Dopo la data inaugurale di Dublino dove le cronache non avevano risparmiato stroncature, ieri le Spice Girls sono sbarcate per l’inizio ufficiale del loro tour inglese a Cardiff. Le ragazze speziate, orfane di Victoria Bekham che “sostiene il progetto reunion ma non si esibisce”, hanno confezionato uno show di tutto rispetto, travolgente anche nei momenti di pioggia in uno stadio strapieno.
A partire dalla special guest, Jess Glynne, cantante con all’attivo ben 7 numero uno in terra anglosassone, facendo un concerto nel concerto. Dopo i saluti di Jess sono saliti sul palco 16 ballerini (quattro per ogni Spice, due uomini e due donne) suddivisi per i “4 clan”, sul palco circolare sfilano sotto la pioggia a colpi di vogueing sulle note di brani classici degli anni 90.

L’indicazione è precisa: nessun pezzo nuovo come nella reunion del 2007 (anche se l’ultima apparizione a 5 risale alle Olimpiadi del 2012, quello di 12 anni fa resta l’ultimo tour assieme). Quindi solo nostalgia, anche nella moda, visto che le quattro scatenate ex-ragazze sfoderano pellicciotti e zeppe come se fosse il 1996.
Dopo una serie di colpi di scena inizia il count down (iniziamo a girare le immagini delle 4 Spice sulla intro di Spice Up your Life) , appaiono sul palco come delle arabe fenici spinte da sotto, con una pioggia torrenziale. Le dive, per niente scomposte, intonano da perfette professionsite con i loro classici abiti “alla Spice” rivisitati per l’occasione, tutti i loro successi. Lo show epico trasforma lo stadio in una discoteca.
Quello che colpisce è che il tempo ha maturato sensazioni che anni fa non c’erano: qui tutti ballano e si abbracciano, siamo a giusta distanza dagli anni 90 per provarne vera nostalgia.
Molto di questa reunion è concentrato sull’estetica: 5/6 cambi d’animo (sempre inerenti al “clan di appartenenza”) con un accenno quello che sono state individualmente le Spice degli anni d’oro, ovvero delle trend setter insuperate che hanno allevato schiere di “wannabe” in tutto il mondo, proprio come capitò a Madonna dieci anni prima del loro debutto.
Nello stadio sold out, all’ingresso è stato fornito al pubblico un braccialetto che si è illuminato non appena sono calate le tenebre per la gioia delle intere famiglie presenti, anche loro, dalle mamme alle figlie, trasformati per il tempo dello show in tante mini-spice.
Segno dei tempi: moltissime donne e ragazze colte a inneggiare al Girl power sul finale “Wannabe”. Nessuna concessione alle loro carriere (altalenanti) da soliste, questo tour è per celebrare il loro mito. Che sembra rinverdito.
Testo e foto dal nostro inviato Sergio Fanara.