“Il marito di Bianca” di Fabrizio Maddalena, con Simona Tassone, è in corsa ai David di Donatello.
La sera del 5 ottobre prossimo sarà presentato al cinema “Fellini” di Rozzano (Milano) il cortometraggio in corsa ai David di Donatello 2019 di Fabrizio Maddalena “Il marito di Bianca” interpretato da Simona Tassone, Marco Mainini, Massimo Viafora e prodotto da I Teatrabili.
Una storia d’amore sui generis, ambigua ma la tempo stesso delicata che vuole lanciare anche un messaggio capace di andare oltre le normali convenzioni cui è abituato l’immaginario collettivo. Una storia in grado di far alzare lo sguardo oltre il muro… oltre ogni storia, oltre tutto, attraverso la vita di una moglie particolare, raccontata nel tempo brevissimo di un attimo ma in grado di diventare coincidente col sempre. Simona Tassona, modella curvy e attrice, è la protagonista di questa favola moderna scritta per lei da Fabrizio Maddalena, navigato regista teatrale e cinematografico. Bianca è una donna sposata che si divide tra il marito e un amante e tutto ruota intorno al mistero che lega indissolubilmente Bianca al marito. “L’incontro con Fabrizio” ci spiega Simona “è avvenuto per caso, ho ascoltato una sua conversazione mentre parlava di cinema e ruoli drammatici, allora vincendo ogni timidezza mi sono inserita nel discorso suggerendogli di provare con un’attrice curvy, perché no? Una donna tonda come protagonista di un film. Ebbene poco dopo mi fece avere il copione del film che stava per girare e mi offrì la parte della protagonista. Seppi anche che aveva riscritto la parte per me.”
Questo colpo di fulmine artistico ha portato Simona Tassone, dopo l’esperienza con Aldo Giovanni e Giacomo in “Reuma Park” ad un ruolo da protagonista e aggiunge “era da tanto che sognavo una favola felliniana ed è arrivato Fabrizio, un regista che è stato capace di valorizzare una donna curvy e al tempo stesso è stato forte anche nel comunicare l’accettazione del proprio corpo.” Sì perché questo lavoro non è semplicemente una storia d’amore, con tutte le variazioni sul tema del caso, ma è anche una metafora di vita, della quotidianità e dell’accettazione dell’imperfezione come perfezione. Simona Tassone col proprio corpo ci sta bene e conclude aggiungendo che “noi non siamo un semplice involucro, noi abbiamo la nostra umanità e vogliamo raccontarla anche attraverso il cinema”. L’augurio di Simona è che il film possa essere portato in visione anche nelle scuole come esperienza formativa, artistica e umana. Attualmente impegnata a QVC TV come conduttrice e testimonial per lo stilista americano Isaac Mizrahy, ha anche interpretato il ruolo di Kelly nell’ultima sitcom, tutta italiana, “The Generi” di Maccio Capatonda.
Nelle foto: Simona Tassone col regista Fabrizio Maddalena