Si è svolto a Milano l’1 Marzo presso l’Auditorium “Teresa Sarti Strada” la prima edizione del “Milano Book Festival” ideato e diretto dalla scrittrice e giornalista Cinzia Alibrandi. Ospiti della prima e unica giornata d’avvio della manifestazione gli autori Luisa Ciuni e Sigfrido Ranucci.
Di fronte ad una sala gremitissima ed un pubblico attento e caloroso, si è presentato il concept del progetto, che all’insegna dell’hashtag #unlibroperessere, ha posto l’accento sulla fluidità e la contaminazione artistica, con un’attenzione particolare alla generazione Zeta, che è intervenuta numerosa alla kermesse, rendendosi protagonista partecipe, secondo il progetto ed il desiderio di Cinzia Alibrandi, e grazie al coordinamento del consigliere municipale Ludovico Tozzo.
La serata è iniziata con l’autrice Luisa Ciuni, intervistata dai giornalisti Lorella Ridenti e Christian D’Antonio di The Way Magazine, in merito al suo ultimo libro sui Reali d’Inghilterra, “Le due mogli del re”, Cairo Editore, 2023. Con fonti accreditate e documenti originali, l’autrice ha ricostruito la singolare vicenda che a suo tempo, vide protagonista il giovane Principe di Galles, oggi Re Carlo III, sposare una donna pur amandone un’altra, instaurando un drammatico triangolo, rotto solo dalla morte prematura della Principessa Diana. Il libro narra la storia di tre sofferenze, e del diverso modo di affrontare la vita da parte di due donne vittime del medesimo sistema, ma con conseguenze diverse. Per il grande pubblico, Diana, bella e comunicativa, era la rivale di una donna “brutta e cattiva”. Eppure la vita, a quest’ultima, consegna un inaspettato trono da regina.
Dopo, è stata la volta di SIGFRIDO RANUCCI: non potevano mancare domande sulla sua instancabile attività di presentatore e coordinatore di un’eccezionale squadra di giornalisti a “Report” su Rai3. Di Ranucci ha stupito l’immensa generosità con cui si è raccontato ad un pubblico folto e attento, che lo segue con affetto e gratitudine. In questo mese di pausa, prima del rientro alla fortunatissima trasmissione, l’autore sta girando l’Italia per promuovere “La Scelta”, edito da Bompiani, giunto già alla quinta ristampa. Molto interessante il focus sulle tematiche fondanti del giornalismo d’inchiesta, della giudice di Corte d’Assise e d’Appello del Tribunale di Milano Franca Anelli, che ha regalato alla platea illuminate delucidazioni. Cinzia Alibrandi ha fatto il punto sui percorsi incredibili con cui Ranucci, con geniale intuito, ha portato a casa scoop che hanno segnato la storia del giornalismo mondiale, come quello di Falluja in Iraq. Ha sottolineato che il libro, così vincente, dondola tra una serie ficcante di inchieste, ed un piano narrativo personale, in cui anche la scelta del corsivo allerta il lettore che Ranucci sta aprendo la porta dell’intimo e confessando, in una sorta di dialogo interiore, i rapporti significativi della sua vita. Su tutti, l’integerrimo padre guardia della finanza, e la madre insegnante che avvalora l’esercizio della memoria, a cui deve la perizia di affrontare lunghe dirette, privo del gobbo. Il messaggio dei messaggi emerso al “Milano Book Festival”, che soprattutto la parte giovane della platea, ha accolto con applausi scroscianti, è che, se ognuno é il riassunto di una storia genitoriale, occorre scrivere la propria, in linea con i dettami di integrità morale, ricevuti in preziosa eredità.
Cinzia Alibrandi alla fine ha ringraziato il pubblico presente, e tutti quelli che hanno contribuito al successo della serata: il Municipio 9 di Milano, i media partners “ORA MAGAZINE” direttore Umberto Mortelliti e direttrice editoriale Lorella Ridenti, e “THE WAY MAGAZINE” direttore Christian D’Antonio, la libreria “LA SCATOLA LILLA”, la bottega storica “ABBIGLIAMENTO MILITARE E JEANSERIA MARTIN LUCIANO”, Alzaia Naviglio Grande, 58, il Centro “CLINN”, piazza Vesuvio,19, che ha fregiato del Global Awards 2023/24 Maurizio Valliti, per la “Holistic Medicinal Clinic of the year”, il brand “L’ISOLANA doc – Fashion made in Sicily”, l’hotel de charme “PETIT PALAIS”, via Molino delle Armi 1, Milano,
Foto credit: Marco Barassi.