Sanremo, il rito collettivo che ha coinvolto la città. E premiato gli indipendenti
Casa Sanremo in una settimana ha ospitato 180 eventi. Con Diodato e Tosca la svolta delle etichette piccole.
Casa Sanremo, da 13 edizioni l’area hospitality del Festival della Canzone Italiana, quest’anno realizzata in partnership con RAI e RAI Pubblicità ha portato i cantanti tra il pubblico della città del Festival. Mentre dalla platea del Teatro Ariston e da casa, milioni di persone guardavano il Festival, in piazza Colombo non solo artisti in gara ma anche ospiti importanti del panorama nazionale sono stati protagonisti di live straordinari: da Emma a Mika, Gigi D’Alessio e Ghali. Nella Lounge di Casa Sanremo showcase e dj set e tante dirette Rai.
La carrellata di artisti che sono passati per la Casa del Festival, si è conclusa proprio con Diodato che, ricevuto il prestigioso riconoscimento sul palcoscenico dell’Ariston, ha calcato il red carpet, aggiungendo la sua firma a quella di tutti gli artisti in gara sul photocall 2020.
“Il Festival di Sanremo si è confermato un rito collettivo grazie al quale il nostro Paese si è sentito più unito e si è ritrovato attorno a un interesse comune – commenta entusiasta il patron di Casa Sanremo Vincenzo Russolillo, presidente Gruppo Eventi –. Un evento che si è mostrato ancora di più nella sua potenza, un vero e proprio tsunami di musica, che si è diffuso in tutta la città con il progetto Rai e Rai Pubblicità “Tra palco e città”, in partnership con Casa Sanremo”.
In occasione del settantesimo anniversario del Festival della canzone italiana, Casa Sanremo, con i suoi numeri, è stata parte integrante di un evento straordinario e diffuso che ha reso la città ligure capitale della musica per una settimana.
INDIE – Un altro aspetto innovativo di Sanremo 2020 è la vittoria degli artisti portati in Riviera dalle etichette indipendenti. Ci sono le major affiliate alle grandi etichette americane. E poi ci sono le piccole case discografiche, di proprietà italiana, che ancora fanno un lavoro eccellente, nonostante il panorama discografico sia notevolmente cambiato. E Sanremo 2020 ha premiato proprio queste realtà: la ricchezza della proposta musicale indipendente italiana si è fatta sentire vincendo la 70ª edizione del Festival della Canzone Italiana tramite Diodato con il brano “Fai Rumore” uscito per Carosello Records, uno dei pilastri della discografia italiana, parte di uno storico gruppo editoriale, le Edizioni Curci.
A questa vittoria si aggiungono altri importanti riconoscimenti attribuiti ad artisti indipendenti. Oltre al Premio per la migliore canzone, Diodato vince il Premio della Critica “Mia Martini”, assegnato dalla sala stampa Ariston Roof, il Premio “Lucio Dalla”, assegnato dalla sala stampa Radio-TV-Web e il Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano “Fai Rumore”.
L’Orchestra del Festival assegna il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale a Tosca con il brano “Ho Amato Tutto” (Leave Music). La cantante romana si aggiudica anche la serata delle cover per l’interpretazione del brano “Piazza Grande” di Lucio Dalla, eseguito con Silvia Pérez Cruz.
BMG – La “lotta” tra le grandi, invece, ha già un vincitore tra gli editori di musica. Con 1 primo, 2 secondi e 1 terzo posto BMG a Sanremo 2020 si aggiudica il maggior numero di canzoni sul podio (nella propria storia e rispetto ai competitor). Viceversa di Francesco Gabbani al secondo posto nella classifica finale (e al primo nel televoto) conferma lo spessore del primo artista firmato in Italia – ormai 5 anni addietro – dalla major, che venerdì 14 febbraio pubblica il suo nuovo album, omonimo del pezzo presentato al Festival. Anche il terzo gradino del podio porta il suggello di BMG: Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari è interamente composta dall’anima della band Riccardo Zanotti, autore in esclusiva per l’azienda musicale appartenente al Bertelsmann Music Group.Nello stesso modo BMG mette a segno una doppietta anche fra le nuove proposte, la categoria nella quale nel 2016 debuttò con una vittoria Gabbani, prima di approdare al successo fra i big nel 2017: primo posto per Vai Bene Così di Leo Gassman e secondo per 8 Marzo, firmato fra gli altri da Rory di Benedetto e interpretato dalla giovanissima Tecla Insolia.
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