Ci si chiede spesso del valore delle immagini in questi tempi sempre più orientati all’effetto visivo della comunicazione. Una delle strade più suggestive all’affermazione della vitalità della nuova fotografia la sta percorrendo Sybelyus, artista fiorentino da questa settimana esposto allo Studio Zecchillo di Milano (“Overdubbings – Sovraincisioni”, a cura di Andrea Isakovic, testo critico di Giulia Kimberly Colombo, via Fiori Chiari, 16 – Milano presso Studio Zecchillo).


Le fotografie esposte nello storico studio milanese restituiscono al pubblico la maestria e l’idea di innovazione e suggestione alla base dell’opera di Sybelyus. Sono strade di città italiane (nello specifico Firenze) sovrapposte a vedute e dettagli impensabili. La rielaborazione visiva aiuta la ri-creazione di un’immagine che è un gesto misterioso e molto ponderato. L’artista proviene dal mondo della musica, della scenografia teatrale e dell’allestimento museale. In questa prospettiva, il suo lavoro e la predilezione per il bianco e nero sono molto funzionali alla riuscita dell’effetto sovrapposizione: una collisione che distacca l’opera dalla dimensione di verità e ne genera una nuova, fatta di visioni enigmatiche e malinconiche, a tratti.
In visione allo Studio Zecchillo sono “Downtown Florence” del 2023, la strada vuota e anonima fiorentina sovrastata nella stampa da un muro scrostato, “Black Pyramid” del 2021, che gioca sui volumi di alcuni palazzi fiorentini. E per finire un’immagine rarefatta e bianca di un castello tipico di Tokyo, che con un richiamo al misticismo è avvolto di bianco. L’opera si chiama infatti “Flying Court” (2020).

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