Febbre da vulcani per i media e i musei italiani. La recente esplosione estiva dello Stromboli ha riacceso interesse per questi fenomeni naturali che stimolano la fantasia. Anche dei creativi.
In attività da millenni, lo Stromboli è in una delle fasi più vivaci degli ultimi 100 anni e Luigi Bignami ne ha documentato con immagini sensazionali gli eventi fine agosto. Tutto inizia il 3 luglio «quando lo Stromboli si manifesta con «un’attività parossistica che genera una colonna di cenere che si innalza in cielo per chilometri». A fine agosto «esplosioni più intense delle altre, determinano la caduta di cenere vulcanica sulle spiagge», spiega il direttore dell’INGV Eugenio Privitera.
Anche Luigi Bignami è lì, sullo Stromboli, per una serie di riprese pianificate da tempo per il canale tv “Focus”. Dal vulcano arrivano i rimbombi cupi delle esplosioni, l’aria è satura di una polvere finissima e nera. I media puntano i riflettori sul vulcano adombrando scenari apocalittici imminenti. Bignami e la troupe decidono così di documentare gli eventi, andando a vedere con i propri occhi come stanno realmente le cose e, soprattutto, come sta Iddu, che da tempo immemore costringe gli abitanti dell’isola ad una convivenza aspra e insidiosa e li ha ormai abituati alla resilienza.
Al di là dei clamori sensazionalistici, il racconto del divulgatore – arricchito da straordinarie immagini del vulcano, bellissime e terribili, mai viste nei TG – è una documentata testimonianza della quotidianità a Stromboli. Preziose anche le testimonianze dei vulcanologi dell’INGV di Catania, che descrivono, non solo ciò che sta accadendo nel cuore del vulcano (e perché), ma anche i rischi concreti che Stromboli corre e correrà in futuro, a fronte di accelerazioni ed intensificazioni nell’attività di questo e degli altri vulcani attivi delle Eolie.
“Focus”, la rete tematica free Mediaset al 35 del telecomando, dedicata alla divulgazione e diretta da Marco Costa, lunedì 21 e 28 ottobre, alle 21.15, propone lo speciale a cura di Luigi Bignami «Stromboli e vulcani delle Eolie: tra scienza e mito».
Il viaggio in due puntate del divulgatore scientifico – con il supporto degli esperti dell’INGV di Catania – alla scoperta del vulcanismo eoliano, racconta le isole dell’arcipelago con vulcani tutt’ora attivi: Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli. Ma non solo: sul fondale del Tirreno, a 140 Km a Nord della Sicilia, c’è Marsili, vulcano sottomarino che, al pari dello Stromboli, genera non poche inquietudini.
Nel documentario ci si chiederà qual è il rapporto degli abitanti delle Eolie soprattutto quelli di Stromboli con i loro vulcani e in caso di emergenze, qual è il piano per la protezione degli isolani, e chi lo mette in atto. Si cerca anche di far luce analizzando gli strumenti in dotazione, con quanto anticipo possono scattare le misure di sicurezza, tanto in caso di eruzioni parossistiche quanto in caso di maremoti.
POMPEI – Altro docufilm in arrivo a breve è “Pompei: dopo il disastro“, presentato da History Channel in collaborazione con il Master in Cinema e Tv all’Università Suor Orsola Benincasa a Napoli.
Pompei: dopo il disastro, in onda in esclusiva su History (canale 407 di Sky) mercoledì 23 ottobre 2019 alle ore 22.40 riprende il racconto di quell’evento drammatico dal dopo eruzione, raccontando la storia da un punto di vista incredibilmente attuale. Scritto e diretto da Sabine Bier, il documentario è stato prodotto da MyMax e Doc.Station, in collaborazione con ARTE, ZDF e A+E Networks Italia, e realizzato con il contributo della Regione Campania Fondi POC 2014-2020e del MiBAC – Direzione Generale Cinema e con la collaborazione della Film Commission Regione Campania.
History Channel presenterà il docufilm in anteprima nazionale a Napoli alle ore 11.00 dello stesso mercoledì 23 ottobre 2019 nella Sala degli Angeli dell’Università ‘Suor Orsola Benincasa’, in collaborazione con il Master in Cinema e Televisione, giunto alla sua V edizione.
Il documentario propone una serie di testimonianze che evidenziano la rinascita dell’area vesuviana: gli storici ci parlano della macchina imponente attivata anche grazie ad una donazione imperiale – la più grande donazione privata in tutta la storia dell’Impero – e gli scavi confermano le attività dei curatores: la redistribuzione dei terreni, l’apertura di nuove strade e la costruzione di nuove ville rustiche sul versante nord del vulcano, risparmiato dai danni dell’eruzione. Una di queste, come quella colossale di Somma Vesuviana, poteva produrre fino a 100mila litri di vino all’anno che arrivava, attraverso la fitta rete commerciale, perfino in India. Le scoperte archeologiche testimoniano il saccheggio delle domus più ricche da parte degli sciacalli in cerca di tesori abbandonati e il dissesto geologico sul fronte sud del Vesuvio. Le fonti storiche raccontano invece il disastro economico che travolse l’intero Impero con la Campania e la fretta di far tornare alla vita una intera regione, sia per il bene della comunità che per il tornaconto politico dell’Imperatore Tito.
Pompei: dopo il disastro è quindi il racconto di un successo straordinario, della capacità di Roma di affrontare una catastrofe immane nel giro di pochi mesi e della Campania di risorgere, letteralmente, dalle proprie ceneri. Insieme all’archeologa Ersilia d’Ambrosio e ad alcuni dei più importanti studiosi, lo spettatore compirà un viaggio assolutamente nuovo nel passato dell’antica Roma.
PISA – Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è uno dei più antichi musei al mondo. Nato alla fine del XVI secolo come “Galleria” annessa al Giardino dei Semplici di Pisa (l’attuale Orto Botanico), il Museo ha arricchito le sue collezioni nel corso dei secoli e custodisce oggi un patrimonio di enorme valore storico e scientifico.
Elena Bonaccorsi, nuova direttrice del Museo ha annunciato, tra i nuovi programmi, un nuovo allestimento multisensoriale per la galleria dei minerali e l’inaugurazione a novembre la nuova mostra temporanea dedicata a quei fenomeni spettacolari e impressionanti che chiamiamo vulcani.