un percorso allestito in uno spazio industriale vuoto e adibito con ricostruzione degli ambienti della nave del Novecento. Ma è anche una mostra in cui rivivere luoghi e vicende, scoprire nomi ed emozioni, svelare aneddoti e segreti di un momento destinato a cambiare un’epoca intera.
Ci sono13 sale dedicate a ogni sfumatura di quello che, a inizio Novecento, fu concepito come un miracolo di meccanica, lusso e tecnologia. Con Titanic: An Immersive Voyage, muniti dello stesso biglietto di allora si parte verso un viaggio fatto di emozioni, per conoscere una storia che rappresentò un’epoca caratterizzata da grandi promesse euforie ed entusiasmo verso il futuro.
All’Exhibition Hub Art Center di Milano a Scalo Farini già si segnalano entusiasmi e commozioni. La mostra aperta nel cuore dell’estate ha già i suoi affezionati che ci ritornano, proprio come succedeva al cinema quando uscì il film. Questo perché l’esperienza multimediale immersiva merita di essere rivissuta per apprezzarne i dettagli, con le ricostruzioni digitali degli oggetti per apprezzarne i dettagli, la sezione dei recuperi veri di memorabilia che fecero davvero parte dell’inaffondabile nave più grande del mondo.
Da oltre 112 anni, questo universo giace a quasi quattromila metri di profondità… ma anche nell’immaginario collettivo d’intere generazioni. La mostra attraverso 300 oggetti d’uso comune provenienti da alcune fra le più note collezioni del mondo, recuperati dal Titanic e dalle sue due navi gemelle, l’Olympice il Britannic, fa rivivere anche le abitudini e gli usi di oltre un secolo fa.
Fra gli stupefacenti reperti in mostra si ammirano documenti della costruzione del Titanic, ma anche i biglietti d’imbarco della White Star Line, sua società di navigazione: oggi, per un posto in prima classe, si sarebbero spesi circa 60mila euro.
E poi oggettistica dell’equipaggio (dal cappello del capitano a uniformie accessori dei marinai) fino a splendidi elementi del noto Scalone centrale, come uno degli angeli decorativi ispirati alla reggia di Versailles.
Seguono preziose suppellettili delle sale da pranzo e parti del relitto individuate dalla Nave Minia che, incaricata di trovare i dispersi, recuperò molte parti di legno degli arredi, compresi gli scalini dello Scalone centrale.
Splendida la selezione dei raffinati arredi delle camere, esemplari anche nella terza classe. Fondamentali per comprendere la perfetta estetica di questo Grand Hotel galleggiante, ma anche la moda dell’epoca: rappresentata proprio come indossata dalle signore sul Titanic e sapientemente ricostruita nel film di James Cameron del quale, in collezione, si ammirano accessori e oggetti di scena. Immancabile una delle copie usate nel film del “Cuore dell’oceano”, indimenticabile gioiello della protagonista Rose. Presente anche una selezione di scarpe e accessori della stessa protagonista e altri personaggi (come la t-shirt bianca di Leonardo DiCaprio/Jack) e altro merchandising. Di struggente intensità, anche i tanti reperti che illustrano storie intime e personali. Fra le lettere, quella di Thomas Andrews, capo progettista a bordo nel viaggio inaugurale, scritta alla moglie e alla sua bambina.
Proiezioni e riproduzioni in 3D fanno rivivere gli ultimi attimi di vita del Titanic da una scialuppa di salvataggio, per poi immergersi a bordo di un sommergibile virtuale e scoprire il relitto dell’RMS Titanic così come si mostra oggi sul fondo dell’oceano.
In questa mostra ora approdata in Europa, che per il proprio debutto sceglie l’Italia, sarà ancora più facile comprendere come ad affondare quel sogno fu una pura fatalità, non certo un incidente meccanico o un errore di progettazione . Quello del Titanic fu infatti un sogno realizzatosi per ignari passeggeri di ogni classe e ceto sociale.
INFO UTILI
La visita dura dai 60 ai 90 minuti. I bambini non pagano. La sede è a Scalo Farini, via Valtellina 27. La metro più vicina è fermata Maciachini. La mostra è aperta fino al 14 febbraio 2025.
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