26 Giugno 2024

“Sguardi queer” al Museo Bagatti Valsecchi

Nella dimora storica milanese un'iniziativa inedita con presentazione di un libro d'arte e la mostra dell'artista Ruben Montini.

26 Giugno 2024

“Sguardi queer” al Museo Bagatti Valsecchi

Nella dimora storica milanese un'iniziativa inedita con presentazione di un libro d'arte e la mostra dell'artista Ruben Montini.

26 Giugno 2024

“Sguardi queer” al Museo Bagatti Valsecchi

Nella dimora storica milanese un'iniziativa inedita con presentazione di un libro d'arte e la mostra dell'artista Ruben Montini.

“Non capita spesso di essere chiamato da istituzioni e oggi mi sento molto fortunato”. Così l’artista Ruben Montini al Museo Bagatti Valsecchi ha introdotto la sua mostra, parte delle celebrazioni della Pride Week milanese 2024.

L’evento voluto dal direttore del museo Antonio D’Amico, ha richiamato un folto pubblico di appassionati e attivisti impegnati nella diversity. Presente anche il founder di Edge, l’associazione di manager che si riconoscono nella comunità LGBTQIA+, Angelo Caltagirone.

L’inclusione e il dialogo traspaiono anche dalle indicazioni apposte alle opere in mostra temporanea al Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Fino al 30 giugno 2024, “Vorrei che questo fosse una canzone d’amore” (dal nome di un’opera dell’artista Ruben Montini), si pone come un vero inno all’inclusione. Su una installazione floreale di stoffa c’è una targa con la scritta: “Prendete questi fiori e donateli a chi è vittima dell’omotransfobia”.
La mostra vede l’allestimento di alcune tra le opere più significative di Montini. Tra queste, il lavoro che dà il titolo alla mostra si distingue per la sua straordinaria bellezza visiva: ricami che si trasformano in parole d’amore e decorazioni che narrano segreti sussurrati. Montini, con il suo linguaggio artistico, affronta temi complessi e dolorosi come omofobia e transfobia, trasformandoli in un inno alla speranza e alla bellezza rinascimentale, ricco di citazioni a poetesse e cantanti del movimento queer.

Museo Bagatti Valsecchi ed Edge (primo gruppo italiano di imprenditori, imprenditrici, manager, professioniste e professionisti LGBTI+) hanno dato vita nella Pride Week di Milano a uno speciale appuntamento dedicato alla celebrazione degli artisti queer nel mondo dell’arte.

Anzitutto, è stato presentato il libro Arte queer. Corpi, segni, storie, una conversazione sugli artisti queer che hanno lasciato un segno nell’arte contemporanea.

L’autrice e art sharer Elisabetta Roncati (aka @ArtNomadeMilan), Antonio D’Amico, direttore Museo Bagatti Valsecchi (in foto di apertura) e Samuele Briatore, socio EDGE, hanno discusso sul ruolo dell’inclusività in ambito artistico e sui protagonisti contemporanei che hanno fatto della “queerness” una tematica chiave della propria poetica.

L’iniziativa si arricchisce con l’esposizione di cinque opere di Ruben Montini (Oristano, 1986): delle poesie visive, fatte di lettere in broccato sardo, che raccontano l’amore, la paura e la sessualità dell’individuo nella sua contemporaneità. Muovendosi tra la performance e la creazione di opere tessili, tra azioni fisiche e collettive, Montini articola un pensiero complesso che se da un lato si fa lieve e romantico, dall’altro è una delle più importanti voci narranti delle battaglie odierne della comunità LGBTQ+ in Italia.

Al Museo Bagatti Valsecchi la Pride Week 2024 si è aperta con un aperitivo con DJ set sulla terrazza della location al centro del Quadrilatero della moda, a cura di Camparino in Galleria e The Leaf Catering.
“Arte Queer” (Rizzoli). A cura della consulente artistica e divulgatrice digitale Elisabetta Roncati, che narra il percorso di artistə che, nel corso della storia, si sono interfacciatə in maniera più o meno consapevole con argomenti inerenti all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Seguono poi cinquanta schede monografiche che raccontano biografie e carriere di creativə tuttora in attività che hanno fatto della “queerness” una tematica chiave della propria poetica. A destra: Ruben Montini, Vorrei che questo fosse una canzone d’amore, 2021 – 2024
L’artista Ruben Montini in posa per The Way Magazine e una veduta dalla terrazza del Museo Bagatti Valsecchi.
Il dj set a cura di Vice Luna.

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