Un indie pop che punta all’anima con venatura provocanti, orchestrazione minimal e una voce che intriga con le sue pieghe dolci e ruvide al tempo stesso. Nizz, pseudonimo di Stefano Valentino Cannizzaro, è un cantautore italiano che ha una vena ironica e introspettiva al tempo stesso, come ha dimostrato nel singolo del 2020 “Come deve andare stasera” e dell’attuale “Spogliami“. Nel testo del brano appena lanciato, vengono messi in contrapposizione due immaginari: quello del ritornello, in cui l’autore vuole raffigurare un momento in cui si consente di lasciarsi andare, permettendo che qualcun’ altro possa prendersi cura di lui, spogliandolo dai pesi quotidiani; e quello delle due strofe, più struggente e malinconico in cui viene messa in luce la tenacia e la grinta che occorre tutti i giorni nonostante la solitudine, che ben conosciamo in questi mesi, ci accompagni nella nostra vita più di chiunque altro.
Nizz, parlaci di te e di come sei cresciuto.
Sono di origine siciliana, ho 33 anni, vivo alle porte di Milano e la musica è sempre stata la mia passione. Attualmente mi ritrovo in questo genere leggero con un messaggio forte nel testo. Credo che l’arrangiamento di “Spogliami” creato con la collaborazione di Centauro sia la mia giusta dimensione in questo momento.
Come componi i tuoi brani?
Uso piano e computer, nel frattempo esercito la voce ho un vocal coach che mi segue, mi serve in questo periodo anche per tenermi vivo, visto che non si può fare performance in giro. Voglio andare avanti, mai rallentare e sogno anche di farmi conoscere all’estero.
Hai scelto un titolo provocatorio, e anche il video gioca molto sul tuo fisico.
Sì, “Spogliami” è un titolo che arriva dritto e genera un impatto forte, lasciando anche spazio all’immaginazione. Tutti si possono immedesimare e interpretare come voglono. Volevo creare curiosità e lanciare un’immagine a metà tra l’autostima e la fragilità. Ovviamente mi curo, ci tengo all’estetica ma non mi sento un modaiolo milanese eccessivamente materialista.
Nelle immagini si vede in bella vista un grande tatuaggio.
Sì, è l’unico che ho. Il tatuaggio rappresenta i miei valori, la tenacia, il coraggio e la forza di spirito. Sono un guerriero, il pezzo parla di come sia difficile uscire dai problemi quotidiani con tutte le contrapposizioni che viviamo. Ci si deve lasciare andare e farsi coccolare da chi ci vuole bene. Nonostante la solitudine ci accompagni, bisogna lottare per essere sereni.
La solitudine è uno dei temi sociali di questi mesi. Che vita hai condotto ultimamente?
Ho avuto il Covid nella seconda ondata. Mi è venuta voglia di spaccare tutto quando ho avuto il tampone negativo, quindi ora mi sento nella fase dove io sono più forte. E questa energia l’ho riversata nel mio progetto musicale, puntando a una comunicazione più decisa sui social. E i frutti si vedono.
Cosa ti definisce meglio, oltre quello che canti?
Penso che gli occhi siano comunicativi, e riconosco che con le nuove foto che ho fatto gli addominali possano essere un punto a mio favore. Sono uno sportivo, ho giocato a calcio a livello agonistico in Eccellenza, in serie D. Faccio una vita equilibrata, cerco di mangiare variato e dosarmi e non bevo mai bevande gasate, frutta e verdura e alterno proteine.
Che tipo sei in privato?
Mi piace cantare nel tempo libero e uscire con gli amici, giocare a calcetto e tennis. A Milano vado al parco, mi piace la natura, mi piace liberare la mente. Quando si può vado a divertirmi in un locale che si chiama Gattopardo. Ci scherzo su ma sono diventato single in concomitanza della pandemia, esco da una convivenza di 7 anni.
Che sentimenti ti animano in questo momento?
Speranzoso, siamo in discesa da un certo punto di vista e il mio brano è inerente a questa discesa che ci deve far affrontare meglio la quotidianità. Il pezzo è stato quello che ho più velocemente terminato, tra scrittura e incisione con il produttore Giuseppe Pesce dell’etichetta di Modena per cui lavoro, Just Beat Rec. Deve essere guardato oltre che ascoltato perché abbiamo voluto un lavoro molto coerente tra musica e immagini ed è la prima volta che faccio una cosa simile.
Come guardi agli esordi della tua carriera ora che ti stai affermando?
Precedentemente ero uscito a giugno 2020 “Come deveva andare stasera” ma il mio esordio è stato nel 2017 con un video ambientato ad Amsterdam dove avevo avuto in un cameo Giucas Casella. Furono inizi gioiosi, volevamo girare rimandando allo scherzo di cui era stato protagonista a Le Iene. Prima ancora, fatto la gavetta con piano bar assieme a mio fratello Davide che suona il piano.
Su cosa punti nei prossimi mesi?
Come tutti gli artisti ci si sente un po’ imprigionati, vorrei il live e il confronto con la gente. Bisogna resistere e sopperire con il calore che arriva dall’online. Ogni giorno sono in aggiornamento, porto avanti delle cose che non riuscivo a fare prima e penso a Sanremo Giovani 2022. La prossima meta è quella ma in estate uscirà un altro pezzo, anche con un remix, che si chiamerà “Ottanta Novanta”. Nelle sonorità c’è un riferimento a quel mondo, immagino già un video di una coppia dove lei è la nostalgica. Racconto di come le divergenze ci devono portare a essere più flessibili, anche se affronto il tema come è mio solito, con un piglio leggero.
Nizz indossa San Andrès Milano
Fotografie di Andrés Caballero Macuil